Triestespresso campus, il cuore delle iniziative collaterali della fiera
25 Settembre 2018 | Di Venezia Giulia Economica |
Sarà diviso in tre macro-aree tematiche: tostatura, estrazione e formazione
Sarà un punto d’incontro. Un ambiente informale per discutere e confrontarsi su nuove tendenze. Ma anche dove acquisire solide competenze settoriali e di taglio manageriale. E, ancora, un luogo dove passare dalla teoria alla pratica: grazie all’area dedicata alle micro-roastery e alle diverse tecnologie di tostatura, a quella dedicata all’innovazione e alla tecnologia bean to cup. È il TriestEspresso Campus- Business Innovation for Coffee, il cuore delle iniziative collaterali della nona edizione di TriestEspresso Expo. Fisicamente collocato nella Centrale Idrodinamica all’interno del complesso fieristico nel Porto Vecchio di Trieste, TriestEspresso Campus proporrà continuativamente durante i tre giorni di fiera appuntamenti formativi e divulgativi, curati da Umami Area e diretti dal caffesperto Andrej Godina. Sarà diviso in tre macro-aree tematiche, a partire da quella focalizzata sulla tostatura “Green2Roast”. Noi italiani, e non solo, ci concentriamo troppo sull’estrazione e poco sulla tostatura? Beh, ecco l’opportunità per rimettersi in pari! Attorno a una piccola tostatrice si svilupperanno approfondimenti, dimostrazioni pratiche e occasioni di pratica individuale. Una full immersion nel mondo della tostatura e delle sue infinite variabili e sfumature.
L’accoppiata estrazione-innovazione tecnologica sarà invece la protagonista dell’area “Bean2cup”. Sarà un luogo dove poter avvicinare e conoscere meglio questa specifica tecnologia, capirne i vantaggi diretti e in termini di promozione della cultura del caffè. Tutto, ovviamente, non solo da guardare, ma da toccare, testare e – soprattutto – gustare.
Lo spazio “Meet2Learn” è dedicato, infine, a brevi interventi formativi, da circa 45minuti, che saranno tenuti da autorevoli relatori. Ci sarà spazio per pillole formative dal taglio manageriale, con uno speciale focus sulla responsabilità sociale d’impresa. L’Unione europea ha emanato una direttiva che obbliga le grandi imprese a inserire in bilancio un indice di responsabilità sociale. In Italia la direttiva è stata recepita dal legislatore nel 2018 e coinvolge circa 500 grandi imprese dove si consumano decine di migliaia di caffè al giorno. L’obiettivo è quello di rispondere alle necessita dei cosiddetti “Csr manager”, i “Corporate social responsibility”, che in azienda si occupano di tutto ciò che concerne la gestione delle problematiche sociali e ambientali connesse al lavoro.