TRASFERITA DALLA CAMERA DI COMMERCIO VENEZIA GIULIA ALL’AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO ORIENTALE LA PROPRIETA’ DELLE AREE DEL PORTO DI MONFALCONE DI PROPRIETA’ DELL’ENTE CAMERALE
29 Ottobre 2020 | Di Venezia Giulia Economica |
Antonio Paoletti: <La portualità allargata di Trieste e Monfalcone diventa realtà>
Zeno D’Agostino: <Stiamo andando in controtendenza, creando aperture e ponti per una evoluzione economica dell’area giuliana>
TRIESTE _ Un ulteriore passo in avanti nella strategia di integrazione della logistica regionale portata avanti dalla Camera di Commercio Venezia Giulia: è questo, in sintesi, il significato del trasferimento da parte della Camera di Commercio Venezia Giulia all’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale (Aspmao) del “compendio aziendale costituente il Porto di Monfalcone”secondo la proposta fatta dalla stessa Cciaa Vg.
Oggi pomeriggio, nella sala Maggiore del palazzo della Borsa Vecchia, il presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia, Antonio Paoletti, e quello dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino, alla presenza dei sindaci di Monfalcone, Anna Cisint, di Trieste, Roberto Dipiazza, il presidente dell’Azienda speciale per il Porto di Monfalcone, Gianluca Madriz, il segretario generale della Cciaa Vg, , Pierluigi Medeot, e il direttore finanziario dell’Aspmao, Antonio Gurrieri, hanno sottoscritto il trasferimento della proprietà del Porto di Monfalcone dalla Cciaa Vg all’Aspmao.
<E’ un momento importante – ha affermato il presidente Antonio Paoletti – che vede la portualità allargata di Trieste e Monfalcone diventare realtà al termine di un percorso condiviso, definito e analizzato lavorando a stretto contatto con l’Aspmao, che valorizzerà ulteriormente le peculiarità dell’area monfalconese>.
<Stiamo andando in controtendenza, creando aperture e ponti per una evoluzione economica dell’area giuliana in un periodo in cui a livello mondiale si parla di chiusure non solo di carattere sanitario> ha sottolineato Zeno D’Agostino, presidente dell’Aspmao.
Grande soddisfazione è stata espressa dai sindaci di Monfalcone e Trieste, <questo è un ulteriore tassello di una crescita economica che stiamo costruendo assieme> ha detto Roberto Dipiazza, <che consente a Monfalcone di creare ulteriori basi di crescita economica attraverso quel porto che è considerato la punta di diamante del territorio> ha ribadito Anna Cisint.
Il trasferimento è intervenuto a seguito della nuova normativa che obbliga la Cciaa Vg a dismettere la gestione delle attività marittime e portuali dello scalo di Monfalcone, implicando tale dismissione anche la trasmissione dell’intero compendio aziendale a ciò destinato compreso il personale addetto dell’azienda speciale per il Porto di Monfalcone. <Per il Porto di Monfalcone – prosegue Paoletti – con l’ingresso nell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale si aprono prospettive di crescita e di sviluppo anche facilmente intuibili, che si consolideranno ulteriormente con l’escavo del canale di accesso e con la definizione del Piano Regolatore del Porto. Si tratta, complessivamente, di un’area di oltre 310 mila metri quadrati dei quali 38 mila in immobili magazzini, palazzine e servizi, valico accesso al porto, servizi a piazzale, tettoie portuali coperti, ai quali si sommano 17.800 metri quadrati di immobili di tersi su aree dell’Azienda Speciale>.
Una strategia di sviluppo nella Venezia Giulia avviata con l’unificazione delle Camere di Commercio di Trieste e Gorizia, che ha unito i territori geo-economicamente omogenei per fare un sistema economico ancora più competitivo, attraverso l’unificazione delle realtà e istituzioni economiche e sociali che quei territori rappresentano.
Un’unificazione, va anche ricordato, a cui si faceva riferimento già all’atto dell’ istituzione, il 1.o febbraio del 1975, dell’Azienda Speciale per il Porto di Monfalcone: all’art.1 dello Statuto si affermava, infatti, che “Nell’ambito dei fini promozionali assunti nell’interesse pubblico dalla Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Gorizia, ed allo scopo di favorire lo sviluppo del Porto di Monfalcone in vista della costituzione dell’Ente unitario di gestione dei Porti regionali, è istituita l’Azienda Speciale per il Porto di Monfalcone…>.
<Stiamo portando a compimento un percorso strategico definito con le Categorie Economiche – continua Paoletti – che è iniziato con l’aumento di capitale in Interporto di Trieste per l’acquisizione dell’area Wärtsilä per la costituzione dell’area di Porto franco Freeste. Abbiamo poi proseguito assieme al Comune di Gorizia con l’ingresso di Interporto Gorizia – Sdag in Interporto di Trieste, per la definitiva integrazione della retro-portualità della Venezia Giulia e regionale>.
<E’ stato, inoltre, – afferma Paoletti – portato a termine l’obiettivo camerale di unione dei Consorzi di Sviluppo Industriale della Venezia Giulia. La Cciaa Vg è già presente con una propria quota di partecipazione nei Consorzi di Sviluppo Industriale di Gorizia e di Monfalcone, ma per facilitare il percorso verso il Consorzio Unico sarebbe opportuno l’ingresso dell’Ente camerale nel Consorzio di Sviluppo Economico Locale dell’Area Giuliana (Coselag)>.
Oltre all’integrazione dei Consorzi di Sviluppo Industriale, della portualità e della logistica il piano strategico camerale ha visto il compimento anche della fusione dei Consorzi di Garanzia Fidi quali attori fondamentali a sostegno delle imprese per le nuove sfide economiche che consentiranno consolidamento e crescita economica nella Venezia Giulia.
<Inoltre – conclude Paoletti – permettetemi un ringraziamento a tutti i presidenti dell’Azienda speciale Porto di Monfalcone che si sono succeduti negli anni, con un particolare riferimento al presidente avv. Enzo Bevilacqua e al suo direttore, ing. Riccardo Suppancich, i quali hanno dato un apporto strategico e operativo fondamentale per portare al risultato di cui ora ci fregiamo>.