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Rifiuti speciali, ecco il primo Osservatorio per migliorare la trasparenza del mercato

15 Luglio 2019 | Di |

Il monitoraggio ha coinvolto 69 aziende che trattano all’anno 700 mila tonnellate di rifiuti speciali

I rifiuti speciali sono gli scarti prodotti dal complesso delle attività produttive non assimilati a quelli urbani: industrie, imprese del commercio, dei servizi e delle costruzioni, presidi sanitari e ospedali. Il loro smaltimento avviene utilizzando le offerte del libero mercato, un settore caratterizzato da minore informazione e trasparenza. Fondamentale quindi il controllo e il monitoraggio. Per questo la Camera di Commercio Venezia Giulia e l’Albo Gestori Ambientali, con la collaborazione scientifica di Ref Ricerche, hanno implementato il primo Osservatorio sui rifiuti speciali. Come noto, il riciclo delle materie prime e la riduzione della produzione di rifiuti, sono due dei principi cardine fissati dall’Ue. La rilevazione dei prezzi di recupero dei rifiuti speciali è dunque un’operazione di trasparenza a beneficio delle aziende e degli operatori, nell’ottica di salvaguardare il tessuto imprenditoriale del territorio.

Questo primo monitoraggio ha coinvolto 69 aziende che trattano all’anno 700 mila tonnellate di rifiuti speciali, per lo più imballaggi misti (39%) e i rifiuti biodegradabili (15%). Gli operatori che hanno fornito i dati rappresentano il 47% della quota di mercato, mentre il 68% è la quota di rifiuto certificato per cui è stato possibile costruire il range di prezzo sul totale. La rilevazione ha registrato una buona partecipazione da parte delle aziende, tanto da consentire la costruzione di un range di prezzo per le principali categorie di rifiuto considerate. Prossimo step? Un tavolo di lavoro per far incontrare – in modo costruttivo – i diversi portatori di interesse del settore.