Punto franco internazionale: non c’è conflitto con la ZLRS
9 Luglio 2021 | Di Venezia Giulia Economica |
SCELTA IDEALE PER LO SVILUPPO TERRITORIALE
La parte di analisi normativa realizzata, mediante la comparazione delle caratteristiche e dei vantaggi offerti dagli istituti induce a due considerazioni conclusive. La prima, che lo strumento fondamentale a servizio dell’economia della regione Friuli Venezia Giulia è indiscutibilmente il Porto Franco internazionale di Trieste, potenziale motore di sviluppo dell’intera area centro europea. È indubbio, tuttavia, che si sono registrate talune criticità attuative. La loro soluzione è un imperativo che deve improntare l’azione di tutte le amministrazioni preposte al perseguimento degli interessi sociali ed economici della Regione e del Paese, affinché la soluzione di tali criticità consenta al Porto Franco internazionale di Trieste di sprigionare tutte le potenzialità insite nel suo regime.
La seconda considerazione è un corollario della peculiare natura internazionale e della circoscritta estensione territoriale del Porto Franco internazionale di Trieste. Esse consentono infatti alla Regione di dotarsi, al di fuori del territorio del capoluogo regionale, di altri strumenti ascrivibili all’ampio genus delle ZES, che – per la diversità del regime che le contraddistingue – non si pongono in conflitto con il suo regime. Laddove la scelta fosse ispirata puramente a valutazioni d’ordine giuridico ed economico e si dovessero concentrare gli sforzi su un unico strumento, la Zona Logistica Semplificata Rafforzata risulta essere lo strumento maggiormente indicato per lo sviluppo del territorio della Regione Friuli Venezia Giulia. Essa, infatti, oltre a significativi benefici d’ordine fiscale, offre il davvero molto peculiare vantaggio di una marcata semplificazione amministrativa, che si fonda su un modello di governance chiaro e dalle dinamiche prevedibili ed ascrive ad un soggetto unico competenza esclusiva ad autorizzare l’insediamento nella ZES, ZLS e ZLSR. Le semplificazioni previste dalla normativa nazionale, contraddistinte dagli ulteriori aspetti descritti nell’elaborato, si sommano, oltretutto, a quelle che possono essere disposte a livello decentrato.