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Venezia Giulia Economica - Pagina 63 di 66 - CCIAA della Venezia Giulia

Fatturazione elettronica B2B: al via il nuovo servizio

24 Aprile 2018 | Di |

È sempre più probabile l’obbligo della fatturazione elet­tronica nei rapporti tra tutti i soggetti Iva, anche privati, a partire dal 1.o gennaio 2019.

È recentemente partita, infatti, la richiesta dell’Italia alla Commissione europea di autorizzare l’emissione obbligatoria della fattura elettronica nei rapporti tra i soggetti passivi, stabiliti sul territorio nazionale, fatta eccezione per i soggetti che beneficiano della franchigia per le Piccole medie imprese.

Le Camere di Commercio, che ben conoscono le difficoltà organizzative poste a capo delle Pmi, si sono mosse per tempo e hanno reso disponibile un’integrazione all’at­tuale servizio di fatturazione elettronica verso la Pubbli­ca amministrazione, che consente di effettuare on-line la compilazione e l’invio delle fatture, con inclusa la con­servazione a norma dei documenti contabili e le relative notifiche, per le annualità richieste dalla normativa vi­gente. I contribuenti potranno inoltre scegliere se atti­vare la trasmissione telematica alle Entrate dei dati di tutte le fatture attive e passive, e le relative variazioni.

Nessuna limitazione di numero e nessuna installazione di software. Tutto a costo zero.

Il servizio è raggiungibile da fatturaelettronica.info­camere.it e anche da www.impresainungiorno.gov.it

Si ricorda alle imprese che, per accedere, è sufficiente inse­rire nel dispositivo in uso la propria (Cns), che potrà essere utilizzata anche per firmare digitalmente e per garantire l’autenticità dell’origine e l’integrità del contenuto verso il destinatario della fattura.

Davide Birsa

Flag-Gac Fvg: al Villaggio del Pescatore lo Sportello per gli operatori

24 Aprile 2018 | Di |

Proseguono le attività del Gruppo di azione costiera Flag-Gac Fvg, con Aries Camera di Commercio Venezia Giulia capofila di un partenariato con i Comuni dell’area costiera del Friuli Venezia Giulia (Duino-Aurisina, Grado e Marano Lagunare), associazioni di categoria del comparto pesca, realtà della tutela ambientale e del turismo. Nell’ambito di tali azioni si colloca l’inaugurazione al Villaggio del Pescatore (Comune di Duino-Aurisina) dello Sportello territoriale del Comune di Duino- Aurisina, che permetterà agli operatori della pesca e di attività a essa connesse, di confrontarsi sul posto dove operano con il Flag-Gac Fvg, in tema di proposte progettuali e finanziamenti previsti dal piano d’azione del Flag stesso ma anche da altre linee del Fondo Europeo attività marittime e pesca (Feamp). È il terzo sportello aperto, dopo Grado e Marano Lagunare, così, comprendendo la sede di Aries a Trieste, tutto l’arco costiero regionale è servito. Alla cerimonia hanno preso parte il presidente del Flag- Gac Fvg, Antonio Paoletti, il sindaco di Duino-Aurisina, Daniela Pallotta, l’assessore all’Ambiente, Andrea Humar, il coordinatore del piano d’azione Flag-Gac Fvg, Giovanni Dean e i rappresentanti del settore della pesca. A fine marzo, inoltre, Trieste e il Friuli Venezia Giulia sono stati al centro del dibattito nazionale dei Flag-Gac (Gruppi di Azione Costiera) della Penisola, ospitando il secondo seminario nazionale organizzato dall’Autorità di gestione del programma operativo Feamp (Fondo per la politica marittima dell’Unione Europea) del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf).

Alternanza scuola lavoro: successo del Salone. Iniziativa apprezzata dagli studenti coinvolti.

24 Aprile 2018 | Di |

Più di 1.000 ragazzi e ragazze di licei, istituti tecnici, professionali e privati di formazione.

Il 21 e 22 marzo si è tenuto nella Stazione Marittima “Magazzino 42” di Trieste il Salone dell’Alternanza Scuola Lavoro e delle Professioni. L’evento era rivolto agli studenti delle classi quinte delle scuole secondarie di secondo grado, promosso dalla Camera di Commercio Venezia Giulia e realizzato da Aries in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale. Al Salone hanno partecipato più di 1.000 studenti dei licei, degli istituti tecnici e professionali e di altri istituti privati di formazione che hanno avuto l’opportunità di visitare 30 stand e di incontrare più di 80 professionisti in rappresentanza di Enti (Regione, Comune e Unioncamere), imprese (Associazioni di categoria), ordini e collegi professionali, Università, Azienda sanitaria, Istituti Tecnici Superiori (Its) e di Formazione Tecni­ca Superiore (Ifts), Forze Armate, Protezione civile, che hanno fornito tutte le informazioni richieste sulle diver­se opportunità di orientamento e di lavoro.

Particolarmente soddisfatti i ragazzi che hanno avuto l’opportunità di partecipare a 3 workshop informati­vi (curriculum e colloquio di lavoro, le professioni più richieste, l’idea imprenditoriale vincente) e a 3 work­shop settoriali (blue economy, biomedicale, caffè) or­ganizzati per delineare i profili professionali che saran­no richiesti sul futuro mercato del lavoro, con il consueto obiettivo quindi di mettere in contatto i giovani con la realtà lavorativa, attraverso il confronto con i principali soggetti del territorio.

Per Gaia Valentini del Liceo scientifico “G. Galilei” <l’alternanza scuola-lavoro è un’esperienza molto im­portante per noi giovani, perchè ci dà la possibilità di entrare in contatto con il mondo del lavoro il qua­le, altrimenti, sarebbe sconosciuto soprattutto per chi frequenta istituti in cui non sono previsti dei tirocini. L’opportunità offerta dal Salone è stata altrettanto utile poichè ha aiutato molti di noi a orientarci o addirittura a scegliere, il nostro percorso futuro; abbiamo avuto una panoramica di molte opzioni e ciò è stato propedeutico alla nostra scelta>.

Anche per Giacomo Ruzzier, studente dell’Istituto tecnico “da Vinci – de Sandrinelli – Carli” <partecipare al Salone è stato molto positivo soprattutto perché dava non solo la possibilità allo studente di confrontarsi di­rettamente con i settori relativi ai suoi corsi di studio, ma anche di entrare in contatto con altre realtà lavora­tive che con una conoscenza più dettagliata potrebbero risultare interessanti>.

A questo punto appuntamento al prossimo anno.

Cristiana Basile

 

Mercato del lavoro con il segno (+)

24 Aprile 2018 | Di |

A CURA DELL’UFFICIO STATISTICA
A Gorizia crescono le donne e diminuiscono gli uomini

Secondo i dati diffusi dall’Istat nel 2017 le forze di lavoro (occupati + persone in cerca di occupazione) sono aumentate in provincia di Gorizia di circa 800 unità e in provincia di Trieste di circa 500; nella provincia isontina, peraltro, il risultato deriva dalla combinazione di un calo della parte maschile (-700) più che compensato da un rilevante aumento (+1.500) della parte femminile. L’occupazione comples­siva è aumentata in entrambe le provin­ce, +600 per Gorizia (ma con gli uomini in pesante regresso) e +2.600 per Trieste. I disoccupati (persone in cerca di occupa­zione) nel complesso sono aumentati di 200 unità a Gorizia e diminuiti di 1.900 a Trieste. Al di là di considerazioni sul­la qualità dell’occupazione, non desu­mibili da questi dati, rispetto al 2016 la situazione appare dunque notevolmente migliorata a Trieste mentre a Gorizia de­sta preoccupazione la situazione relativa agli uomini (1.000 occupati in meno e 400 inattivi in più, in questo aggregato rien­trano anche i cosiddetti “scoraggiati” che neppure cercano un’occupazione).

Il grafico evidenzia l’andamento del tasso di disoccupazione complessivo per Trieste, Gorizia e Italia nell’ultimo quadriennio. I tassi provinciali risultano ben inferiori al tasso nazionale, per Trieste il tasso attua­le risulta al livello più basso (6,0%) men­tre Gorizia raggiunge il 9,4%.

Roberto Zavan

Aperto il cantiere dell’ex palazzo Dreher. Ripristino delle statue del palazzo della Borsa Vecchia

24 Aprile 2018 | Di |

La Camera di Commercio Venezia Giu­lia informa che sono partiti gli interventi di risanamento conservativo dello stabile corrispondente ai numeri civici di via San Nicolò 5-7, via Cassa di Risparmio 2-4, via del Canal Piccolo, 4. È in fase di alle­stimento l’area di cantiere nelle aree pro­spicenti il perimetro dell’edificio e, salvo imprevisti, i lavori avranno la durata di un anno e prevedono la sistemazione della copertura del tetto, il rifacimento degli in­tonaci delle facciate e la sostituzione dei serramenti.

Contestualmente è in corso di perfezio­namento la procedura tecnico/ammini­strativa per l’affidamento con carattere d’urgenza riguardante il restauro conser­vativo di ripristino dei sostegni e degli an­coraggi delle quattro statue situate nelle nicchie della facciata al piano terra del Palazzo della Borsa Vecchia.

Laboratorio chimico Vg Cciaa: è stata garantita la continuità

24 Aprile 2018 | Di |

Concessione triennale alla New Eco Srl di 5 apparecchiature per poter eseguire nella propria sede legale alcuni servizi analitici e ispettivi svolti dal Laboratorio chimico identificati, in particolare, con le analisi relative al caffè e con le ispezio­ni sanitarie effettuate ai sensi del DPR 470/73.

Dalla procedura selettiva, avviata con determinazione del segretario generale pur in presenza di una sola offerta per­venuta, da parte della New Eco Srl, ha avuto esito positivo in quanto la stessa è stata ritenuta corretta e congrua dan­do così modo di procedere all’aggiudi­cazione definitiva dell’affidamento.

A fronte della gestione dei servizi ana­litici sulla matrice caffè e delle ispezio­ni sanitarie ex DPR 470/73, la società concessionaria corrisponderà alla Ca­mera un canone annuo nella misura di € 30.300,00 + Iva, per una durata pre­vista del rapporto di anni tre.

La Cciaa Vg procederà ora alla stima del valore delle apparecchiature rimaste per poi procedere con bando alla loro alienazione. Valutazione e successivo bando di vendita saranno eseguiti an­che per l’immobile.

In questo modo siamo riusciti a dare continuità e a mantenere un importante servizio alle imprese – commenta An­tonio Paoletti, presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia – con il marchio di analisi del Laboratorio chi­mico camerale che rimane di proprietà dell’Ente camerale.

Fish-Agro Tech e l’innovazione

24 Aprile 2018 | Di |

Partito il progetto finanziato dall’Interreg Italia-Slovenia

Partenza ufficiale, il 10 aprile scorso, del Progetto “Fish-Agro Tech CBC Pesca agricoltura: partecipazione e innovazione transfrontaliera”, a valere sul Programma Interreg Italia Slovenia e cofinanziato dal Fondo Europeo di Svi­luppo Regionale e di cui Aries – Camera di Commercio Venezia Giulia è capofila.

Con il convegno “Pesca e agricoltura: l’approccio partecipativo all’innova­zione transfrontaliera” sono state in­trodotte le opportunità dell’innovazione, con la partecipazione di importanti realtà dell’open innovation e delle comunità lo­cali, presentando best practice nel set­tore pesca-acquacoltura e agricoltura.

L’obiettivo è creare una riflessione sui fabbisogni e sulle possibilità di innova­zione, soprattutto da parte delle impre­se, per avviare una sinergia con i pro­duttori/portatori dell’innovazione stessa, in vista delle prossime attività di accom­pagnamento delle imprese nella realiz­zazione di attività pilota e di progetti di innovazione condivisi.

Il progetto Fish-Agro Tech CBC, la cui attuazione si protrarrà fino al 31 dicembre 2019, verrà sviluppato da Aries, struttura capofila, congiuntamen­te ai partner italiani Area Science Park e GAL Carso-LAS Kras e ai partner sloveni Parco Tecnologico di Lubiana, Camera per l’Economia della Primorska (Capo­distria), Istituto Nazionale di Biologia. Quale partner associato collaborerà il Gruppo di Azione Locale LAS Istre.

Dopo i vari step previsti Fish-Agro Tech CBC porrà le basi per una concreta con­divisione di proposte e soluzioni di inno­vazione da trasferire alle imprese dei set­tori pesca-acquacoltura e agricoltura, favorendo attorno ad esse la creazione di reti e aggregazioni transfrontaliere fra le stesse imprese e i soggetti operanti nella ricerca e nell’innovazione.

Finanziamento – Durata

  • Il Progetto, per complessivi 1,016 mi­lioni di euro di investimento, si avvale del contributo del Fondo Europeo di Svilup­po Regionale – Programma Interreg V-A Italia Slovenia.
  • Il progetto è stato avviato il 1° luglio 2017. Le attività si svolgeranno fino al 31 dicembre 2019.

 

Porto di Monfalcone: traffici in crescita. Le attività camerali e il futuro dello scalo.

24 Aprile 2018 | Di |

Un valido alleato per il Porto di Trieste

di Gianluca Madriz*

Dopo il tracollo dell’economia mondiale verificatosi nel 2008, e la conseguente con­trazione dei traffici registrata dallo scalo di Monfalcone nel triennio 2008 – 2010, pari a circa il 30% del tonnellaggio movimentato nell’anno 2007, il porto di Monfalcone ha registrato una continua crescita sino a rag­giungere il proprio record storico nell’anno 2016 con 4.635.875 di tonnellate movimen­tate, risultato consolidatosi nel 2017 con 4.633.411 tonnellate.

Tali dati, indicano un trend di sviluppo po­sitivo sostenuto dalla ripresa dell’economia dei mercati di riferimento, regionale e na­zionale in primis.

Volendo analizzare i dati statistici degli ultimi 10 anni, possiamo apprezzare una certa stabilità nella tipologia merceologica trattata, che conferma la specialità dello scalo nel trattare principalmente rinfuse solide, con una percentuale di circa il 25% a favore del “general cargo” costituito, per la maggior parte dalla cellulosa, merceologia per la quale Monfalcone rientra tra i mag­giori player a livello mediterraneo.

Volendo analizzare più nel dettaglio l’an­damento delle singole merceologie, si ap­prezzano le buone performance dei traffici siderurgici, una leggera flessione nella mo­vimentazione della cellulosa, la stabilità nell’approvvigionamento dei combustibili minerali solidi, la pressoché scomparsa del legname e l’ottima performance del traffico di rotabili (autovetture).

Investimenti ASPM

La Camera di Commercio Venezia Giulia, per il tramite dell’Azienda Speciale per il Porto di Monfalcone ha attivamente soste­nuto lo sviluppo dello scalo completando, nel periodo in questione, l’infrastrutturazione delle aree di proprietà (ZIM1, ZIM2 e ZIM3) per oltre 31.000 mq, la cui gestione è stata proficuamente affidata alle imprese portuali.

Nel periodo considerato l’Azienda ha ultima­to anche i lavori per il riconsolidamento degli approdi 1, 2 e 3 dello scalo e la realizzazione dei retrostanti piazzali, opera che da un lato ha permesso di minimizzare il congestiona­mento della banchina di Portorosega acco­gliendo ben 384 imbarcazioni negli ultimi 3 anni e dall’altro ha garantito circa 30.000 mq di nuove aree portuali, oggi principalmente utilizzate dal traffico Ro-Ro.

Attualmente l’Azienda è impegnata nell’ese­cuzione dei lavori di manutenzione dei fon­dali del porto di Monfalcone, opera che senza non poche difficoltà, garantirà il ripristino del pescaggio della banchina di Portorosega, a vantaggio di una maggiore e più ampia fruibilità degli approdi alle navi di pescag­gio massimo consentito.

Il futuro dello scalo

Il traffico di Monfalcone, se unito a quel­lo dello scalo giuliano, va a rafforzare la leadership vantata a livello nazionale dal Porto di Trieste per rinfuse e merci varie, confermando l’importanza – anche nume­rica – del sistema portuale del mare Adria­tico orientale, con un totale di 66.588.816 ton. di merci movimentate nell’anno 2017. Tale scenario, coerente col processo di svi­luppo della portualità regionale, in accordo con le recenti revisioni normative, concre­tizza le previsioni indicate dall’atto costi­tutivo dell’Azienda Speciale per il Porto di Monfalcone il quale prevedeva, nel lontano 1975, il raggiungimento di un Ente unita­rio di gestione dei porti regionali. Da allora abbiamo sostenuto tale processo con par­ticolare lungimiranza anche in tempi più recenti allorché, nel luglio del 2015, si è deciso di cooptare nel Consiglio di Ammini­strazione dell’Azienda l’allora commissario dell’Authority triestina Zeno D’Agostino, ora Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico orientale, per favorire la cooperazione tra gli scali e l’af­fermarsi dell’idea di un’Authority unica re­gionale.

Un’Autorità di Sistema che faccia perno sullo scalo di Trieste e veda nel porto di Monfalcone un valido alleato garantireb­be, infatti, una regia qualificata per coor­dinare e accelerare lo sviluppo degli scali e dei traffici, valorizzando le peculiarità dei singoli nell’ottica sinergica di un Sistema portuale di elevato spessore e valenza nel panorama logistico internazionale.

*Presidente dell’Azienda Speciale

per il Porto di Monfalcone

 

La Giunta comunale inserisce il Parco del Mare nella variante al Piano Regolatore

24 Aprile 2018 | Di |

IL PROGETTO FARÀ FARE A TRIESTE IL DEFINITIVO SALTO PER ATTRARRE TURISTI E INCREMENTARE LAVORO ED ECONOMIA, RIQUALIFICANDO UN’AREA ABBANDONATA A RIDOSSO DELLE RIVE E DEL CENTRO CITTÀ.

di Antonio Paoletti

Presidente della Cciaa Vg

È una storia lunga, tipicamente italiana, ma che fi­nalmente vede la luce. È ormai dal 2004 che il Parco del Mare è per la Camera di Commercio il grande attrattore per la definitiva svolta in chiave turistica di Trieste e della Venezia Giulia.

Da Grado al Collio, da Gorizia a Trieste passando per il Carso: tutto questo territorio godrà di ricadute dirette in termini di visitatori, lavoro e investimenti. Ricadute di cui beneficerà anche tutto il Friuli Ve­nezia Giulia, in virtù del forte potere attrattivo del Parco e del grande acquario previsto al suo interno.

In questi giorni la svolta definitiva: il Comune di Trieste con cui dall’avvio del terzo mandato del sin­daco Roberto Dipiazza, stiamo dialogando e collabo­rando fattivamente, ha con la sua Giunta licenziato la variante al Piano Regolatore Generale Comunale (Prgc), che prevede nell’area di Porto Lido la realiz­zazione del Parco del Mare di Trieste. Un indirizzo chiaro per un obiettivo lungamente rincorso e che grazie a questa amministrazione comunale e alla collaborazione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, inizia ufficialmente il pro­prio percorso per trovare la sua concreta e definitiva realizzazione.

Una accelerazione decisiva al progetto, inversa ri­spetto a quanto fatto dall’ex sindaco, Roberto Coso­lini durante il suo mandato, che dopo aver firmato da primo cittadino la lettera a favore della realizza­zione del Parco, si prodiga ancor oggi a contrastarne pubblicamente la realizzazione.

Lettera, quella dell’allora sindaco Cosolini, che dava l’assenso al Parco del Mare a Porto Lido e che as­sieme a quella inviata dalla ex presidente della Re­gione Fvg, Debora Serracchiani, rispondevano a una delle condizioni poste dalla Fondazione CrTrieste per il finanziamento dell’opera.

Un’altra richiesta della Fondazione CrTrieste a cui l’Ente camerale in questi mesi ha dato risposta, con­templa la rimodulazione delle dimensioni dell’ac­quario proposto dal concept dell’archistar, Peter Chermayeff, in linea con quelle inserire nello studio di fattibilità finanziaria commissionato dalla Fon­dazione stessa alla ACBGroup Sviluppo Spa e delle altezze previste per le costruzioni sulle linee di costa regionali: 11 mila metri quadrati e un volume di 5,5 milioni di litri.

Eppoi, quale ultimo tassello invocato da soggetti pubblici e privati, è arrivata la manifestazione di interesse di un solido investitore privato, ovvero la Icop Spa di Basiliano (Ud) – la società che sta realiz­zando la piattaforma logistica del Porto di Trieste – che a fine gennaio ha manifestato ufficialmente alle Istituzioni l’interesse a investire in un project finan­cing per la costruzione e gestione del Parco del Mare.

A questo punto si deve correre mantenendo fede agli impegni presi, per recuperare il tempo perduto e dare risposte alle imprese e alla richiesta di lavoro in questo territorio.

 

Parco del Mare: una breve cronistoria

L’idea di creare a Trieste il Parco del Mare nasce su impulso della Camera di Commercio di Trieste alla fine del 2004 quale proposta alternativa alla mancata as­segnazione dell’Expo tematico del 2008 per realizzare un progetto che consentisse di assicurare un indotto economico ingente e continuativo a Trieste e alla Re­gione Friuli Venezia Giulia.

Già nelle fasi preliminari di progettazione, la Camera di Commercio ha coinvolto Istituzioni, Enti, l’Università e gli organismi di ricerca nel settore bio-marino e del comparto museale, che hanno contribuito alla realiz­zazione di uno studio di prefattibilità che è stato la base per la stesura del business plan dell’acquario, redatto da Costa Edutainment, e per il business plan della parte turistico ricet­tiva, entrambi predisposti nel 2007.

Nel 2009 il Consiglio comunale approva l’atto di indirizzo per la pianificazione strategica dell’ente inserendo l’ipotesi di rea­lizzazione del Parco del Mare.

La Regione Fvg, dopo aver valutato nel corso degli anni 2007-2008 l’ipotesi di una sottoscrizione di un Accordo di programma per la realizzazione del progetto, concede nel gennaio del 2014 un finanziamento straordinario pluriennale per la durata di 20 anni per la progettazione e la realizzazione del Parco del Mare.

Nel corso degli anni, gli originari studi di fattibilità del 2007 ven­gono progressivamente aggiornati (negli anni 2010 e 2013).

A marzo 2015 l’arch. Peter Chermayeff, realizza l’idea pro­gettuale di massima, finanziata dalla Fondazione CrTrieste, completa di business plan della ACB Group Spa.

Successivamente, nei primi mesi del 2016, vengono indiriz­zate all’Ente camerale le lettere ufficiali di appoggio al pro­getto da parte del Comune di Trieste e della Regione Friuli Venezia Giulia che finanzia con ulteriori 2 milioni l’opera.

 

 

Aries a YARE con le imprese per la promozione di Trieste nel settore dei Superyacht

20 Aprile 2018 | Di |

 

 

 

Aries Camera di Commercio Venezia Giulia presente in questi giorni con le imprese a Viareggio (Lucca) allo YARE – Yachting aftersales e refit experience,  giunto  alla sua 8.a edizione, diventato uno dei principali appuntamenti per il settore del Superyacht, dove con una formula molto snella è possibile incontrare molti capitani di megayacht attraverso una agenda personalizzata di incontri, oltre che partecipare a  momenti di networking e di apporfondimento sullo stato dell’arte del settore megayacht nel mondo e workshop tecnici su gestione della barca e della commessa refit . Il “corner Trieste” allestito da Aries con il contributo dei fondi Pisus-Piano di Sviluppo Urbano Sostenibile Intervento B8 – Azioni a sostegno del marketing turistico e calendarizzazione eventi, è stato di supporto  al la rete di imprese TRS – Trieste refitting System, Cartubi e Fincantieri.