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Venezia Giulia Economica - Pagina 28 di 66 - CCIAA della Venezia Giulia

«Un’esperienza unica dentro e fuori l’acquario in un contesto urbano rigenerato»

27 Dicembre 2020 | Di |

Le parole degli architetti Ginette Castro e
Michael Oleksak dello studio Cosestudi.

A nostro avviso, lo sviluppo di un nuovo acquario di livello internazionale nella zona di Porto Lido rappresenta un’importante opportunità per arricchire ulteriormente l’unicità urbana e gli aspetti culturali, sociali e storici di Trieste.

Subito dopo aver visitato Trieste e la zona di Porto Lido, siamo rimasti incuriositi dalla vostra città unica e dall’incredibile potenziale che questo luogo speciale rappresenta per i triestini e la regione Friuli Venezia Giulia.

Insieme ai nostri partner di progettazione, Archest, abbiamo cercato di sviluppare il concetto di un acquario che fosse sensibile al significativo patrimonio del sito, soprattutto della Lanterna, fornendo anche un maggiore accesso pubblico al mare e alle spettacolari viste della città dal mare. Abbiamo creduto che la costruzione dell’acquario dovesse essere sviluppata in modo che esprimesse un delicato equilibrio tra l’essere molto rispettosi dell’importante contesto storico del sito e guardare al futuro con fiducia.

L’organizzazione interna dell’acquario ha lo scopo di immergere i visitatori nelle meraviglie della vita nel mondo sottomarino per coinvolgerli prima emotivamente e poi intellettualmente nella comprensione e apprezzamento dell’importanza dell’educazione e della conservazione del mare,

Il percorso di visita non sarà percepito come un assemblaggio di vasche indipendenti ma più come l’esperienza di meraviglioso mondo di vita acquatica interconnesso e multistrato. Oltre alle vasche, il visitatore potrà osservare mostre multimediali che, utilizzando la tecnologia digitale, possono comunicare la scienza del mare e l’importanza della conservazione in modo semplice e intuitivo.

L’acquario sarà essenzialmente un “laboratorio vivente” che esprime l’impegno di Trieste per la scienza e la conservazione del mare.

Trieste è una città molto speciale con un ricco patrimonio di collegamenti con i mari e gli oceani.

Considereremo un privilegio lavorare con Costa Edutainment, Icop, Archest e, per estensione, la comunità triestina, per contribuire a creare un nuovo acquario di livello mondiale in un luogo così speciale.

Vittorio Petrucco: «Più di due anni di lavoro per elaborare la proposta»

23 Dicembre 2020 | Di |

Arrivare al progetto del Parco del Mare non è stato un percorso facile, sono serviti più di 2 anni per elaborare questa proposta in Partenariato Pubblico Privato.

I promotori dell’iniziativa sono:

  • un’impresa di costruzione, la Icop;
  • un finanziatore, Iccrea BancaImpresa;
  • un gestore di parchi a tema, Costa Edutainment.

Come promotori ci siamo candidati alla progettazione, alla costruzione, al finanziamento, alla manutenzione e alla gestione per 30 anni dell’acquario.

Non si tratta solo di realizzare una bella opera e di recuperare un’area di pregio della città, area oggi degradata, ma anche garantire la sostenibilità economica dell’iniziativa.

In base alle valutazioni fatte l’affluenza potenziale che afferisce a un’infrastruttura di questo tipo è stata calcolata in un milione di visitatori all’anno; la nostra proposta è stata dimensionata su 600.000 presenze.

Noi promotori investiremo 24 milioni, la parte pubblica 20 milioni. Sono cifre importanti.

Anche se non sembra il momento più adatto per questo tipo di investimenti, bisogna fare uno sforzo e guardare al futuro con ottimismo pensando a come creare nuove opportunità di lavoro. Crediamo che sia una grande occasione di sviluppo per la città.

Un acquario è un’azienda complessa che occuperà direttamente più di cento persone, impiegate certamente in attività turistiche, ma anche didattiche, di ricerca ed in ambulatori per la cura delle specie marine.

Va considerato inoltre il numero delle persone impiegate per la costruzione, la manutenzione e quelle dell’indotto.

Il nostro obiettivo è aprire la struttura al pubblico nel 2024; sembra un tempo molto lontano ma oltre alla realizzazione, sono tante le cose da fare.

Basti pensare, ad esempio, all’impatto che 600.000 visitatori all’anno comportano sulla mobilità e sui servizi di accoglienza che devono pertanto essere adeguati.

È l’inizio di un percorso. L’auspicio è ripetere quanto accaduto con la piattaforma logistica per il quartiere di Servola, vorrei che l’acquario per questa zona fosse il primo pezzo di un puzzle più ampio: un progetto per la riqualificazione urbana, per il lavoro, per la città stessa.

Carlo Napoleoni: «Come Gruppo investiamo in progetti con importanti ricadute sul territorio»

23 Dicembre 2020 | Di |

Il Parco del Mare di Trieste è un progetto altamente innovativo e vuole restituire alla comunità cittadina una vasta area interamente riqualificata e pronta ad un ulteriore sviluppo. Il Gruppo Iccrea, che da sempre accompagna e promuove le idee e i progetti che possono anche dare un ritorno alle comunità territoriali, vede nel Parco del Mare proprio importanti opportunità di innovazione e sviluppo. Grazie alla realizzazione dell’acquario, si potrà riqualificare un’intera area cittadina e contemporaneamente rispondere al bisogno impellente di sensibilizzazione verso le tematiche ambientali e di conservazione degli ambienti marini.

L’acquario sarà quindi un catalizzatore di flussi turistici, di iniziative a carattere educativo e sociale e di incentivazione per iniziative imprenditoriali nel settore del turismo, del commercio e della ristorazione. Iccrea BancaImpresa, la banca corporate del Gruppo Iccrea, ha presentato questo progetto in qualità di soggetto promotore, contribuendo – da subito – come finanziatore all’attivazione di un partenariato pubblico-privato. In questo senso va anche la nostra collaborazione con Icop e Costa Edutainment, affinché la realizzazione dell’acquario possa diventare una realtà».

Giuseppe Costa: «Costa Edutainment investe su Trieste e sulle sue grandi potenzialità»

23 Dicembre 2020 | Di |

Costa Edutainment ha sviluppato negli anni un know-how unico nel panorama italiano nella gestione di siti e grandi strutture pubbliche e private dedicate ad attività ricreative, culturali, didattiche e di ricerca scientifica, con particolare riferimento a grandi Acquari come quello di Genova.

Uno dei principi guida dell’azienda è da sempre operare in rete e sinergia con enti, istituzioni e realtà scientifiche, culturali e turistiche del territorio per ampliare la forte attrattività che una struttura come un grande acquario ha e, in un’ottica più ampia di responsabilità sociale di impresa, far sì che l’intero territorio venga valorizzato e benefici di un indotto condiviso, a partire dalla creazione di occupazione.

Costa Edutainment ritiene che Trieste sia una città, un territorio con una buona attrattività non solo presso un pubblico italiano ma anche nei confronti di visitatori e turisti stranieri sia per la vicinanza e la raggiungibilità sia per la ricchezza dell’offerta. Il progetto dell’Acquario, che prevede di arrivare ad accogliere 600.000 visitatori all’anno, ha l’obiettivo di fare da catalizzatore per questi nuovi flussi turistici che sul territorio troveranno un’offerta molto più ampia. Parte del lavoro di preparazione da parte della città e delle imprese coinvolte nel progetto è l’organizzazione logistica e di accoglienza dei turisti in arrivo attraverso un piano di viabilità che prevede la disponibilità di parcheggi in parte di fronte all’Acquario (basti pensare che a Genova con una media annuale di 1,1 milioni di visitatori il parcheggio di pertinenza è di 160 posti) e in parte diffusi in città sufficienti a garantire una corretta gestione degli arrivi. Aspetto che, sulla scia dell’esperienza di Genova che ha notoriamente una viabilità più complessa e articolata, si presenta di facile realizzazione a Trieste.

Una struttura come l’Acquario non può prescindere dalla missione di tutela del capitale naturale, attraverso progetti di ricerca, conservazione e sostenibilità, ma anche dalla missione educativa nei confronti dei propri visitatori, dalle scuole alle famiglie. L’esperienza di visita edutainment coinvolgente, divertente e capace di parlare a ogni tipo di target, è lo strumento principale per perseguire questa missione e stimolare il pubblico a cambiare i propri comportamenti per contribuire attivamente alla conservazione del patrimonio naturale.

parco del mare trieste

Parco del mare di Trieste, finalmente si parte

23 Dicembre 2020 | Di |

I PROPONENTI ICOP SPA, ICCREA BANCAIMPRESA, COSTA EDUTAINMENT HANNO PRESENTATO ALLA CAMERA DI COMMERCIO IL PROGETTO E IL CO-FINANZIAMENTO PRIVATO PER REALIZZARE IL GRANDE ATTRATTORE COLLEGATO AL MARE CHE TRIESTE ATTENDE DA 15 ANNI. CON IL FINANZIAMENTO DI 8 MILIONI DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA INSERITO NELLA LEGGE DI STABILITÀ, È DEFINITO IL PIANO FINANZIARIO

Potremmo dire che si è trattato di una tipica storia italiana, ma scopriremo che non è stato proprio così. Dopo 15 anni abbiamo inteso far parlare i fatti, ovvero gli investitori che hanno presentato un progetto e una proposta concreta di partenariato pubblico-privato per la realizzazione del Parco del Mare di Trieste. Finalmente Trieste avrà il suo grande attrattore collegato al mare, grazie a una condivisione unica di intenti tra il privato e il pubblico, in un momento storico in cui si intende dare speranza e tracciare il futuro socio-economico di questi territori.

Una visione per la costruzione del futuro hanno ricevuto la piena condivisione della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Trieste e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, affiancate alle tre imprese promotrici del progetto, ovvero Icop Spa, Costa Edutainment Spa e Iccrea BancaImpresa.

A concludere definitivamente l’architettura finanziaria mista pubblico-privato il contributo di 8 milioni di euro confermato e inserito a bilancio dalla Regione Friuli Venezia Giulia la scorsa settimana e che andrà ad affiancare la quota di finanziamento della Camera di Commercio Venezia Giulia. Una atto importante per il quale ringrazio la Giunta, il presidente Fedriga e gli assessori Zilli, Roberti, e Bini che hanno con i propri uffici hanno analizzato il progetto in tempi molto stretti. Ora ci aspettano mesi in cui vi sarà una intensa collaborazione con il Comune di Trieste, che con il sindaco Dipiazza ha sostenuto il Parco del Mare anche in chiave di definitiva riqualificazione urbanistica di un’area abbandonata a poche centina di metri da piazza dell’Unità d’Italia e che costituisce un pessimo biglietto da visita per le centinaia di migliaia di crocieristi che attraccano alla Stazione Marittima.

Sì, certo, ancora oggi ci sono quelli che invocano una mancata sostenibilità economica o altre criticità, per cercare di appannare la bontà di un grande progetto di sviluppo per questa città. Ma anche questa volta la risposta la danno gli investitori che, evidentemente, prima di mettere in campo 24 milioni di euro, avranno ragionevolmente pensato bene il progetto e avranno ponderato con altrettanta attenzione l’investimento. Investimento a cui, peraltro, partecipa un istituto finanziario quotato in Borsa. Insomma, è stato fatto l’ennesimo studio di fattibilità finanziaria, un atto sempre richiesto al progetto del Parco del Mare e, consentitemi, che se la stessa attenzione fosse stata prestata anche rispetto ad altre iniziative, magari avremmo qualche costo in meno per la collettività.

Per arrivare a questo punto i problemi che di volta in volta sono emersi hanno creato un percorso ad ostacoli complesso. Tra tutti, proprio nel finale, l’esistenza di un vincolo urbanistico sull’area della Lanterna in vigore dal 1961, ma non rispettato dai soggetti che hanno edificato e ampliato edifici esistenti da quella data ad oggi. Ora possiamo affermare che proprio grazie al nostro progetto tutta questa problematica è stata riconsiderata dalla Soprintendente per i Beni artistici e architettonici del Friuli Venezia Giulia, Simonetta Bonomi, con una revisione delle regole che rispettando il faro della Lanterna, sana in maniera definitiva tutto ciò che esiste in quell’area. Un’area che nella zona denominata Porto Lido è in uno stato di grande degrado e chiusa da cancelli e reti che in futuro verranno abbattuti per dare vita a un prolungamento delle Rive triestine e ampi spazi pubblici aperti alla cittadinanza.

Trieste si riappropria di un ulteriore molo e una magnifica passeggiata sul mare, lungo una struttura che con il suo grande acquario diventerà attrattore turistico e di investimenti per il capoluogo giuliano e per l’intero Friuli Venezia Giulia.

di Antonio Paoletti
Presidente della Cciaa Vg

«Dalla crisi si esce tutti insieme»

23 Dicembre 2020 | Di |

È stato una anno di grande sofferenza, che ha messo a dura prova tutti i livelli della società in cui viviamo, con un affondo sull’economia e sulle imprese senza precedenti. Mesi in cui giornalmente abbiamo conosciuto numeri di dolore, di sofferenza, di incredibile difficoltà che hanno travolto tutti noi. Viviamo un Natale e un fine Anno complesso, ma consentitemi di citare la recente enciclica di Papa Francesco «Dalla crisi si esce tutti insieme», perché nel suo titolo racchiude ogni significato e sintetizza il nostro cammino nei prossimi mesi del 2021 come persone e come imprenditori.

È questo il mio auspicio e il mio augurio.

Antonio Paoletti

Con Treedom un albero da frutto per ogni nato prematuro

23 Dicembre 2020 | Di |

CAMERA DI COMMERCIO VENEZIA GIULIA E ASSOCIAZIONE SCRICCIOLO ASSIEME PER UN’INIZIATIVA BENEFICA DURANTE TUTTO IL 2021

Una tradizione che rappresenta un segno di speranza. Con questo scopo la Camera di Commercio Venezia Giulia e l’Associazione Scricciolo hanno inteso collaborare nuovamente per una iniziativa comune che le vede coinvolte in questo Natale 2020 e nel 2021.

Nelle comunità contadine esiste da secoli la tradizione di piantare un albero da frutto all’arrivo di ogni nuovo nato. Un segno di speranza che grazie la Cciaa Vg e all’Associazione sarà possibile nel 2021.

Tutto ciò si tradurrà in realtà con la piattaforma Treedom attraverso cui l’Ente camerale mette a disposizione dell’Associazione Scricciolo duecento alberi, donando un albero per 200 nuovi nati prematuri del 2021 così che ogni scricciolo possa dare il nome al proprio albero e con esso crescere. «L’aspetto importante nella creazione della “Foresta Scricciolo” con alberi da frutta è che il contadino che li coltiverà potrà usare la frutta come risorsa alimentare, oppure come risorsa a sostegno del proprio reddito. L’acquisizione degli alberi – ha commentato il presidente camerale, Antonio Paoletti – è stato volutamente fatto tramite Treedom, a sostegno della circolarità del bene, in modo da dare una prospettiva di futura crescita e prosperità alle comunità che riceveranno in dono gli alberi con i nomi dei nostri scriccioli».

«È una iniziativa importante per celebrare la vita di uno scricciolo e per la Vita di tutti» a cui abbiamo aderito con convinzione ha affermato il dottor Gabriele Cont.

«Nel corso del 2019/2020 – prosegue il medico – l’Associazione Scricciolo ha sostenuto il progetto “Green Tin” della Neonatologia e Terapia intensiva neonatale dell’Irccs Burlo Garofolo. Progetto pensato e fortemente voluto in prima linea dal primario dottor Francesco Maria Risso, dalla responsabile infermieristica Sabrina Scolz e dalla direzione dell’Irccs Burlo Garofolo. L’Associazione Scricciolo ha aderito all’iniziativa perché condivide la logica che ha portato il Reparto a proporre di sostituire la plastica “usa e getta” dei biberon per i neonati, nella convinzione che qualunque azione volta a ridurre l’impatto ambientale delle nostre azioni sia essenziale. Soprattutto Scricciolo lo ha fatto, perché nasce da un’idea del nostro personale sanitario, e crediamo che le idee intelligenti va­dano aiutate. E infine, è stato fatto perché l’Associazione è convinta che i bambini possano trarne be­neficio, per la qualità dei prodotti, la loro ergonomicità, comodità e, perché no, anche bellezza».

treedom

Nella foto: da sinistra la responsabile infermieristica Sabrina Scolz e prima­rio della Neonatologia e Tin, Francesco Maria Risso, vicino alla lavastoviglie per la sanificazione dei biberon di vetro adottati dal reparto in sostituzione di quelli in plastica “usa e getta”

La Cciaa Vg illumina il Natale Goriziano in piazza Vittoria

22 Dicembre 2020 | Di |

INIZIATIVA MOLTO APPREZZATA

La Camera di Commercio Venezia Giulia ha fornito anche quest’anno il suo contributo all’illuminazione del Natale Goriziano, in particolare con le installazioni luminose di piazza Vittoria. Nelle foto di Pierluigi Bumbaca l’accensione dell’albero in piazza Vittoria, alla presenza del sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, con gli assessori Chiara Gatta e Roberto Sartori, del vicepresidente della Cciaa Vg, Gianluca Madriz, del componente di giunta camerale, Massimiliano Ciarrocchi e del segretario generale, Pierluigi Medeot.

Accensione albero Natale Piazza Vittoria
luminarie gorizia

A Natale scegli locale con il pesce della nostra regione

22 Dicembre 2020 | Di |

Il pesce è un prodotto fresco e sostenibile.

È buono e lo sei anche tu: se compri un prodotto ittico dei nostri mari e lagune sostieni gli operatori e la comunità di pesca locale.

Ordinalo nella tua pescheria di fiducia e cucinalo tu. Per leggere le ricette e i suggerimenti seguici su Facebook fb.com/fishverygood

Al via Fish Very Good per sensibilizzare l’acquisto sotto Natale

22 Dicembre 2020 | Di |

INIZIATIVA DI PROMOZIONE DEL PESCATO LOCALE

Con il via libera dell’Assemblea del Flag Gac Fvg, sono già partite le prime azioni di promozione a sostegno del settore ittico del Friuli Venezia Giulia, inserite nel Piano d’azione e finanziate dall’Unione Europea, Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf) e Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito della Misura 4 del Feamp – Fondo Europeo per le Attività Marittime e della Pesca

L’obiettivo, infatti, è quello di promuovere il pescato locale e di stagione e questa di dicembre è la prima azione del piano denominato “Fish Very Good”.

In un periodo di grande difficoltà per il comparto della pesca, in particolare per la chiusura “parziale” del settore ristorativo, il Flag Gac Fvg ha inteso attuare un’azione promozionale rivolta ai consumatori per incentivare il consumo domestico di pesce locale, iniziando proprio nel mese di dicembre con l’obiettivo di sensibilizzare sul consumo di prodotto nel periodo natalizio, in un mese tradizionalmente importante per la vendita e il consumo di prodotto ittico.

In queste settimane, in particolare, vengono promosse alcune fra le specie ittiche stagionali quali, ad esempio, la Sogliola, particolarmente saporita in questo periodo pur mantenendo una carne magra, la novità del “Cuore di Laguna” o capatonda, una specie abbondante ora nella nostra laguna e assolutamente da riscoprire ad un costo contenuto, e l’Anguilla, un prodotto della tradizione natalizia da riconsiderare. All’iniziativa sono collegate alcune informazioni e suggerimenti per l’acquisto, la pulizia e la cottura del prodotto e le pescherie e i punti vendita ambulanti hanno la possibilità di segnalare i loro indirizzi e luoghi in cui sarà possibile reperire il prodotto ittico proveniente dai mercati e dalle marinerie di Marano Lagunare, Grado e Trieste.

«Crediamo che anche l’acquisto e il consumo del prodotto ittico sia un momento in cui si può aiutare le nostre comunità locali, che con il Covid 19 hanno subito in duro colpo nella commercializzazione del prodotto, in un quadro già di difficoltà per il comparto. Abbiamo inteso coinvolgere le pescherie – evidenzia Antonio Paoletti – stimolandole ad aderire all’iniziativa della campagna di Fish Very Good per inserirle nell’elenco di punti vendita che viene promosso attraverso i canali social del Flag Gac Fvg. Anche in questo modo si offre una opportunità in più agli operatori per arrivare con i loro prodotti di qualità al potenziale consumatore finale».

Il progetto Fish Very Good, di cui questa sensibilizzazione a dicembre è solo un’anteprima, si svolgerà nei prossimi tre anni e vedrà una serie di eventi, attività di sensibilizzazione, campagne promozionali integrate e attività a supporto della commercializzazione del prodotto ittico del Friuli Venezia Giulia, ma anche di quelle attività di tipo educativo e turistico e gastronomico collegate alle attività di pesca e acquacoltura.