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Venezia Giulia Economica - Pagina 26 di 66 - CCIAA della Venezia Giulia

I dieci messaggi chiave del Position Paper: #5

5 Marzo 2021 | Di |

5. La Visione del futuro per il territorio della Venezia Giulia deve tenere conto di un contesto generale di cambiamento accelerato dalla crisi da COVID-19.

  • Emergono tre driver di cambiamento rilevanti per il territorio: crescente ricorso allo smart e agile working, sviluppo dell’e-commerce e di nuovi modelli di retail e affermazione di nuovi modelli di mobilità e logistica.
  • Nelle imprese di mediograndi dimensioni è verosimile che la quota di lavoratori in smart working si stabilizzerà intorno al 20% entro il 2025 (con punte fino al 40% nei servizi). Il lavoro smart, più flessibile e delocalizzabile, imporrà la riorganizzazione dei territori e le priorità dei loro elementi di attrattività, determinando un ripensamento dei centri urbani e del rapporto città-territori circostanti, con una riduzione degli spostamenti (urbani ed extra – urbani) di studenti e lavoratori e una contrazione della domanda di stanze e appartamenti in affitto nelle grandi città, oltre a comportare un adeguamento infrastrutturale e dei servizi offerti.
  • Le stime elaborate da The European House – Ambrosetti indicano che l’ e-commerce potrà superare i 100 miliardi di Euro nel 2025 in Italia, con un impatto anche sulla vita nei centri urbani. Si assisterà al maggior ricorso a servizi che prevedono il pagamento tramite app o sito web (es. food delivery, servizio di spesa online), all’aumento dei pagamenti digitali a discapito del contante grazie a vantaggi sanitari e di comodità offerti dalle soluzioni cashless, alla riduzione del numero di incontri e viaggi business, a favore di nuove soluzioni “phygital” o completamente virtuali, con un’accelerazione del processo di trasformazione nel retail (prossimità, riduzione degli spazi di vendita, integrazione omnicanale).
  • Queste trasformazioni avranno un impatto anche sulle forme di mobilità e logistica, riducendo il ricorso all’automobile per il trasporto privato, in uno spazio urbano che favorisca la prossimità (es. dei servizi essenziali), facendo maggior ricorso all’uso della bicicletta e di altri mezzi di «mobilità dolce», con conseguente aumento della necessità di aree dedicate (piste ciclabili transitorie, corsie riservate, stalli) e alla diffusione di nuovi player e servizi dedicati alla sharing mobility, per rispondere ad una crescente esigenza di mobilità on demand all’insegna della flessibilità (di spazio e di tempo). Innovazione tecnologica e sostenibilità saranno i due principali driver che incideranno sulle scelte di policy legate al ripensamento al trasporto di persone e merci, allo sviluppo delle infrastrutture e alla pianificazione urbanistica.

I dieci messaggi chiave del Position Paper: #4

4 Marzo 2021 | Di |

4. La recente crisi ha colpito anche i tre settori chiave dell’economia della Venezia Giulia: il commercio, la logistica portuale e il turismo.

  • Secondo le stime di The European House – Ambrosetti, a fine 2020 i ricavi del settore del commercio alimentare e non alimentare diminuiranno tra il 20,5% e il 28,2% nei diversi scenari di evoluzione della pandemia e del potere di acquisto delle famiglie ipotizzati, mettendo a rischio tra il 9,6% e il 17,2% dell’occupazione nel settore. In assenza di massicci interventi di ricapitalizzazione, a fine 2020 le imprese a rischio nel settore del commercio alimentare e non alimentare della Venezia Giulia saranno tra il 20,1% e il 22,3% del totale nei diversi scenari ipotizzati.
  • La crisi scaturita dalla pandemia da COVID-19 causerà un calo dei traffici portuali del porto di Trieste nel 2020. Le stime di The European House – Ambrosetti prevedono una contrazione del 13,3% sul totale delle merci movimentate, del 3,6% sul totale dei volumi trasportati e del 23,4% per il totale dei treni.
  • Per il turismo del Friuli – Venezia Giulia si può ipotizzare una perdita fino a 1,35 milioni di presenze turistiche nel 2020 rispetto al 2019, con un conseguente impatto sulla spesa turistica persa compresa tra 125 e 128 milioni di Euro.

I dieci messaggi chiave del Position Paper: #3

3 Marzo 2021 | Di |

3. La crisi scaturita dall’emergenza sanitaria da COVID-19 ha originato uno shock economico senza precedenti anche per il territorio della Venezia Giulia.

  • La crisi seguita alla pandemia da COVID-19 rappresenta uno shock senza precedenti per l’economia e la società italiana e globale. Si tratta del primo shock, dopo la crisi petrolifera del 1979, che coinvolge sia domanda che offerta, secondo uno schema simmetrico globale, introducendo anche un circolo vizioso sul sistema finanziario e produttivo. Dal lato dell’offerta, l’industria italiana ha subito interruzioni delle attività produttive in diversi settori e rallentamenti nella supply chain. Dal lato della domanda, si registra una riduzione del reddito disponibile con un conseguente calo della domanda interna, soprattutto in alcuni settori (ristorazione, turismo, leisure, viaggi, ecc.) e un rallentamento e/o rinvio degli investimenti privati.
  • The European House – Ambrosetti ha messo a punto un modello costantemente aggiornato (“Toolkit per la resilienza”) di simulazione di evoluzione della pandemia nel mondo e in Italia e di stima degli impatti economici e sociali prodotti dall’emergenza per il PIL italiano, con anche una declinazione settoriale. Ad oggi, il modello previsionale di The European House – Ambrosetti stima una contrazione del Prodotto Interno Lordo nazionale a fine 2020 pari a –10,8%, con una forbice previsionale fino a -13,8%.
  • Per la Venezia Giulia il modello di stima di The European House – Ambrosetti prevede per il 2020 una contrazione pari a -9,4% del PIL per l’anno 2020, con una forbice previsionale fino a -12,4%.
  • Lo scenario economico futuro, anche per l’Italia, presenta complessità e incertezze, nonostante la previsione di un “rimbalzo” del PIL nel 2021 (alla luce delle diverse previsioni sul PIL italiano da parte dei principali Istituti, tra la stima più ottimistica e quella meno ottimistica vi sono 3,2 punti percentuali di differenza, che corrispondono a 50 miliardi di Euro). Anche per la Venezia Giulia, la crisi mette il territorio davanti a grandi gap da colmare (PIL 2021: +7,8% rispetto al 2020 ma 250 milioni di Euro in meno rispetto al 2019).
  • Per ottimizzare l’evoluzione della Venezia Giulia al 2025, è stato elaborato un Tableau de Bord strategico come strumento a supporto dei decision maker per guidare le policy e le azioni di sviluppo. Essendo concepito per monitorare e indirizzare i progressi realizzati nel territorio, il Tableau de Bord (a pag. 8), se opportunamente integrato con gli strumenti di programmazione locale, consente di leggere e interpretare, secondo criteri di comparabilità nel tempo, la performance espressa dalla Venezia Giulia su:
  • 3 macro-obiettivi di sistema collegati agli ambiti più rilevanti e/o di potenziamento derivanti dall’analisi delle dinamiche strutturali del territorio: Situazione economica, Demografia e Sistema dell’innovazione.
  • 5 dimensioni operative chiave: Struttura produttiva, Mercato del lavoro e società, Formazione e innovazione, Ambiente e territorio, Turismo e cultura.

I dieci messaggi chiave del Position Paper: #2

2 Marzo 2021 | Di |

2. La Venezia Giulia deve monitorare otto fattori di debolezza che, soprattutto nella fase post-pandemica, potrebbero minarne lo sviluppo futuro

  • Il territorio della Venezia Giulia è ancora lontano dai livelli di PIL pre-crisi da COVID-19 e la stessa economia regionale si era già dimostrata meno resiliente rispetto alle altre aree del Nord Italia e alla media nazionale nel periodo successivo alla crisi del 2008 (sull’orizzonte 2008-2019 il PIL della Regione è calato del -2,7%, rispetto ad una media nazionale del -1,4%).
  • Permangono elevati gap territoriali tra Trieste e Gorizia e le rispettive province, con divari di ricchezza fino al 30%, molto più ampi rispetto a quelli esistenti tra le altre due province del Friuli.
  • Ad oggi si presenta un possibile rischio di “deindustrializzazione” del territorio: negli ultimi 5 anni la Venezia Giulia ha registrato un crollo del saldo netto delle imprese (-284 solo nel 2019). Nel quinquennio 2016-2020 il tessuto imprenditoriale della Venezia Giulia è stato più colpito rispetto ad altri territori del Nord-Est.
  • La Venezia Giulia ha una popolazione tra le più anziane d’Italia (Trieste è la 4ª provincia italiana per indice di vecchiaia) e un tasso di natalità inferiore rispetto alla media italiana e a quella del Nord-Est (6 nuovi nati ogni 1.000 abitanti, rispetto ad una media del Nord-Est pari a 7, coincidente con la media nazionale).
  • Il territorio deve perfezionare la capacità di trattenere i talenti che si formano nelle eccellenti università della Venezia Giulia. In particolare, lo spopolamento e l’invecchiamento sono causati anche da un’elevata quota di residenti della Regione che si trasferiscono all’estero: Trieste e Gorizia sono rispettivamente la quarta e l’ottava Provincia in Italia per tasso migratorio all’estero (con 4,14 e 3,90 trasferimenti di residenza ogni 1.000 abitanti) e Trieste è il 1° Comune italiano di grandi dimensioni per incidenza di cittadini residenti all’estero sul totale della popolazione, con un valore pari al 15,1%.
  • La transizione sostenibile del territorio è da rafforzare rispetto alle altre Province e Regioni del Nord-Est. La Venezia Giulia disperde il 40,2% dell’acqua distribuita (rispetto ad una media del 30,6% del Nord-Est e del 28,5% della Regione) e solo il 53,2% dei comuni del territorio effettua la raccolta differenziata (rispetto ad una media del 67,4%% del Nord-Est e del 64,3% della Regione), mentre la qualità dell’aria rappresenta un punto d’attenzione per il territorio di Trieste.
  • Il territorio soffre di un gap infrastrutturale che ne limita la connettività fisica e digitale e lo “isola” dal resto d’Italia: da un lato, i tempi di percorrenza per il raggiungimento di stazioni dell’Alta Velocità sono molto elevati (ovunque sul territorio compresi tra una e due ore) e manca una rete ad Alta Velocità nella Regione; dall’altro, sul fronte della digitalizzazione, la Venezia Giulia mostra aree non ancora adeguatamente coperte dalla banda larga e i Comuni di Trieste e Gorizia si collocano rispettivamente in 42° e 63° posizione per livello di digitalizzazione sui 107 capoluoghi di Provincia italiani.
  • Infine, l’immagine del territorio è da potenziare e qualificare, anche sulla base della nuova visione di sviluppo, in quanto il percepito comune si concentra su alcuni elementi tipici della Venezia Giulia (es. portualità, nautica, produzione vinicola, ecc.) che tuttavia non esauriscono il pieno potenziale attrattivo del territorio.

I dieci messaggi chiave del Position Paper: #1

1 Marzo 2021 | Di |

1. Il territorio della Venezia Giulia può contare su dieci punti di forza sui quali basare il proprio sviluppo futuro

  • La Venezia Giulia è il 1º territorio della Regione per fatturato pro-capite (+31% rispetto alla media regionale) e tasso di crescita degli investimenti procapite delle aziende (+10% rispetto alla media regionale) negli ultimi cinque anni.
  • Con un valore di 14.900 Euro nel 2019, la Venezia Giulia registra un valore di export pro-capite due volte superiore rispetto alla media nazionale, pari a 7.680 Euro e del 16% più alto rispetto alla media regionale.
  • La Venezia Giulia ha un forte posizionamento nel terziario avanzato (l’80% del Valore Aggiuntodel territorio è costituito da servizi) e può contare su produzioni ad elevato Valore Aggiunto, prime fra tutte la cantieristica navale, la logistica e il trasporto merci, i servizi assicurativi, il settore enogastronomico e il commercio.
  • Trieste è il 1º porto in Italia per movimentazione merci (62 milioni di tonnellate di merci movimentate nel 2019, seguita da Genova con 53 milioni di tonnellate) e la 1ª provincia per Valore Aggiunto dell’Economia del Mare (15,4% sul totale dell’economia del territorio, seguita da Olbia che registra un valore di 13,9%), la 4ª per numero di imprese dell’Economia del Mare (11,6% sul totale delle imprese del territorio) e la 6ª per occupati in questo ambito (13% del totale), mentre Monfalcone si posiziona come hub di eccellenza della cantieristica navalmeccanica. Inoltre, Gorizia e Trieste sono le prime due provincie in Italia per export della cantieristica navale, con un’incidenza del 45% sul totale delle esportazioni italiane del settore.
  • Il territorio della Venezia Giulia vanta unecosistema della scienza e dell’innovazione molto sviluppato: la Venezia Giulia è la «Silicon Valley» del Nord-Est (la spesa regionale in R&S è pari al 1,57% del PIL, il 15% più alta della media italiana) e Trieste – al 1° posto in Italia per numero di ricercatori ogni 1.000 abitanti (37, quasi 8 volte la media nazionale) – può considerarsi la «Città della Scienza».
  • La Venezia Giulia ha un solido sistema di assistenza sociale e solidarietà: le risorse destinate alla solidarietà sociale nel 2019 (431 Euro pro-capite) sono superiori alla media regionale (348 Euro pro-capite) e del Nord-Est (263 Euro pro-capite) e quasi 3 volte quella nazionale (151 Euro pro-capite).
  • Il territorio gode di un’elevata attrattività turistica: la Regione è al 5º posto in Italia per attrazione di turisti internazionali e Gorizia sarà la Capitale Europea della Cultura nel 2025, insieme a Nova Gorica. La Venezia Giulia può contare su diverse manifestazioni di grande richiamo anche internazionale (come la Barcolana di Trieste, il festival enogastronomico «Gusti di frontiera» a Gorizia o il “Festival Mondiale del Folklore”) e su un patrimonio artistico-culturale di rilievo (come il Castello di Miramare a Trieste, il Museo della Grande Guerra a Gorizia e il Museo della Cantieristica MU/CA a Monfalcone).
  • La Venezia Giulia ha un elevato potenziale di sviluppo urbanistico in aree strategiche, grazie alla presenza di oltre 1,4 milioni di m2 di aree dismesse che possono essere riqualificate e riconvertite in laboratori di ricerca, università, aree ricreative, poli di attrattività turistica o luoghi di aggregazione sociale.
  • La Venezia Giulia ha una posizione geografica ad elevata rilevanza strategica e culturale: con la possibilità di intercettare i flussi di una “catchment area” con un potenziale di oltre 700 miliardi di Euro di PIL, è la «porta di accesso» all’Europa, grazie alla presenza del Porto di Trieste (porta di accesso marittimo all’Europa centrale) e alla città di Gorizia (dalla secolare tradizione di “città di confine”).
  • Il territorio possiede un ecosistema paesaggistico e ambientale distintivo, grazie all’attenzione verso la tutela ambientale. La Venezia Giulia ha un’elevata disponibilità di verde urbano (93 m2 per abitante, rispetto ai 67 m2 della Regione e ai 55 m2 del Nord-Est) e ospita 3 delle 4 spiagge dichiarate «Bandiera Blu 2020” del Friuli Venezia Giulia.

Venezia Giulia, laboratorio del cambiamento

26 Febbraio 2021 | Di |

La Venezia Giulia sarà il laboratorio del cambiamento. È quanto emerso dallo studio realizzato dalla Camera di Commercio e The European House – Ambrosetti e denominato “Venezia Giulia 2025. Strategie e azioni per la competitività della Venezia Giulia”. Una analisi completa e concreta risultato di sintesi dell’unione tra i contributi degli stakeholder del territorio e i dati e gli indicatori socio-economici di riferimento.

Come Camera di Commercio abbiamo inteso effettuare una approfondita mappatura della situazione di partenza e degli impatti della crisi da COVID-19 sul sistema economico-sociale, elaborando assieme ad Ambrosetti proposte di azioni per favorire la ripresa del territorio. Proposte che abbiamo messo a disposizione della politica, delle Istituzioni e delle imprese per costruire assieme il futuro di questo territorio in sintonia e sinergia con tutto il Friuli Venezia Giulia. E questo lavoro sta generando numerosi contributi e suggerimenti per andare a completare una visione che passo dopo passo verrà migliorata e integrata.

Nell’elaborare il documento sono state raccolte le testimonianze di imprenditori, organizzazioni sociali e sindacali, Istituzioni pubbliche e private, insomma di una ampia platea di donne e uomini che quotidianamente operano nelle proprie rispettive realtà. Un percorso diffuso e condiviso che ha toccato con mano le criticità del momento e le conseguenze generate dall’emergenza sanitaria da COVID-19, proprio perché abbiamo inteso ragionare e valutare con Ambrosetti lo scenario attuale più coerente e rispettoso delle necessità delle imprese e dei cittadini.

In rapporto alla popolazione, le imprese della Venezia Giulia generano un fatturato superiore del 31% alla media regionale, con investimenti in crescita del +62% negli ultimi 5 anni; la logistica e il trasporto navale sono un asset strategico, con Gorizia e Trieste prime province d’Italia per export della cantieristica navale (45% del totale nazionale) e Trieste 1.o porto per movimentazione merci. Un ruolo chiave è svolto dal sistema dell’innovazione: Trieste è la “Città della Scienza”, con centri di ricerca e formazione di eccellenza e 37 ricercatori ogni 1.000 abitanti. Occorre allo stesso tempo intervenire su alcuni punti d’attenzione, come ridurre i gap tra i territori di Trieste e Gorizia (divari di ricchezza fino al 30%) e contrastare la tendenza allo spopolamento e invecchiamento demografico e la “fuga dei cervelli”.

L’analisi ha permesso di identificare 4 competenze distintive della Venezia Giulia su cui incentrare la strategia competitiva del territorio: logistica e navalmeccanica, commercio, scienza e innovazione, turismo. A queste competenze corrispondono 9 linee di indirizzo per lo sviluppo della Venezia Giulia, tra cui: integrare la specializzazione sulla Logistica e Navalmeccanica (focus su start-up e formazione sull’economia circolare applicata alla nautica); consolidare il ruolo strategico del territorio come piattaforma logistica integrata del centro Europa (nave, treno, gomma, aereo), potenziando il ruolo del Porto di Trieste; rafforzare l’attrattività verso i turisti (anche grazie alla leva del futuro Parco del Mare a Trieste) e i giovani talenti; valorizzare le vocazioni di Gorizia e Monfalcone rispettivamente su commercio e su nautica di lusso e refitting; ottimizzare e monitorare la capacità di innovazione delle eccellenze presenti; organizzare un innovativo «Festival del Cambiamento» a cadenza annuale per affermare la Venezia Giulia come luogo di riferimento dello studio e discussione delle trasformazioni dei territori e delle società del futuro. E dalle prossime settimane partiremo per costruire i contenuti del primo appuntamento.

di Antonio Paoletti
Presidente della Cciaa Vg

Accordo storico tra Cciaa Vg e Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia

18 Febbraio 2021 | Di |

Da sinistra il segretario generale della Cciaa Vg, Pierluigi Medeot, i presidenti Roberta Demartin e Antonio Paoletti e il segretario generale della Fondazione, Rossella Digiusto.

Paoletti: <Una nuova operatività congiunta a vantaggio del territorio>

Demartin: <Camera e Fondazione sono motori della crescita con il compito di fare in modo che il progresso delle nostre comunità riguardi tutti>             

            Un accordo storico per un nuovo modo di lavorare assieme unendo le forze a vantaggio del territorio. Si riassume in queste parole il protocollo sottoscritto questa mattina dal presidente della Camera di commercio Venezia Giulia, Antonio Paoletti e da quello della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Roberta Demartin, che va definitivamente a voltare pagina rispetto a un passato in cui la mancanza di coordinamento metteva a rischio l’efficacia degli interventi. Una nuova operatività congiunta che troverà attuazione anche con l’impegno di persone competenti e qualificate. 

            <In un momento di grandi problematiche generate dalla pandemia da Coronavirus – commenta il presidente camerale, Antonio Paoletti – i due principali attori che sostengono lo sviluppo delle imprese, del welfare, del settore culturale e sociale hanno condiviso le loro progettualità. Abbiamo discusso a fondo e indentificato delle linee comuni su cui agire sinergicamente, investendo su azioni mirate e in sintonia con quelle che sono le linee emerse dallo studio realizzato dalla Cciaa Vg e The European House –  Ambrosetti, con l’obiettivo di cambiare il volto di Gorizia e dell’Isontino>.

            <Arriviamo a un protocollo di lavoro condiviso – afferma la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Roberta Demartin –  che nasce da più confronti con il presidente Paoletti,  in cui abbiamo ragionato assieme trovando vari punti di incontro nelle rispettive programmazioni, anche alla luce delle linee di indirizzo emerse dallo studio Cciaa Vg-Ambrosetti. Oggi siamo alla conclusione di un ragionamento partito da tempo e va precisato che le nostre realtà non erogano solo risorse, bensì Camera e Fondazione sono motori della crescita con il compito di fare in modo che il progresso delle nostre comunità riguardi tutti>.

            All’interno del protocollo siglato quest’oggi l’impegno a promuovere e realizzare progetti di ampio respiro, anche a carattere pluriennale, che prevedano l’utilizzo di strumenti e modalità di fruizione innovativi rispetto ai bisogni individuati, assicurino la propria sostenibilità fornendo benefici in un arco temporale il più ampio possibile, favorendo la collaborazione fra le realtà presenti sul territorio e soprattutto siano capaci di dare risposte concrete alle comunità locali. Verranno in particolare presi in considerazione quali prioritari i settori dell’educazione, dell’istruzione e della formazione giovanile, della ricerca scientifica e tecnologica, dello sviluppo locale, dei beni culturali e dell’industria culturale e creativa.

            <Unire le forze – evidenzia il segretario generale della Cciaa Vg, Pierluigi Medeot – è un obbligo morale e uno strumento indispensabile per costruire una strategia unitaria per far uscire in nostro sistema socio-economico dall’emergenza in cui sta vivendo>. Affermazione condivisa appieno dal segretario generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Rossella Digiusto e <in linea – ha precisato – con il mandato istituzionale della Fondazione e le sue finalità di utilità sociale e di sviluppo del territorio in chiave economica>.

Nuove regole per imprese e lavoratori transfrontalieri con l’Austria: Paoletti scrive a Da Pozzo e Mandl per discutere su una possibile soluzione

11 Febbraio 2021 | Di |

    Il presidente della Camera di commercio Venezia Giulia, Antonio Paoletti, nell’ambito del Network delle Camere di commercio della Nuova Alpe Adria,  ha scritto ai colleghi presidenti della Camera di commercio Pordenone-Udine, Giovanni Da Pozzo, e della Camera dell’economia della Carinzia,  Jürgen Mandl, per organizzare per martedì 16 febbraio una web conference per discutere il tema della mobilità di imprese e lavoratori transfrontalieri, alla luce delle difficoltà introdotte dalle nuove regole riguardanti l’accesso in Austria. E’ infatti entrato ieri in vigore il nuovo regolamento per gli ingressi nel Paese d’oltralpe dei lavoratori transfrontalieri e dei cittadini che lavorano e vivono a cavallo del confine italo-austriaco, con particolare riferimento all’area tra il Friuli Venezia Giulia e la Carinzia.

      <Alla base della costituzione del Network delle Camere di commercio della Nuova Alpe Adria promosso dall’allora Camera di commercio di Trieste – spiega il presidente della Cciaa Vg, Antonio Paoletti –  c’è sempre stato lo sviluppo della collaborazione e della mobilità delle imprese e delle persone in un ambito transnazionale. Molti sono stati i momenti e le azioni comuni intraprese, anche in coordinamento con le altre Camere di commercio slovene, croate, l’Unioncamere Veneto e la Camera dell’Economia della Stiria che negli anni sono state avviate e portate a termine. Ora la nostra collaborazione e il coordinamento che ci contraddistinguono nell’operare a favore dei nostri territori per uno sviluppo armonico dell’area transnazionale di riferimento, sono  necessari per contribuire alla risoluzione di questo problema davvero rilevante per molte impese e molti cittadini del Friuli Venezia Giulia>. 

Bikethon, per un territorio a misura di cicloturismo premia i progetti che hanno vinto la sfida

4 Gennaio 2021 | Di |

SI È CONCLUSO L’HACKATHON DEDICATO A GORIZIA, COLLIO, CARSO, GRADO E ISONTINO

Si è concluso Bikethon 2020 l’evento hackathon dedicato alla città di Gorizia, l’Isontino, la laguna, il Collio, il Carso, Grado, che aveva come obiettivo la competizione tra i vari gruppi che hanno aderito alla sfida (in totale 10) nella predisposizione di proposte innovative per la promozione del cicloturismo sul territorio.

Una autentica sfida tra gruppi di lavoro per trovare il miglior progetto preliminare e innovativo per adattare l’offerta turistica del territorio alle esigenze dei cicloturisti, con una soluzione che dovrà considerare le varie opzioni di percorsi e collegamenti tra aree diverse.

Aries Scarl – Camera di Commercio Venezia Giulia, con il sostegno del Fondo Gorizia e di Crédit Agricole FriulAdria, ha inteso organizzare questo appuntamento aperto a tutti coloro che posseggono le abilità e la perizia per sviluppare la soluzione richiesta iscrivendosi alla competizione.

Una sfida completamente virtuale che ha visto l’utilizzo di una piattaforma specificatamente dedicata.

«L’aspettativa – ha commentato il presidente camerale, Antonio Paoletti – non è stata delusa perché sono pervenute dai gruppi di lavoro delle proposte digitali che permetteranno di creare un prodotto turistico dinamico e personalizzato sulla base della profilazione dei cicloturisti attraverso elementi come il periodo di interesse, la loro posizione geografica, in modo da rendere ancora più attrattiva l’area della provincia di Gorizia».

«Siamo orgogliosi di aver sostenuto una iniziativa come Bikethon 2020 perché rispecchia la nostra visione di banca green costantemente impegnata a promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio in cui opera», ha dichiarato per Crédit Agricole FriulAdria, Nicola Bianco, responsabile commerciale della Direzione Regionale Friuli Venezia Giulia.

«Una bella sfida – ha commentato il direttore di Aries Scarl, Patrizia Andolfatto – e ottime le idee proposte dai dieci progetti pervenuti, frutto del lavoro di altrettanti team. La giuria ha premiato le tre proposte con il miglior mix tra idea, innovazione e fattibilità nell’ambito della Venezia Giulia, e non come ha indicato il secondo classificato, del Friuli, peraltro confusione che viene spesso fatta da chi vive fuori dalla nostra regione».

La Giuria

Josko Sirk, presidente Associazione Amare in bici
Tomas Soyer, presidente Consorzio turistico Grado Turismo
Francesco Furlan, presidente Fiab – Federazione italiana ambiente e bicicletta (bisiachinbici)
Alessandro Lovato, amministratore unico Git – Grado Impianti Turistici Spa
Elda Felluga, presidente Gois – Consorzio Turistico Gorizia e l’Isontino
Rodolfo Ziberna, sindaco Comune di Gorizia
Mauro Marinutti, responsabile di servizio per il Fvg di Trenitalia Trenitalia Direzione Regionale Fvg
Francesca Krasna, Università degli Studi di Trieste Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche
Enzo Sima, responsabile Promoturismo Fvg, area montagna
Gianluca Madriz, presidente Confcommercio Gorizia
Lucio Gomiero, direttore Generale Promoturismo Fvg

Di seguito i vincitori e in breve alcuni contenuti delle rispettive proposte per il territorio

1 – BikeXGo

Team Leader: Giovanni Maria Murari
Punteggio medio (%): 81
Primo classificato: 12.000 euro del “Premio Bikethon 2020”

Interfaccia Web e App con sistemi di intelligenza artificiale basata su una piattaforma unificata di Destination Managment System i cui elementi distintivi sono lo Chatbot (per consentire agli utenti di interagire con i dispositivi digitali), la Bicicard virtuale e la figura del Bike manager. Il progetto ha dimostrato di avere un grado notevole di innovazione e originalità rispetto al mercato di riferimento nonché la capacità di evolvere in modo dinamico, elastico e reattivo agli stimoli provenienti dal mercato. La proposta, inoltre, ha una comunicazione fresca, chiara, incisiva che trasmette entusiasmo competenza intraprendenza e innovazione.

Laguna Grado isola Biviacqua

2 – Friuli on Bike

Team Leader: Gerardo Safiotti
Punteggio medio (%): 73.12
Secondo classificato: 5.000 euro

L’App è un bike planner che permette di comporre un viaggio che collega le varie location e che permette di comperare pacchetti turistici creati da tour operator Online Travel Agencies – Booking on line (Ota). Si distingue per contenuto tecnico dell’applicazione, molto social che mette particolare attenzione alla gamification e alle chat di gruppo da attivare con altri cicloturisti presenti nelle vicinanze. Interessante, inoltre, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per suggerire proposte su misura, nonché la possibilità dei tour operator di istituire dei waypoint e l’attivazione del pulsante Sos che geolocalizza la persona e invia la posizione ai cicloturisti nelle vicinanze.

Gradisca il centro

3 – Dâ un cuc

Team Leader: Silvio Vurro
Punteggio medio (%): 68.13
Terzo classificato: 3.000 euro

Propone una piattaforma fruibile da App e Web con un’unica applicazione aggiornata che guida i cicloturisti alla scoperta del territorio e all’offerta turistica secondo i loro interessi e seguendo il parere della figura degli ambassador. Elementi distintivi la profilazione del cicloturista e l’impegno finanziario consistente ma giustificato dalle modalità operative.

Collio a Capriva

Sangalli affida a Paoletti la gestione del Sistema “50&Più” nazionale

4 Gennaio 2021 | Di |

Il presidente Antonio Paoletti è stato chiamato per il prossimo quinquennio alla vicepresidenza nazionale con la delega piena da parte del presidente Carlo Sangalli a tutte le funzioni presidenziali previste dallo Statuto, del Patronato 50&PiùEnasco. Nella stessa giornata le assemblee delle società Caf 50&Più Srl e 50&Più Servizi Srl hanno inoltre nominato Antonio Paoletti presidente dei rispettivi consigli di amministrazione.

L’istituto 50&PiùEnasco e le due società Caf 50&Più Srl e 50&Più Servizi Srl sono l’espressione dell’impegno sociale del “Sistema 50&Più” sul territorio e nei servizi di prossimità. Tra servizi fiscali e assistenza ai cittadini nei confronti degli enti previdenziali ed assistenziali, i loro uffici erogano oltre un milione di prestazioni l’anno.

In particolare, in questa fase difficile del Paese per la pandemia da Coronavirus, hanno avuto un grande ruolo per le domande di accesso ai bonus previsti dal Governo.

«Una delle priorità del mio impegno – ha spiegato Paoletti – sarà quello di valorizzare in misura sempre maggiore quelle attività legate al welfare e ai servizi a vantaggio delle fasce più deboli e degli anziani che, specie negli attuali tempi di crisi economica ed occupazionale, concorrono in misura spesso fondamentale al sostentamento di interi nuclei familiari».

Gli uffici di Caf e Patronato coprono tutta l’Italia con oltre 400 sedi territoriali, mentre all’estero 50&PiùEnasco conferma la sua presenza con 25 sedi in 10 Paesi: Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Germania, Spagna, Svizzera, Stati Uniti e Uruguay. Le attività dell’organizzazione includono anche la cultura, i viaggi, il turismo e il volontariato, sono assicurate da una articolata struttura che complessivamente, nelle 3 realtà, supera le 700 unità. La 50&Più Enasco, Istituto di Patronato e Assistenza Sociale, sorto nel 1967 all’interno del Sistema di Confcommercio, conta ad oggi oltre 320mila associati e svolge prevalentemente attività di assistenza e consulenza gratuita, di carattere fiscale, previdenziale, in materia di diritti civili e in altri settori, a beneficio di tutti cittadini, ma con particolare attenzione per gli imprenditori in quiescenza del terziario.