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Venezia Giulia Economica - Pagina 24 di 66 - CCIAA della Venezia Giulia

I benefici della ZLSR e il Piano di Sviluppo Strategico

11 Luglio 2021 | Di |

CRESCITA DI OCCUPAZIONE ED EXPORT

Dallo studio della letteratura recente, nazionale ed internazionale, emerge come le ZES – Zone economiche Speciali -, una volta a regime, siano in grado di produrre effetti su:

  • export. Da un’analisi svolta su un panel di Free Zone risulta un aumento dell’export fino al 40% in più rispetto a quello generato sul territorio;
  • investimenti. Le risorse pubbliche hanno un effetto moltiplicativo di 1 a 3: ogni euro di credito di imposta ne attiva ulteriori 2 privati;
  • traffico internazionale. Un’analisi su un panel di porti del Mediterraneo ha mostrato aumenti del traffico container dell’8,4% medio annuo (in Italia tale traffico negli ultimi anni è aumentato in media dell’1,1%).

Si possono quindi schematizzare i benefici diretti/indiretti e i termini di impatto che potrà avere la ZLSR FVG sul territorio:

Nell’ambito del procedimento ai fini della costituzione di una ZLS, l’articolo 4 comma 5 L. 91/2017 stabilisce infatti che la proposta di costituzione della ZLS – che ai sensi del comma 6 dovrà specificare le caratteristiche dell’area identificata – deve essere accompagnata da un Piano di Sviluppo Strategico o PSS, nel rispetto delle modalità e dei criteri individuati dal DPCM 12/2018.

In quest’ottica, il report realizzato da Uniontrasporti fornisce uno schema sintetico dei contenuti del Piano di Sviluppo Strategico che la Regione Friuli Venezia Giulia dovrà realizzare, schema costruito sulla base dei diversi PSS già implementati da diverse Regioni ed approvati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. Il PSS è caratterizzato da 4 sezioni i cui contenuti sono stati in gran parte sviluppati dal report realizzato dalla Camera di commercio della Venezia Giulia che li mette a disposizione della Regione Friuli Venezia Giulia al fine di semplificare la creazione della ZLSR del Friuli Venezia Giulia.

“Strumenti opportunità” a livello nazionale

11 Luglio 2021 | Di |

INTERESSE CONCRETO IN VARIE REGIONI

Dopo la costituzione delle prime quattro ZES (Calabria, Campania, ionica interre­gionale Puglia e Basilicata e adriatica interregionale Puglia-Molise) e della ZLS di Genova, avvenute tra il 2018 e il 2019, vi è ora un notevole fermento nel resto del Paese. In gran parte delle regioni si avverte un inte­resse concreto ad avviare il percorso per costituirvi una ZLS rafforzata, che pare pre­ludere all’affermarsi su scala nazionale del fenomeno delle ZES, delle ZLS e delle ZLSR.

Se e quando questo per­corso sarà compiuto si assi­sterà alla realizzazione di un regime amministrativo differenziato per le sole aree incluse dalle regioni nelle ZES, nelle ZLS e nelle ZLS rafforzate. In tali aree, infatti, i procedimenti am­ministrativi saranno retti dalle regole delineate dalle citate disposizioni istitutive di ZES, ZLS e ZLSR, oltreché dagli strumenti di dettaglio adottati dalle singole regioni. All’esterno di esse, ossia in tutto il resto del Paese, le imprese resteranno vincolate alle regole amministrative ordinarie.L’eventualità che la Regio­ne Friuli Venezia Giulia non ne istituisca una a propria volta rischia di tradursi nella rinuncia a far leva, per l’at­trazione di imprese estere e per il reshoring delle attività produttive a capitale dome­stico, sulla semplificazione amministrativa che entro breve potrà invece essere attinta, oltreché nelle ZES del Mezzogiorno, anche nelle ZLS e nelle ZLSR del resto del Paese.

Punto franco internazionale: non c’è conflitto con la ZLRS

9 Luglio 2021 | Di |

SCELTA IDEALE PER LO SVILUPPO TERRITORIALE

La parte di analisi normativa realizzata, mediante la comparazione delle caratteristiche e dei vantaggi offerti dagli istituti induce a due considerazioni conclusive. La prima, che lo strumento fondamentale a servizio dell’economia della regione Friuli Venezia Giulia è indiscutibilmente il Porto Franco internazionale di Trieste, potenziale motore di sviluppo dell’intera area centro europea. È indubbio, tuttavia, che si sono registrate talune criticità attuative. La loro soluzione è un imperativo che deve improntare l’azione di tutte le amministrazioni preposte al perseguimento degli interessi sociali ed economici della Regione e del Paese, affinché la soluzione di tali criticità consenta al Porto Franco internazionale di Trieste di sprigionare tutte le potenzialità insite nel suo regime.

La seconda considerazione è un corollario della peculiare natura internazionale e della circoscritta estensione territoriale del Porto Franco internazionale di Trieste. Esse consentono infatti alla Regione di dotarsi, al di fuori del territorio del capoluogo regionale, di altri strumenti ascrivibili all’ampio genus delle ZES, che – per la diversità del regime che le contraddistingue – non si pongono in conflitto con il suo regime. Laddove la scelta fosse ispirata puramente a valutazioni d’ordine giuridico ed economico e si dovessero concentrare gli sforzi su un unico strumento, la Zona Logistica Semplificata Rafforzata risulta essere lo strumento maggiormente indicato per lo sviluppo del territorio della Regione Friuli Venezia Giulia. Essa, infatti, oltre a significativi benefici d’ordine fiscale, offre il davvero molto peculiare vantaggio di una marcata semplificazione amministrativa, che si fonda su un modello di governance chiaro e dalle dinamiche prevedibili ed ascrive ad un soggetto unico competenza esclusiva ad autorizzare l’insediamento nella ZES, ZLS e ZLSR. Le semplificazioni previste dalla normativa nazionale, contraddistinte dagli ulteriori aspetti descritti nell’elaborato, si sommano, oltretutto, a quelle che possono essere disposte a livello decentrato.

Criteri di scelta per le aree della ZLSR

Il processo di istituzione di Free Zones

9 Luglio 2021 | Di |

Il processo di istituzione di Free Zones si inserisce in un più complessivo sforzo che il nostro Paese sta conducendo per superare ritardi e inefficienze del sistema economico ed infrastrutturale

Se da un lato con il Decreto “Resto al Sud” il Governo ha assegnato alle Regioni del Mezzogiorno il compito di definire proposte di istituzione di Zone Economiche Speciali (ZES) sul loro territorio, con un percorso partecipato dagli stakeholder locali che si conclude con l’approvazione da parte della Presidenza del Consiglio di un apposito DPCM, dall’altro – attraverso la Legge Bilancio 2020 – ha previsto, ai fini del rilancio e dell’attrattività delle imprese collocate al Nord, l’attuazione delle Zone Logistiche Semplificate Rafforzate, unificando il requisito delle semplificazioni burocratiche previste per le ZLS (Zone Logistiche Semplificate), autorizzate solo al Nord, con quello degli abbattimenti fiscali delle ZES, autorizzate solo al Sud.

Nel contesto regionale che caratterizza il Friuli Venezia Giulia, la provincia di Gorizia è un territorio fortemente infrastrutturato, caratterizzato da un ottima rete ferroviaria, da un porto – quello di Monfalcone – che insieme ai 3 porti presenti nel bacino orientale (Capodistria, Trieste e Porto Nogaro), rappresenta un perno fondamentale per il sistema di trasporto regionale e per l’economia transfrontaliera, e da una complessa piattaforma logistica costituita, oltre che dal porto, anche dall’autoporto di Gorizia, dall’interporto di Cervignano del Friuli, dall’interporto di Trieste Fernetti e dall’aeroporto di Ronchi dei Legionari. È, inoltre, direttamente interessata dai grandi traffici e dai collegamenti internazionali e rientra pienamente nel processo di realizzazione delle reti TEN, in particolare, dei corridoi Mediterraneo e Adriatico-Baltico.

In quest’ottica, la provincia di Gorizia presenta tutte le caratteristiche per puntare all’istituzione di una ZLS rafforzata sul proprio territorio, considerando anche il quotidiano confronto con la concorrenza della vicina Slovenia, caratterizzata da fiscalità ed opportunità diverse. In tale contesto le Free Zone possono rappresentare un volano dell’economia goriziana, una via immediata per l’assorbimento di surplus di domanda di lavoro, e quindi contribuire alla diminuzione del tasso di disoccupazione nonché al miglioramento, nel medio e lungo termine, del livello di qualificazione della forza lavoro locale.

Con il report realizzato da Uniontrasporti, la Camera di commercio della Venezia Giulia ha delineato una serie di elementi di analisi – su scala territoriale e regionale – funzionali alla costituzione dell’istituto agevolativo meglio rispondente alle esigenze del territorio isontino, da poi mettere a disposizione degli enti responsabili della sua attuazione (Regione Friuli Venezia Giulia in primis).

Considerando le peculiarità dei diversi istituti agevolativi disponibili, la prima parte del report dedicata all’analisi degli elementi giuridico-normativi funzionali alla realizzazione delle Free Zone – come, ad esempio, le implicazioni a livello fiscale-doganale ed amministrativo- burocratico previste per le imprese già operative o di nuovo insediamento – appare basilare. Nell’ottica dell’attività a carico della Regione Friuli Venezia Giulia per la predisposizione del Piano di Sviluppo Strategico, le analisi contenute nella parte normativa saranno utilissime.

La seconda parte del report ha invece permesso di individuare una prima ipotesi di Zona Logistica Semplificata Rafforzata per il Friuli Venezia Giulia, sulla base di una analisi dei dati socioeconomici e territoriali, di un quadro conoscitivo delle infrastrutture di trasporto e di logistica presenti sul territorio di interesse e dei criteri di scelta delle aree industriali e delle nozioni geografico-funzionali previste dalla normativa.

di Antonio Paoletti, Presidente della Cciaa Vg

Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia: nuovo Cda e approccio innovativo a fianco della Camera di commercio

6 Luglio 2021 | Di |

CONCLUSO L’ITER PER LA NOMINA DEL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE NEL QUALE LA CCIAA VG SARÀ RAPPRESENTATA DA ELISABETTA FERESIN

Un Protocollo che è stato punto di arrivo e punto di partenza per la rinascita dell’Isontino. L’accordo sottoscritto a febbraio dalla Camera di commercio Venezia Giulia e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia ha portato all’elezione del nuovo consiglio di amministrazione pronto a guidare un’azione sinergica a sostegno dello sviluppo delle imprese, del welfare, dei settori culturale e sociale.

Una visione nuova per promuovere e realizzare progetti di ampio respiro a favore di un territorio che è attore fondamentale della Venezia Giulia e dell’intera regione. Il presidente camerale, Antonio Paoletti e il segretario generale Pierluigi Medeot, affermano con soddisfazione quanto il lavoro di confronto e messa in rete di tutti i protagonisti pubblici e privati dell’Isontino, abbiano posto le basi per la creazione

di una squadra di persone e competenze che assicureranno collaborazione fra le realtà presenti sul territorio.

«In questi mesi – sono le parole di Paoletti – abbiamo inteso confrontarci e programmare un approccio innovativo che tenesse in considerazione anche delle linee di sviluppo emerse dallo studio realizzato dalla Cciaa Vg e da European House Ambrosetti e che troverà un ulteriore punto di confronto nel Festival del Cambiamento in fase di definizione per temi e argomenti e che si terrà a fine gennaio 2022».

Le finalità della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia sono da un lato connotate dall’utilità sociale degli interventi, dall’altro dalla definizione di uno sviluppo del territorio sotto il punto di vista economico.

Per Pierluigi Medeot «essere stati capaci di creare le condizioni condivise per unire le forze e affiancare le azioni dell’Ente camerale a quelle della Fondazione, consentirà di moltiplicare l’efficienza e l’efficacia degli strumenti che le due Istituzioni hanno a disposizione per intervenire sull’Isontino a favore di un tessuto socio-economico pesantemente penalizzato in quest’ultimo anno e mezzo anche dall’epidemia da coronavirus che ha messo in ginocchio il sistema a livello mondiale».

TUTTI I COMPONENTI DEL CDA:

Alberto Bergamin – Presidente

Elisabetta Feresin – Consigliere

Marco Braida – Consigliere

Renato Russo – Consigliere

Marco Bressan – Consigliere

Concorso Olio Capitale 2021: ecco i vincitori

30 Giugno 2021 | Di |

FRUTTATO LEGGERO, Goya España Sau (Spagna); FRUTTATO MEDIO, Società Cooperativa Agricola Olivicoltori Valle del Cedrino (Sardegna); FRUTTATO INTENSO, Palazzo di Varignana Srl (Emilia Romagna)

         <Purtroppo anche quest’anno siamo costretti a celebrare i premiati del Concorso di Olio Capitale via Zoom. E lo stesso è accaduto per il salone Olio Capitale che ha dovuto lasciare il passo alla pandemia, dando però appuntamento ormai con maggiore certezza alla fiera in presenza in programma dal 18 al 20 marzo 2022>: il presidente camerale Antonio Paoletti, ha introdotto con queste parole la premiazione della 15.a edizione del Concorso Olio Capitale che si è svolta questa mattina sulla piattaforma Zoom.

         <Nelle passate settimane, comunque, l’attività camerale sul fronte dell’olio Evo – ha ribadito Paoletti – è proseguita con l’organizzazione di Olio Connect, la risposta innovativa studiata dall’azienda in house camerale Aries per consentire ai produttori di mettersi a confronto con buyer internazionali. A fianco di Olio connect è ormai prossimo a partire anche il marketplace di Olio Capitale nel quale troverete in vendita anche i migliori oli selezionati dal panel del Concorso di Olio capitale>.

         Alla premiazione, coordinata dal giornalista Giuseppe Cordioli, sono intervenuti l’assessore del Comune di Trieste e consigliera dell’Associazione nazionale delle Citta dell’Olio, Francesca De Santis, la presidente della Fipe di Trieste, Federica Suban, Flavio Mariuzzo di Banca Crédit Agricole FriulAdria, Giacomo Ceccotti e Marcello Scoccia (vice presidente Organizzazione nazionale assaggiatori olio di oliva-Onaoo) entrambe assaggiatori professionisti.

         Il premio, promosso, patrocinato e organizzato dalla Camera di commercio Venezia Giulia ha come finalità la valorizzazione degli oli extra vergine d’oliva tipici e di qualità dell’area mediterranea, rafforzandone l’immagine in particolare sui mercati esteri e offrendo alla filiera un’occasione di sana competizione per il miglioramento della qualità dell’olio e per la cura dell’immagine del prodotto.

         Al 15.o Concorso hanno partecipato 83 aziende con 124 etichette provenienti da Italia, Slovenia, Croazia, Grecia, Spagna e Portogallo. Le preselezioni sono state effettuate dal panel di Onaoo e successivamente gli oli preselezionati sono stati sottoposti a due giurie di assaggiatori professionisti e la giuria composta da ristoratori.

 Il Concorso è distinto in tre categorie:

·      Fruttato leggero

·      Fruttato medio

·      Fruttato intenso

Sono state previste le menzioni denominate (assegnate all’olio che avrà ottenuto il punteggio più elevato in assoluto alle preselezioni):

-“Origin”, indica l’azienda che ha ottenuto il migliore punteggio con olio evo certificato Dop/Igp;

-“Young”, indica l’olio che ha ottenuto il migliore punteggio realizzato da un’ azienda costituita ed in produzione nel corso degli ultimi cinque anni (2016-2020); 

-“ReginaOleum”, indica l’olio che ha ottenuto il migliore punteggio realizzato da un’azienda guidata da una imprenditrice dell’olio (desumibile dalla ragione sociale);

-“Crédit Agricole FriulAdria” indica l’olio che ha ottenuto il migliore punteggio partenendo all’azienda del Nord-Est Italia.

VINCITORI E PREMI

CATEGORIANOMETIPO DI OLIO
FRUTTATO LEGGEROGoya España Sau  (Spagna)Organics Premium
FRUTTATO MEDIOSocietà Cooperativa Agricola Olivicoltori Valle del Cedrino (Sardegna)Costa degli Olivi  Dop Sardegna
FRUTTATO INTENSOPalazzo di Varignana Srl (Emilia Romagna)Claterna – Monocultivar Ghiacciola
MENZIONE D’ONORE REGINA OLEUMAzienda Agricola I Nonni di Matteo di Sabato Annamaria (Puglia)Ujazz “Degustazione”
MENZIONE D’ONORE CREDIT AGRICOLE FRIULADRIAAzienda Agricola Terre del Conte (Veneto)Amigdalus Gran Cru
MENZIONE D’ONORE YOUNGMater Olea Srl Agricola (Lazio)Elegante
MENZIONE D’ONORE ORIGINSca Olivarera La Purisima (Spagna)El Empiedro – Dop Priego de Córdoba

Ritorna Trieste Antiqua

24 Giugno 2021 | Di |

Foto Lasorte Trieste – Salone degli Incanti

Dal 30 ottobre al 7 novembre Trieste Antiqua ritornerà nel Salone degli Incanti, lungo le Rive di Trieste. La mostra mercato dell’antiquariato dopo la lunga attesa dovuta alle limitazioni imposte dalla pandemia da Covid-19, potrà finalmente celebrare  la  sua 37.a  edizione, con novità che andranno a soddisfare le aspettative degli appassionati. Dopo 2 anni di pausa il settore richiede a gran voce uno strumento promozionale importante che possa dare avvio alle contrattazioni commerciali: Trieste Antiqua ritornando al periodo originale di fine ottobre-inizio novembre si propone di essere questo volano a vantaggio dell’intero comparto.

Tra le varie novità in fase di elaborazione c’è indubbiamente anche l’organizzazione, questa volta in capo alla Camera di commercio Venezia Giulia attraverso la sua società in house Aries. Un realtà, Aries, che vanta una ultra decennale esperienza nell’organizzazione di fiere ed eventi di alto livello, tra i quali vanno ricordate le due fiere internazionali Trieste Espresso Expo e Olio Capitale. 

<Trieste Antiqua rappresenta per il capoluogo regionale e per il Friuli Venezia Giulia – afferma il presidente della Camera di commercio Venezia Giulia, Antonio Paoletti – un appuntamento il cui valore è riconosciuto anche all’estero, in un settore in cui la qualità dell’offerta è sinonimo di valore e attrattività. La manifestazione rappresenta un tassello importante dell’offerta turistica del capoluogo, attirando numerosi visitatori che al piacere dell’antiquariato hanno in passato abbinato un piacevole soggiorno in città, e per tale ragione la Camera di commercio ha inteso rilevare il marchio Trieste Antiqua proprio per garantirne continuità e identificazione con questo territorio e fornire al contempo sicurezza organizzativa agli espositori che decideranno di aderire all’esposizione>. 

Partner fondamentale per l’organizzazione dell’esposizione è l’associazione Antiquari Friuli Venezia Giulia con la quale anche quest’anno è stata formalizzata la collaborazione, mentre la mostra viene co-organizzata con il Comune di Trieste e godrà del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia.

Per questa edizione 2021, sono attesi circa 50 antiquari provenienti da tutta Italia e dall’estero che trasformeranno il Salone degli Incanti da centro espositivo d’arte moderna e contemporanea, in un grande rassegna di antiquariato resa unica da splendide collezioni di mobili, quadri, gioielli, orologi, tappeti e arazzi, ceramiche, abbigliamento, oggettistica, pottery e sculture.  

Naturalmente il classico filone dell’antiquariato austro-ungarico sarà una costante anche per questa edizione, con mobilio ed argenti ottocenteschi che sempre affascinano la platea dei visitatori, mentre ampio spazio sarà garantito al Liberty e ad altre epoche storiche di primaria importanza.

In un mondo sempre più smart vanno ridefinite le regole

28 Maggio 2021 | Di |

CON LE RAPIDE TRASFORMAZIONI INNESCATE DALL’EMERGENZA SANITARIA È NECESSARIA UN’EVOLUZIONE DELL’UTILIZZO DEGLI SPAZI ALL’INTERNO DELLA CITTÀ, DELLA MOBILITÀ URBANA ED EXTRAURBANA, DELLA NATURALE PREVISIONE DI POSSIBILI CRITICITÀ DOVUTE A PANDEMIE NEI PROSSIMI ANNI

Ormai la vita è diventata smart. Smart City, smart working, riunioni da remoto, digitalizzazione ovunque: i concetti che prima della pandemia animavano dibattiti, con l’avvento del coronavirus sono diventati realtà quotidiana. Ed è accaduto tutto nell’arco di poche settimane, con una svolta epocale. L’appuntamento, l’incontro, la riunione si sono trasformati in sessioni online sulle principali piattaforme per video conferenze. Gli uffici si sono svuotati e lo smart working ha garantito l’operatività di imprese e istituzioni durante la pandemia. Ma ora, con una campagna vaccinale intensa e una proiezione di ritorno alla vita normale che arriva a metà/fine estate, cosa accadrà?

Il timore reale è che indietro non si torna. Un colosso per Trieste, ma non solo, come le Assicurazioni Generali ha già annunciato attraverso la responsabile delle risorse umane, Monica Possa, che in futuro il cosiddetto lavoro agile interesserà in maniera modulare il 100% dei dipendenti. Va da sé che questo sarà un percorso intrapreso da molte imprese in Italia e nel mondo per il proprio futuro. Trieste, in particolare, risentirà di questo tipo di cambiamenti che coinvolgeranno ragionevolmente anche altre imprese del territorio, che con i loro numeri generano un notevole flusso di richiesta di servizi all’interno del centro città. Tutta la Venezia Giulia verrà coinvolta in maniera diretta da questa trasformazione. Dai pubblici esercizi che fino ad ora andavano a corrispondere alle naturali richieste di pranzi, aperitivi e cene, ai negozi e gli altri punti commerciali risentiranno in maniera importante di questa drastica diminuzione di fatturati. In particolare, poi, uscendo da un anno in cui le saracinesche abbassate sono state la regola piuttosto che l’eccezione, questo cambiamento potrebbe costringere alla chiusura centinaia se non migliaia di realtà aziendali solo sul nostro territorio.

Se a tutto ciò si somma la velocità con cui è cresciuto il commercio elettronico, mettendo al palo i negozi e la distribuzione tradizionale, si intuisce quanto sia stato duro e inesorabile il colpo inferto dal Covid-19 all’economia del terziario. È ora corretto affermare che tutto questo mondo va ripensato, vanno trovati gli strumenti e gli interventi necessari ad accorciare le distanze tra il prima e il dopo, senza essere passati attraverso il durante. Non si può cambiare il corso degli eventi, ma certo è fondamentale definire una equa e giusta tassazione per le multinazionali del commercio elettronico, riequilibrando le disuguaglianze che la totale assenza di tributi per i più grandi ha generato a danno delle Pmi del nostro Paese.

Da tempo mi occupo a livello nazionale del tema del commercio elettronico e già nel 2019 come Confcommercio nazionale presentammo al Governo italiano un Libro bianco sul tema. A quel tempo, almeno in Italia, l’online registrava ancora numeri inferiori rispetto al resto dell’Europa, ma già allora chiedemmo un intervento per sollecitare un’equa tassazione in ambito comunitario. Ora, con la pandemia, il balzo del commercio elettronico è stato fulmineo, raggiungendo livelli impensabili solo un anno fa. Il monopolio delle grandi multinazionali americane delle transazioni online ma anche del retail va ridefinito, non ci può essere una così ampia libertà nel condizionare l’economia dell’Italia e dell’Europa intera.

Sarà difficile cambiare le abitudini rapidamente consolidate, ma una più equa concorrenza andrà a riequilibrare l’offerta e la domanda, mettendo sul piatto il valore aggiunto del servizio e della consulenza che non fanno rimpiangere l’acquisto.

In questa ormai irreversibile trasformazione si inserisce la necessaria evoluzione dell’utilizzo degli spazi all’interno della città, della mobilità urbana ed extraurbana, della naturale previsione di possibili e ulteriori pandemie nei prossimi anni. Le città dovranno necessariamente affrontare importanti interventi di riqualificazione che coinvolgeranno uffici, interi quartieri e ampie aree urbane fino a marzo 2020 vissute in maniera totalmente diversa. Temi, questi, che come Camera di commercio Venezia Giulia stiamo già affrontando e considerando e che saranno parte rilevante dei contenuti del primo Festival del Cambiamento in fase di elaborazione assieme a The European House-Ambrosetti.

di Antonio Paoletti, presidente della Cciaa Vg

Walk&Play nella Riserva della Biosfera “Miramare”

19 Maggio 2021 | Di |

Domenica 23 maggio si svolgerà il primo di due appuntamenti previsti dal progetto MerlinCV: alla scoperta della costiera triestina e del promontorio di Miramare tra natura, storia e cultura.

            Un gioco a squadre, un’escursione naturalistica e una caccia fotografica itinerante con premio finale: è tutto questo e anche di più l’esperienza offerta da “Walk&Play”, il primo di due appuntamenti offerti dal progetto MerlinCV(finanziato dal Programma Interreg Italia Slovenia). A maggio e a settembre, residenti e turisti avranno la possibilità di scoprire le bellezze paesaggistiche, artistiche, culturali e naturalistiche della Riserva della Biosfera “Miramare”.

            Gli appuntamenti, organizzati e promossi da Aries – Camera di commercio Venezia Giulia, che è partner del progetto MerlinCV, sono  realizzati e gestiti, nel rispetto delle norme in vigore in periodo di emergenza da covid-19, dal WWF Area Marina Protetta di Miramare con la collaborazione del Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare.

            <Scopo del progetto – spiega il presidente della Cciaa Vg, Antonio Paoletti – è la promozione del turismo mediante interventi di recupero, strategie e modalità innovative di valorizzazione del patrimonio culturale e naturale del territorio transfrontaliero (con particolare riguardo a parchi, ville, castelli). Come Ente camerale siamo impegnati proprio nella promozione dei territori e dei prodotti locali e a elementi innovativi attraverso il coinvolgimento esperienziale anche attraverso modalità nuove come appunto la gamification, con l’auspicio che queste iniziative sostengano la mobilità nel territorio in sicurezza>.

            Il primo dei due appuntamenti – in programma domenica 23 maggio – sarà dedicato alle tradizioni del mare e ai prodotti della mitilicoltura e della pesca sostenibile e si svolgerà lungo un tracciato da percorrere a piedi e con l’aiuto della cartoguida storico-naturalistica e mappa escursionistica “Il sentiero della Biosfera”, con partenza da Santa Croce e arrivo nel porticciolo di Grignano. Dopo una tappa al Museo della Pesca di Santa Croce, si passerà per i borghi di Prosecco e Contovello, per poi discendere lungo l’antico Sentiero Natura in arenaria tra muretti a secco e terrazzamenti coltivati a vite e ulivo, e giungere infine a Grignano passando per il Parco botanico del Castello di Miramare. 

            Sarà incentivato l’utilizzo dei mezzi pubblici per raggiungere il punto di partenza e per tornare alle proprie abitazioni. L’evento sarà infatti connotato da un approccio “lento” che permetta, divertendosi, di godere della bellezza del paesaggio circostante.

L’itinerario sarà percorso in autonomia dai singoli gruppi, con l’aiuto di indizi e indovinelli che guideranno i partecipanti da una tappa alla successiva. Alcune delle tappe saranno animate dalle guide naturalistiche dello staff WWF dell’AMP Miramare, che forniranno approfondimenti culturali e naturalistici, altre dall’incontro con il direttore del Museo della Pesca di Santa Croce e con un mitilicoltore, per coniugare la conoscenza naturalistica con quella della storia e delle tradizioni del territorio. 

            Obiettivo della passeggiata sarà quello di immortalare con la fotocamera del proprio cellulare alcuni dettagli artistici e naturalistici “nascosti” lungo il percorso.

Tra fotografie e quesiti, le squadre accumuleranno o perderanno punti e si sfideranno per aggiudicarsi il premio: un’escursione gratuita di snorkeling nelle acque protette di Miramare, condotta dallo staff WWF.

CHI PUÒ ISCRIVERSI 

L’evento è aperto a gruppi di amici o gruppi familiari da 3 a 6 persone (è possibile iscriversi in più di 6 persone per un massimo di 8 partecipanti per gruppo se tutti appartenenti allo stesso nucleo familiare). Non ci sono limiti per l’età dei bambini, sempre che siano accompagnati dai genitori o da adulti di riferimento e in grado di percorrere il tipo di escursione sotto descritta (no passeggini).

DETTAGLI DEL PERCORSO  

Il percorso si svolge interamente lungo strade sterrate e sentieri ben segnalati, principalmente su terreno pianeggiante e in discesa. I tratti in discesa si svolgono in gran parte lungo stretti sentieri con scalini in arenaria, che in alcuni tratti si presentano ripidi o lievemente dissestati, ma comunque sicuri.

Il percorso ha una lunghezza complessiva di quasi 8 km. L’attività, comprensiva delle soste e degli approfondimenti da parte dello staff, durerà circa 5 ore. 

LUOGO E ORARIO DI RITROVO 

Il ritrovo sarà a Santa Croce. Il punto esatto e l’orario di partenza dei singoli gruppi verranno comunicati ai partecipanti al momento dell’iscrizione. Gli orari di ritrovo saranno diversi per ogni gruppo: le partenze infatti verranno sfalsate a partire dalle 8.45 per evitare assembramenti lungo il percorso. Si consiglia di raggiungere il punto di ritrovo con l’autobus del servizio urbano dal centro di Trieste (Piazza Oberdan bus n. 44), per poi tornare a Trieste sempre con l’autobus da Grignano (capolinea bus n. 6).  Gli orari di ritrovo saranno coordinati con gli orari di arrivo del bus n. 44 a Santa Croce. 

LUOGO DI ARRIVO

Porto di Grignano.

ABBIGLIAMENTO E ATTREZZATURA

            Per svolgere la caccia è necessario uno smartphone con connessione ad internet attiva per ogni gruppo partecipante.

            Si consigliano abbigliamento sportivo e calzature da trekking. Si consiglia inoltre di portare con sé una sufficiente scorta d’acqua e cibo. Sono presenti fontanelle e bar lungo il percorso ma non si assicura il funzionamento e non si garantisce l’apertura dei bar nell’intero arco orario in cui si svolgerà l’evento. 

MODALITÀ DI ISCRIZIONE 

Per iscriversi all’evento è necessario inviare una mail entro giovedì 20 maggio all’indirizzo experience@riservamarinamiramare.it, indicando

  • Numero di partecipanti 
  • Nome, cognome e età di tutti i partecipanti 
  • Numero di cellulare e indirizzo e-mail del referente del gruppo

            L’iscrizione si intende confermata a ricezione della mail con l’indicazione del luogo di ritrovo e dell’orario di partenza.

            Le iscrizioni che arriveranno oltre il 20 maggio non verranno prese in considerazione. Le iscrizioni chiuderanno comunque al raggiungimento del numero massimo di partecipanti, pari a 50 iscritti. 

Casella di testo: www.ita-slo.it/merlincv

Masterclass “orange wine” della Venezia Giulia con la Corea

10 Maggio 2021 | Di |

Foto di Andrea Lasorte

Si è svolto a fine aprile il Digital wine tasting con 6 produttori della Venezia Giulia per  una platea di 30 winelovers, buyer coreani collegati da Seul

Paoletti: <Questa operazione di internazionalizzazione  ha diversi aspetti positivi quali la sperimentazione di attività digital e phygital (mista, cosidetta blended tra reale e virtuale, che diverrà sempre più utilizzata), quale il  Digital wine tasting, rimodulabile su altri mercati esteri o per altri prodotti agroalimentari>

Se le fiere sono un momento fondamentale di internazionalizzazione delle produzioni dell’agroalimentare italiano, ora in epoca di emergenza sanitaria, per promuovere l’agroalimentare la Camera di commercio Venezia Giulia ha iniziato un percorso nuovo, articolato, ma che garantisce la possibilità di testare a distanza il prodotto comprendendone le peculiari caratteristiche, effettuando in tale maniera un primo approccio a potenziali compratori stranieri. Un percorso che può aprire sia un canale di importazione diretta, sia essere il primo passo per un ulteriore approfondimento in azienda o in fiera quando le stesse saranno riaperte. 

Tale sistema in questo momento potrebbe risultare l’unica via internazionalizzazione, ma nei prossimi mesi potrebbe diventare una strada parallela per i nostri produttori che guardano all’estero senza limitazione nelle distanze. <Come Camera di commercio Venezia Giulia – afferma Paoletti – sosteniamo e lavoriamo a questa opportunità perché attraverso la rete delle ben 81 Camere di commercio italiane all’estero presenti in 58 Paesi possiamo avere partner operativi diretti e già presenti e conoscitori del mercato di riferimento>.

<L’iniziativa parte da lontano – commenta il presidente, Antonio Paoletti – perché nell’ambito delle attività promosse per l’internazionalizzazione nel corso del 2020, è stato promosso il seminario”Mercato del vino in Corea del Sud” coordinato dalla Camera di commercio Italiana in Corea del Sud a cui hanno partecipato anche aziende della Venezia Giulia.

Nel corso dell’incontro, con l’assistenza della società in house camerale, Aries, si è discusso di vini del territorio ed è emerso l’interesse da parte della Camera  di commercio Italiana all’estero (Ccie) in Corea del Sud a presentare i vini orange macerati sulle bucce, caratterizzanti l’area Venezia Giulia (sia Carso che Collio-Oslavia) in occasione della loro iniziativa True Italian Taste, progetto finanziato dal Ministero Affari esteri alle Camere di commercio italiane nel mondo per la valorizzazione dei prodotti italiani autentici in contrasto al fenomeno dell’italian sounding>.

<La Ccie Corea del Sud – prosegue il presidente – ci ha chiesto di coinvolgere 6-7 cantine di produttori vini orange della Venezia Giulia, per presentare un loro vino orange in modalità da remoto (digital wine tasting) ad una platea di 30 wineloversbuyer, distributori, enoteche e ristoratori coreani, riuniti a Seul in una sala attrezzata a Seul (hanno regole leggere anti assembramento attualmente in Corea, che permette di fare eventi di questo tipo)>.

E così è stato – il sommelier e i nostri produttori hanno presentato i loro vini collegati da una sala della Camera di commercio Venezia Giulia. Con la traduzione italiano-coreano dopo i saluti introduttivi all’evento da parte del segretario generale della Ccie di Seul, Jacopo Giuman, e del presidente Antonio Paoletti sulla Venezia Giulia e sull’agroalimentare, Robi Jakomin, docente Onav (Associazione Nazionale Assaggiatori Vino) ha guidato  la Masterclass dei vini in degustazione con i produttori che sono intervenuti illustrando le caratteristiche dell’azienda e del loro prodotto.  I vini saranno abbinati a formaggi e prosciutti autentici italiani per esaltare le loro caratteristiche distintive.

L’evento cosiddetto ibrido ha unito  Trieste e Seul. A Seul le persone intervenute hanno realmente assaggiato gli stessi vini durante le degustazioni guidate in quanto erano state recapitate le bottiglie per l’assaggio.  Le illustrazioni delle aziende e dei vini sono state tradotte contestualmente in modo tale da accorciare ulteriormente ogni distanza.  Agli intervenuti in Corea è stata, inoltre, consegnata una breve guida tradotta in coreano con gli elementi caratteristici e distintivi di ogni produttore e dei territori di produzione.

Le aziende partecipanti sono 6:

  •     Az. Agricola Draga – San Floriano del Collio (GO) /Collio
  •     Primosic Srl – Oslavia (GO) /Collio
  •     Az.  Agricola Masut da Rive – Mariano del Friuli (GO) /Isonzo
  •     Az. Agricola Zidarich – Prepotto, Duino Aurisina (TS) /carso
  •     Az.Agrcola Skerk- Prepotto Duino Aurisina (TS) /Carso
  •     Az. Agricola SKERLJ – Sales, Sgonico (TS)/ Carso / 

<Questa operazione di internazionalizzazione  – sottolinea Paoletti – ha diversi aspetti positivi quali la sperimentazione di attività digital phygital (mista, cosidetta blended tra reale e virtuale, che diverrà sempre più utilizzata), quale il  Digital wine tasting, rimodulabile su altri mercati esteri o per altri prodotti agroalimentari; la presenza produttori di tutte e tre le aree Collio, Carso e Isonzo; la vera sinergia operativa messa in campo dal sistema camerale, mettendo in fila diversi progetti e massimizzandoli per le imprese (Progetto Fondo perequativo Export, Progetto stay export Camere di commercio italiane all’estero, Progetto True Italian Taste del Ministero Affari Esteri. E dai costi estremamente contenuti.

Queste azioni sono una nuova frontiera che anche il sistema camerale nazionale chiede di sperimentare e offrire alle imprese. Ciò non significa che sostituirà l’azione diretta in presenza, ma costituisce un passo intermedio, per verificare con tempi e costi ridotti l’interesse degli operatori e dei consumatori, sulla base del quale costruire in futuro altre azioni promozionali magari in presenza (missioni in Paesi target, invito dei buyerinteressati nella Venezia Giulia, partecipazione a fiere in quei mercati).