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Venezia Giulia Economica - Pagina 23 di 66 - CCIAA della Venezia Giulia

Fondazione Villa Russiz: inizia una nuova sfida

11 Agosto 2021 | Di |

DOPO NUMEROSI ANNI DI COMMISSARIAMENTO UNA NUOVA OPPORTUNITÀ PER L’ISTITUZIONE DEL COLLIO

Dopo un lungo commissariamento si è insediato il nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione Villa Russiz di Capriva del Friuli.

Una realtà davvero unica nel Collio e un importante patrimonio socio-economico. L’impresa coesiva collegata alla Fondazione ha un fatturato che non dipende solo da fattori economici, ma è collegato intrinsecamente al sostegno alle comunità e alla promozione culturale del territorio in cui si trova.

«Villa Russiz – ha ricordato il neo presidente della Fondazione, Antonio Paoletti – costituisce un unicum con caratteristiche socio-economiche e di valori pubblici che sono patrimonio della comunità isontina e il solo pensiero di perderle avrebbe impoverito l’intero Collio. Il forte indebitamento della Fondazione metteva a rischio la sua stessa sopravvivenza, ponendo in bilico le attuali funzioni di accoglienza ed integrazione di minori con problemi familiari, sociali o assistenziali».

Scopi che, oltre a far parte dello statuto costitutivo dell’Istituzione, sono alla base della nascita della Fondazione/impresa che ben 150 anni fa aveva posto la sua esistenza su due pilastri fondamentali: la solidarietà e la produzione di vini eccellenti. Una lungimiranza espressamente voluta dai fondatori, ovvero la famiglia Ritter, la stessa stirpe per cui volere nacque anche la alla Camera di commercio.

Solidarietà, tradizione, storicità, eccellenze vitivinicole e agroalimentari sono quattro elementi che da sempre hanno caratterizzato questo gioiello del Collio, rendendolo davvero unico e rappresentativo di un intero territorio. Gli interventi hanno consentito di far rimanere indipendente questo gioiello del Collio grazie al sostegno della Cciaa Vg e della sua Giunta integrata assieme alla Regione Friuli Venezia Giulia con l’impegno in prima persona del presidente Massimiliano Fedriga.

«Un nuovo capitolo che guarda alle sue radici della Fondazione e alla mission con cui era sorta, una attenzione che è ben presente al Cda. Dopo un periodo molto difficile sicuramente questa Fondazione Villa Russiz tornerà ad essere un punto di riferimento per il Friuli Venezia Giulia e per il Collio intero: un patrimonio di valori davvero unico». Con queste parole il Sindaco di Capriva del Friuli, nominato vicepresidente del Cda della Fondazione, ha avviato il primo giro di tavolo del nuovo consiglio, che in questa riunione di avvio di mandato si è confrontato con il commissario uscente Gianni Mighetti e il direttore della struttura, Giulio Gregoretti. Hanno partecipato al primo incontro di insediamento tutti i componenti del Cda (solo Giovanni Bigot in collegamento video) e il revisore Marcello Giorda.

ECCO GLI INTERVENTI A FAVORE DELLA FONDAZIONE

La Regione Friuli Venezia Giulia attraverso la legge 30/2007 ha destinato 500 mila euro destinati all’operazione di rilancio della Fondazione Villa Russiz di Capriva del Friuli.

La Camera di commercio Venezia Giulia attraverso il Fondo Gorizia, con la piena condivisione della Giunta camerale integrata e grazie all’intervento di riferimento della Regione Friuli Venezia Giulia ha deliberato più poste, per completare la sostenibilità delle funzioni e degli obiettivi dell’Istituzione/Impresa, con due interventi di sovvenzione diretta di 800 mila euro e di aiuti de minimis di 200 mila euro.

A questi e in forza della fiducia nelle potenzialità della struttura e nelle sue funzioni di carattere assistenziale e formativo, è stato affiancato un finanziamento in 15 anni dell’importo di 3,5 milioni di euro.

Solo così potrà essere data continuità all’attività di trasformazione e commercializzazione del prodotto vino nel contesto dell’impresa agricola.

«Regione e Camere di commercio: rapporto stretto e operativo»

7 Agosto 2021 | Di |

Intervista al presidente della regione FVG Massimiliano Fedriga

Presidente Fedriga, stiamo vivendo un periodo di sostanziale normalità in vista di un autunno ancora tutto da decifrare. Certo Presidente lei non può essere un veggente, ma come pensa che saranno i prossimi mesi per il Friuli Venezia Giulia?

«La situazione attuale, per ciò che riguarda le occupazioni dei posti letto negli ospedali e in particolar modo delle terapie intensive, ci fa ben sperare. In questo momento è dirimente la campagna vaccinale che sta dimostrando quanto il vaccino funzioni nella lotta per sconfiggere la diffusione del virus. Come abbiamo potuto imparare da quanto accaduto lo scorso anno, dobbiamo essere prudenti nell’attesa che arrivi l’autunno, poiché nella stagione più fredda la situazione potrebbe cambiare. Ma, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ora abbiamo a disposizione il vaccino. Grazie anche al lavoro della Conferenza delle Regioni, si è condivisa la volontà di focalizzare l’attenzione sui parametri delle ospedalizzazioni e terapie intensive e non più sugli indici dei contagi; riteniamo infatti che il tema più importante sia quello di tenere sotto controllo la saturazione dei posti letto nei nosocomi, evitando così che chi è affetto da altre patologie debba essere costretto ad attendere per potersi curare».

Dall’esperienza di questo primo anno e mezzo di emergenza contraddistinto da aperture alternate a chiusure e a momenti di estrema complessità, che indicazioni ha tratto per il futuro? Cosa cambierebbe nelle scelte fatte a livello nazionale e regionale per applicarle modificate nei prossimi mesi?

«Troppo facile ora indicare quale doveva essere la ricetta giusta da seguire, ma quando ci si trova a combattere un’emergenza le scelte sono sempre mirate al bene comune con i rischi che in mezzo ad una pandemia ci possono essere. È evidente che sono stati compiuti degli errori, ma solo chi non fa non sbaglia mai. Con il presidente Draghi alla guida del Governo e l’indicazione del generale Figliuolo quale figura di commissario straordinario c’è stato un netto cambio di passo; adesso è importante non dare vita ad uno scontro tra bande pro vaccino e no vax, ma portare avanti un percorso condiviso con tutti i cittadini perché questa battaglia la vinciamo o la perdiamo tutti assieme. A proposito di riaperture, ritengo che lo strumento del green pass sia utile ma deve servire per alzare le serrande laddove erano chiuse e non invece per farle abbassare in quei luoghi in cui si è ripreso a lavorare».

Regione Friuli Venezia Giulia e Camere di commercio: quali sono a suo avviso le ulteriori possibilità di collaborazione?

«Il rapporto e la collaborazione tra la Regione Friuli Venezia Giulia e le Camere di commercio è già molto stretto e operativo. Penso in particolare alle agevolazioni e alla vicinanza alle imprese che il sistema camerale, con il supporto dell’amministrazione regionale, riesce a fornire in questo periodo di difficoltà. Mi piace pensare che il connubio possa proseguire anche per aiutare le realtà produttive in un momento in cui innovazione tecnologica e apertura verso nuovi mercati diventano fondamentali per la nostra economia».

Fondazione Villa Russiz: assieme alla Camera di commercio Venezia Giulia la Regione è intervenuta per salvare un patrimonio unico. Cosa significa questa operazione per Massimiliano Fedriga?

«Innanzitutto significa che la Regione Friuli Venezia Giulia crede in Villa Russiz, che ha una sua storia e una sua tradizione, e nel valore del lavoro di squadra tra le istituzioni. È indubbio che questa realtà abbia attraversato un momento difficile, ma ora non ha alcun senso cercarne i responsabili. La Regione, l’Ente camerale, le istituzioni del territorio e le realtà produttive si sono schierate investendo importanti risorse per permettere il rilancio di un’eccellenza sia nel campo sociale che in quello vitivinicolo del Friuli Venezia Giulia. Con questo nuovo intervento è stata quindi avviata la riorganizzazione interna in modo tale che Villa Russiz possa riprendere la sua piena funzionalità e guardare con più positività verso il futuro».

La Venezia Giulia è ormai un’area socio-economica contraddistinta da varie fusioni tra consorzi di sviluppo, di garanzia fidi, realtà portuali e retroportuali, con una grande armonia all’interno dell’area in un’azione funzionale allo sviluppo dell’intero territorio regionale. A suo avviso è importante proseguire su questo processo di integrazione complessiva all’interno delle ex province di Gorizia e Trieste?

«Assolutamente sì. Quello avviato è un percorso imprescindibile nell’ottica di sviluppo del nostro territorio. Troppe volte in passato si è cercato, in buona fede, di tutelare il proprio orticello piuttosto che puntare ad uno sviluppo comune. La necessità di allargare gli orizzonti, creando sinergie tra attori diversi, è un tema che stiamo portando avanti convintamente sin dall’inizio di questa legislatura; penso, ad esempio, alla necessità di mettere in rete il sistema dei porti e degli interporti, unica modalità possibile se una regione di 1,2 milioni di abitanti e lunga meno di 300 km, diventata crocevia dell’Europa per collocazione geografica e fattori geopolitici, vuole essere competitiva in un mercato sempre più globale».

«Il processo di accorpamento ha reso più forti le Camere: sono soddisfatto del lavoro fatto»

7 Agosto 2021 | Di |

Da quando, tre anni fa, ho accolto la richiesta del mondo imprenditoriale di assumere la guida di Unioncamere, ho rafforzato la convinzione che le Camere di commercio hanno un ruolo fondamentale di supporto e di affiancamento, soprattutto per le imprese di piccole dimensioni. E questo tanto più adesso che il sistema produttivo dovrà affrontare le sfide della transizione digitale e di quella ecologica.

Ma perché le Camere svolgessero bene questo loro compito, era essenziale anche la loro riorganizzazione. Un processo articolato, condotto attraverso gli accorpamenti, che però le ha rese più forti, più strutturate, più efficienti. Tre anni fa eravamo ancora in mezzo al guado. Oggi posso dirmi soddisfatto del lavoro svolto e dei risultati ottenuti. Lascio la guida di Unioncamere conscio che abbiamo salvaguardato la storia centenaria di solidarietà e di servizio alle imprese delle Camere di commercio e siamo in grado di contribuire, con persone, progetti, strumenti e competenze, con la nostra rete e con la capacità innovativa, a costruire un futuro di benessere e sviluppo del nostro Paese.

La riforma, infatti, è una svolta importante per il sistema camerale. L’aumento di “taglia” di molte Camere di commercio, a seguito dei processi di accorpamento, mantenendo comunque la loro identità, ha notevoli vantaggi. Permette di accrescere il ruolo dei nuovi enti nei confronti delle altre istituzioni. Dà più forza ed efficacia all’attività delle Camere di commercio a supporto delle imprese. Facilita l’accesso a risorse nazionali ed europee, a tutto vantaggio dei territori.

Camere più grandi e più forti sempre più decisive per il rilancio dei sistemi economici territoriali. Le stesse associazioni imprenditoriali, inoltre, che da sempre hanno investito decisamente sul ruolo delle Camere dopo la riforma del ‘93, hanno già razionalizzato le proprie realtà, che molto spesso coincidono con la nuova geografia camerale.

La riorganizzazione si è tradotta anche in minori costi e maggiori servizi, salvaguardando il presidio “attivo” nei territori. L’esperienza maturata dalle nuove Camere accorpate ci dice che l’unione ha prodotto vantaggi certi. Penso, ad esempio, alla riduzione delle spese di funzionamento e alla crescita delle attività di sostegno all’imprenditoria. Si tratta di risorse che ritornano alle imprese in termini di investimenti e servizi a maggior valore aggiunto. Inoltre il riordino degli uffici ci ha consentito, senza perdere il radicamento sul territorio, di valorizzare meglio anche le risorse umane impiegate.

Il nuovo sistema camerale, se sarà rafforzato nelle sue funzioni, può essere un interlocutore strategico, sul quale sono convinto che il Governo vorrà investire. Le Camere di commercio, infatti, sono le istituzioni più vicine alle piccole e medie imprese, con un bacino di dati unico, personale motivato, servizi utili ed innovativi. Una rete diffusa su tutto il territorio, abituata a fare alleanze, e quindi una risorsa preziosa a disposizione del Paese.

Le istituzioni sono argini nei momenti difficili. E istituzioni come le Camere di commercio possono contribuire a dare slancio alla nuova stagione di riforme.

di Carlo Sangalli – Presidente uscente di Unioncamere

In Unioncamere a Sangalli succede Prete, Paoletti eletto vicepresidente vicario

7 Agosto 2021 | Di |

«Le Camere affiancheranno il Governo nell’attuazione del Pnrr con funzioni di supporto per le Pmi italiane»

Fare in modo che le Camere di commercio, da oggi al 2026, possano dare un contributo concreto al Governo nell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, svolgendo funzioni di supporto alle Pmi con programmi straordinari di affiancamento focalizzati sull’informazione, la formazione, l’assistenza tecnica. Direi che questo, in estrema sintesi, è l’obiettivo del mio mandato da Presidente di Unioncamere.

L’Italia, infatti, dovrà affrontare nei prossimi anni una evoluzione dell’economia e della società che passerà attraverso una triplice transizione: digitale, ecologica e amministrativa. E in questo quadro dobbiamo costruire le Camere di commercio del futuro, che potrebbero svolgere una funzione simile a quella della “Small Business Administration” statunitense, puntando su alcune priorità: la valorizzazione degli asset camerali, come la rete sul territorio, quella telematica e gli osservatori economici; il rafforzamento delle Camere in una dimensione europea ed il partenariato con le associazioni imprenditoriali, le amministrazioni centrali e le Regioni.

Il Registro delle imprese, con il suo straordinario patrimonio informativo, può costituire la base per strutturare un innovativo Digital Hub Imprese-Stato, con l’obiettivo di eliminare le autocertificazioni e le certificazioni che riguardano i dati delle imprese che le amministrazioni hanno già a disposizione. Questo  consentirebbe alle Camere di porsi come front end unico delle aziende verso la Pubblica amministrazione centrale e locale.

Per poter operare, per pianificare le politiche di sviluppo, però, occorrono le informazioni. E informazioni di qualità. Ecco allora che l’utilissima funzione di analisi economica tradizionale svolta dal sistema camerale va ripensata. La rete degli osservatori camerali, con a fare da perno il nuovo Centro Studi delle Camere di commercio “Guglielmo Tagliacarne”, può costituire una tra le realtà più forti e autorevoli del settore.

Molto importante è poi rafforzare il ruolo delle Camere in una dimensione europea, nella consapevolezza che l’Europa eserciterà nel prossimo futuro un peso sempre maggiore nei sistemi nazionali. Ciò significa potenziare il raccordo con Bruxelles e promuovere una partecipazione attiva ai network come la rete Eurochambres, per un confronto e uno scambio con i sistemi camerali degli altri Paesi europei. Inoltre, ritengo altrettanto strategico il partenariato con le Associazioni imprenditoriali e le altre istituzioni allo scopo di sviluppare partnership, progettualità e interventi rivolti alle imprese.

In questi anni il sistema camerale ha fatto progressi importanti.

Il ruolo delle Camere è stato rafforzato in diversi ambiti. Le Camere durante la pandemia sono state un soggetto di riferimento per le Prefetture, le Regioni, i Ministeri ed è cresciuta la percezione del sistema camerale anche sui media.

Ora dobbiamo concludere l’ultimo miglio della riorganizzazione del sistema camerale per accrescere la credibilità istituzionale e per poter cogliere appieno le nuove opportunità che il contesto attuale sta presentando.

A Paoletti importante riconoscimento al lavoro nella Venezia Giulia

Importante riconoscimento al Friuli Venezia Giulia e in particolare alla Camera di commercio Venezia Giulia per la nomina di Antonio Paoletti a vicepresidente vicario di Unioncamere. Paoletti, già vicepresidente nello scorso mandato, ha lavorato molto negli ultimi anni assieme al nuovo presidente Andrea Prete all’interno del sistema delle Camere di commercio italiane. A Paoletti viene assegnato dal presidente uscente Carlo Sangalli il testimone a rappresentare all’interno di Unioncamere il terziario italiano proprio perché espressione di Confcommercio. «Sono molto felice di questo riconoscimento da parte dei colleghi camerali – ha commentato Paoletti – e ringrazio i presidenti Sangalli e Prete per la lealtà e la stima con cui abbiamo lavorato assieme in questi ultimi anni e sulla condivisione degli obiettivi da perseguire in futuro. Ci aspettano delle sfide importanti e cercheremo di coglierle e svilupparle nell’interesse delle imprese e del sistema economico del nostro Paese».

Pillole di Pid: i Big Data nelle Pmi e nelle Start up

6 Agosto 2021 | Di |

Attraverso il Punto Impressa Digitale (Pid) la Camera di commercio Venezia Giulia ha messo a disposizione di imprenditori, loro dipendenti e collaboratori, dei percorsi strutturati di incontri gratuiti volti a favorire lo sviluppo di nuove competenze digitali e nuove basi di strategia online con un utilizzo mirato degli strumenti disponibili sul web. L’evoluzione veloce del digitale necessita di continui aggiornamenti e per tale ragione siamo ora a proprorre attraverso il Pid della Cciaa Vg alcuni approfondimenti e aggiornamenti. In pratica delle pillole di approfondimento utili e interessanti: il primo contributo è dedicato ai Big Data nelle Pmi e nelle Start up con una particolare attenzione ai vantaggi per l’impresa e per i clienti. Buona lettura.

Big John in piazza Unità

30 Luglio 2021 | Di |

Lo scheletro completo del dinosauro da record Big John, il più grande Triceratopo mai documentato prima al mondo, ricostruito dalla ditta triestina Zoic, è esposto pubblicamente in piazza dell’Unità d’Italia in un evento realizzato dal Comune di Trieste con la collaborazione della Camera di commercio Venezia Giulia. <Un’opportunità – ha commentato Maura Romanelli, della Giunta della Cciaa Vg – che mette in luce una grande professionalità locale internazionalmente riconosciuta nel settore delle preparazioni paleontologiche, qual è quella rappresentata dalla ditta Zoic, un’iniziativa che ha un elevato potenziale di attrattività anche turistica per le sue caratteristiche di unicità: la Camera di commercio Venezia Giulia ha colto subito la richiesta di collaborazione del Comune di Trieste e della società Zoic di Flavio Bacchia, mettendo a disposizione il proprio stand per dare la giusta ed adeguata promozione a quella che è diventata per alcuni giorni la dimora di Big John. Il nostro auspicio è che questo filone produttivo frutto della determinazione di Flavio Bacchia possa far rivedere la luce nei prossimi anni a molti altri dinosauri>. Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte (da sinistra nella foto) Flavio e Giorgia Bacchia della Zoic, il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, l’assessore comunale, Serena Tonel e la componente di Giunta della Cciaa Vg, Maura Romanelli.

“Walk&Play”, il 25 luglio la caccia al tesoro lungo la costiera triestina

22 Luglio 2021 | Di |

“WALK&PLAY”: IL 25 LUGLIO 2021 UNA CACCIA AL TESORO ALLA SCOPERTA DELLA COSTIERA TRIESTINA E DEL PROMONTORIO DI MIRAMARE TRA NATURA, STORIA E CULTURA.

Il progetto MerlinCV vi accompagna anche in estate con l’evento “Walk &Play” a cavallo tra l’edutainment e il turismo esperienziale. Immersi nella natura selvatica al confine tra terra e mare, i turisti verranno coinvolti in una caccia al tesoro fotografica itinerante, a metà tra un gioco a squadre e un’escursione naturalistica, al fine di scoprire il patrimonio culturale, paesaggistico e naturalistico attraverso una fruizione turistica sostenibile del territorio.

La caccia al tesoro si svolgerà lungo un percorso a tappe, da percorrere a piedi con l’ausilio di una mappa (la cartoguida storico-naturalistica e mappa escursionistica “Il sentiero della Biosfera” realizzata da WWF AMP Miramare) con partenza da Santa Croce e arrivo nel Parco di Miramare

Il primo appuntamentoin programma il 25 luglio 2021 nella mattinata, sarà dedicato principalmente alle tradizioni del mare e ai prodotti della mitilicoltura e della pesca sostenibile. Si partirà da Santa Croce con una visita al Museo della Pesca e poi, attraversando i borghi di Prosecco e Contovello, si discenderà lungo antichi sentieri in arenaria fino al Parco botanico del Castello di Miramare. Ultima tappa a Grignano dove l’incontro con un mitilicoltore sarà occasione per coniugare natura, storia e tradizioni del mare. 

Il premio per il gruppo vincitore della caccia al tesoro fotografica sarà un’escursione di snorkeling guidata nell’AMP Miramare durante l’estate o un’uscita naturalistica in barca durante l’autunno

Gli appuntamenti sono organizzati da Aries – Camera di commercio Venezia Giulia. La realizzazione degli eventi è curata dal WWF Area Marina Protetta di Miramare con la collaborazione del Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare. 

Per iscriversi all’evento va inviata una mail all’indirizzo experience@riservamarinamiramare.it specificando nome e cognome dei partecipanti e un numero di cellulare di un referente.

Strategic project of the programme Interreg Italy-Slovenia »MULTISENSORIAL EXPERIENCES LINKED TO THE CASTLES AND VILLAS OF THE CROSS-BORDER REGION FOR EXCELLENCE IN TOURISM« (1. 1. 2019/ 31. 12. 2021)

Con il Flag Gac Fvg il pescato locale protagonista a YES

15 Luglio 2021 | Di |

      Il pescato locale protagonista di YES- Yachting Entertainment Show. Come? Con una sfida tra chef  e  skipper nella preparazione di piatti a base di prodotto ittico locale, messo a disposizione dal Gruppo di azione costiera del Friuli Venezia Giulia Flag Gac Fvg, in una azione di partenariato del Friuli Venezia Giulia impegnato nel suo progetto Fvg- Fish Very Good a valorizzare il prodotto ittico locale, evidenziando la stagionalità e sostenibilità.        

Il Gruppo di azione costiera  del Friuli Venezia Giulia istituito nel 2012 ed ora attivo attraverso le azioni finanziate dal Programma operativo della Regione Friuli Venezia Giulia del Fondo Europeo Affari Marittimi (Feamp) e Pesca 2014-2020.

Nella sfida culinaria skipper e chef hanno potuto scegliere tra ombrine, sgombri, fasolari, mazzancolle, cefali, cozze e moli. Tutto pescato locale, stagionale, fresco e pronto per essere trasformato nella sfida promossa da YES.

Il prodotto ittico locale, in particolare, con la dimenticata capa tonda o Cuore di laguna, è il condimento della pastasciutta che sarà offerta ai giovani regatanti e agli accompagnatori, presso Marina Hannibal, in occasione dell’incontro con famosi velisti italiani. L’iniziativa segue quella realizzata sempre con le scuole a Grado, proprio per sensibilizzare i giovanissimi al consumo del pesce locale, associando il consumo a una educazione ambientale funzionale al rispetto del mar e dei suoi abitanti.

Il coinvolgimento del territorio e il monitoraggio degli interventi

11 Luglio 2021 | Di |

FONDAMENTALE UNA FASE DI CONFRONTO

La costituzione di un istituto agevolativo prevede un fitto confronto con esponenti della Regione e dei Comuni interessati nonché con le rappresentanze di categoria ed i diversi stakeholders del territorio al fine di evidenziare le potenzialità delle singole aree e le relative priorità di sviluppo. L’iniziativa della Camera di commercio Venezia Giulia ha previsto quindi una fase di confronto con il territorio, realizzata nei limiti della pandemia Covid, nella prima settimana di marzo 2021, attraverso una serie di incontri con alcuni soggetti interessati dal tema: Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, i Comuni di Gorizia e Monfalcone, Confindustria Alto Adriatico, Consorzio di Sviluppo Economico della Venezia Giulia. 

Durante gli incontri sono stati condivisi alcuni elementi salienti delle analisi svolte, a partire dagli obiettivi fissati per la ZLS (da decreto 12/2018) per i quali deve essere prevista una specifica attività di monitoraggio sull’efficacia dei contributi concessi per la ZES/ZLS, a carico della Regione Friuli Venezia Giulia e dell’Agenzia per la coesione territoriale e in particolare:

  • la Regione stipula con le Prefetture appositi protocolli per la verifica della legalità nell’attuazione degli investimenti nelle ZES/ZLS;
  • l’Agenzia per la coesione territoriale effettua il monitoraggio sugli interventi e sugli incentivi concessi, secondo i seguenti indicatori:

La valutazione periodica del conseguimento dei risultati attesi e previsti nel Piano di Sviluppo Strategico viene trasmessa al Presidente del Consiglio dei Ministri anche al fine di valutare eventuali rifinanziamenti per l’area e l’adozione di modifiche al Piano di Sviluppo Strategico stesso. Occorre tener conto anche che l’efficacia delle ZLS debba essere valutata in 7 anni, sulla base dell’Art.9 – comma 3 Attività di controllo e monitoraggio.

Prime ipotesi per la ZLSR del Friuli Venezia Giulia

11 Luglio 2021 | Di |

PRIVILEGIARE LE AREE PUBBLICHE

Nella definizione delle aree produttive e commerciali da includere nella ZLS(R) occorre tener conto di esigenze per certi versi contrastanti, quali quelle di non penalizzare aree sub-regionali che esprimono significative potenzialità di sviluppo e di evitare al tempo stesso un’eccessiva frammentazione e dispersione territoriale delle aree selezionate, cosa che vanificherebbe il senso stesso di “zona logistica semplificata”.

I principi base da adottare nella scelta delle aree da includere dovranno essere:

  • includere le aree portuali e i principali snodi logistici (aeroporto e piattaforme logistiche)
  • privilegiare aree produttive e commerciali che trovano nel sistema portuale regionale il naturale sbocco per le attività di import/export e che sono adeguatamente connesse al sistema logistico regionale;
  • privilegiare le aree a titolarità pubblica, infrastrutturate e prive di vincoli di natura ambientale o di altra natura.

Per l’individuazione dei valori massimi di superficie dell’area, non essendoci norme che attualmente la definiscono, sono stati applicati i criteri indicati dall’allegato 1 al DPCM 25/1/2018 che, come noto, disciplina esclusivamente le dimensioni delle ZES da istituirsi nel Mezzogiorno d’Italia sulla scorta del DL 91/2017.

Valore massimo superficie ZES/ZLS

1,6‰*Superficie regionale* (Densità ab. Regione/ Densità ab. Italia)

+ 0,6‰* Superficie regionale

Utilizzando la suddetta formula e gli ultimi dati disponibili su densità abitativa su scala regionale (152,06 ab/kmq) e nazionale (199,4 ab/kmq), si ottiene un valore per l’estensione massima della ZLS(R) da realizzare entro i confini regionali del Friuli-Venezia Giulia pari ad ettari 1.444 rispetto all’estensione complessiva della regione di 7.932 kmq.