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Masterclass “orange wine” della Venezia Giulia con la Corea

10 Maggio 2021 | Di |

Foto di Andrea Lasorte

Si è svolto a fine aprile il Digital wine tasting con 6 produttori della Venezia Giulia per  una platea di 30 winelovers, buyer coreani collegati da Seul

Paoletti: <Questa operazione di internazionalizzazione  ha diversi aspetti positivi quali la sperimentazione di attività digital e phygital (mista, cosidetta blended tra reale e virtuale, che diverrà sempre più utilizzata), quale il  Digital wine tasting, rimodulabile su altri mercati esteri o per altri prodotti agroalimentari>

Se le fiere sono un momento fondamentale di internazionalizzazione delle produzioni dell’agroalimentare italiano, ora in epoca di emergenza sanitaria, per promuovere l’agroalimentare la Camera di commercio Venezia Giulia ha iniziato un percorso nuovo, articolato, ma che garantisce la possibilità di testare a distanza il prodotto comprendendone le peculiari caratteristiche, effettuando in tale maniera un primo approccio a potenziali compratori stranieri. Un percorso che può aprire sia un canale di importazione diretta, sia essere il primo passo per un ulteriore approfondimento in azienda o in fiera quando le stesse saranno riaperte. 

Tale sistema in questo momento potrebbe risultare l’unica via internazionalizzazione, ma nei prossimi mesi potrebbe diventare una strada parallela per i nostri produttori che guardano all’estero senza limitazione nelle distanze. <Come Camera di commercio Venezia Giulia – afferma Paoletti – sosteniamo e lavoriamo a questa opportunità perché attraverso la rete delle ben 81 Camere di commercio italiane all’estero presenti in 58 Paesi possiamo avere partner operativi diretti e già presenti e conoscitori del mercato di riferimento>.

<L’iniziativa parte da lontano – commenta il presidente, Antonio Paoletti – perché nell’ambito delle attività promosse per l’internazionalizzazione nel corso del 2020, è stato promosso il seminario”Mercato del vino in Corea del Sud” coordinato dalla Camera di commercio Italiana in Corea del Sud a cui hanno partecipato anche aziende della Venezia Giulia.

Nel corso dell’incontro, con l’assistenza della società in house camerale, Aries, si è discusso di vini del territorio ed è emerso l’interesse da parte della Camera  di commercio Italiana all’estero (Ccie) in Corea del Sud a presentare i vini orange macerati sulle bucce, caratterizzanti l’area Venezia Giulia (sia Carso che Collio-Oslavia) in occasione della loro iniziativa True Italian Taste, progetto finanziato dal Ministero Affari esteri alle Camere di commercio italiane nel mondo per la valorizzazione dei prodotti italiani autentici in contrasto al fenomeno dell’italian sounding>.

<La Ccie Corea del Sud – prosegue il presidente – ci ha chiesto di coinvolgere 6-7 cantine di produttori vini orange della Venezia Giulia, per presentare un loro vino orange in modalità da remoto (digital wine tasting) ad una platea di 30 wineloversbuyer, distributori, enoteche e ristoratori coreani, riuniti a Seul in una sala attrezzata a Seul (hanno regole leggere anti assembramento attualmente in Corea, che permette di fare eventi di questo tipo)>.

E così è stato – il sommelier e i nostri produttori hanno presentato i loro vini collegati da una sala della Camera di commercio Venezia Giulia. Con la traduzione italiano-coreano dopo i saluti introduttivi all’evento da parte del segretario generale della Ccie di Seul, Jacopo Giuman, e del presidente Antonio Paoletti sulla Venezia Giulia e sull’agroalimentare, Robi Jakomin, docente Onav (Associazione Nazionale Assaggiatori Vino) ha guidato  la Masterclass dei vini in degustazione con i produttori che sono intervenuti illustrando le caratteristiche dell’azienda e del loro prodotto.  I vini saranno abbinati a formaggi e prosciutti autentici italiani per esaltare le loro caratteristiche distintive.

L’evento cosiddetto ibrido ha unito  Trieste e Seul. A Seul le persone intervenute hanno realmente assaggiato gli stessi vini durante le degustazioni guidate in quanto erano state recapitate le bottiglie per l’assaggio.  Le illustrazioni delle aziende e dei vini sono state tradotte contestualmente in modo tale da accorciare ulteriormente ogni distanza.  Agli intervenuti in Corea è stata, inoltre, consegnata una breve guida tradotta in coreano con gli elementi caratteristici e distintivi di ogni produttore e dei territori di produzione.

Le aziende partecipanti sono 6:

  •     Az. Agricola Draga – San Floriano del Collio (GO) /Collio
  •     Primosic Srl – Oslavia (GO) /Collio
  •     Az.  Agricola Masut da Rive – Mariano del Friuli (GO) /Isonzo
  •     Az. Agricola Zidarich – Prepotto, Duino Aurisina (TS) /carso
  •     Az.Agrcola Skerk- Prepotto Duino Aurisina (TS) /Carso
  •     Az. Agricola SKERLJ – Sales, Sgonico (TS)/ Carso / 

<Questa operazione di internazionalizzazione  – sottolinea Paoletti – ha diversi aspetti positivi quali la sperimentazione di attività digital phygital (mista, cosidetta blended tra reale e virtuale, che diverrà sempre più utilizzata), quale il  Digital wine tasting, rimodulabile su altri mercati esteri o per altri prodotti agroalimentari; la presenza produttori di tutte e tre le aree Collio, Carso e Isonzo; la vera sinergia operativa messa in campo dal sistema camerale, mettendo in fila diversi progetti e massimizzandoli per le imprese (Progetto Fondo perequativo Export, Progetto stay export Camere di commercio italiane all’estero, Progetto True Italian Taste del Ministero Affari Esteri. E dai costi estremamente contenuti.

Queste azioni sono una nuova frontiera che anche il sistema camerale nazionale chiede di sperimentare e offrire alle imprese. Ciò non significa che sostituirà l’azione diretta in presenza, ma costituisce un passo intermedio, per verificare con tempi e costi ridotti l’interesse degli operatori e dei consumatori, sulla base del quale costruire in futuro altre azioni promozionali magari in presenza (missioni in Paesi target, invito dei buyerinteressati nella Venezia Giulia, partecipazione a fiere in quei mercati).