La Giunta comunale inserisce il Parco del Mare nella variante al Piano Regolatore
24 Aprile 2018 | Di Venezia Giulia Economica |
IL PROGETTO FARÀ FARE A TRIESTE IL DEFINITIVO SALTO PER ATTRARRE TURISTI E INCREMENTARE LAVORO ED ECONOMIA, RIQUALIFICANDO UN’AREA ABBANDONATA A RIDOSSO DELLE RIVE E DEL CENTRO CITTÀ.
di Antonio Paoletti
Presidente della Cciaa Vg
È una storia lunga, tipicamente italiana, ma che finalmente vede la luce. È ormai dal 2004 che il Parco del Mare è per la Camera di Commercio il grande attrattore per la definitiva svolta in chiave turistica di Trieste e della Venezia Giulia.
Da Grado al Collio, da Gorizia a Trieste passando per il Carso: tutto questo territorio godrà di ricadute dirette in termini di visitatori, lavoro e investimenti. Ricadute di cui beneficerà anche tutto il Friuli Venezia Giulia, in virtù del forte potere attrattivo del Parco e del grande acquario previsto al suo interno.
In questi giorni la svolta definitiva: il Comune di Trieste con cui dall’avvio del terzo mandato del sindaco Roberto Dipiazza, stiamo dialogando e collaborando fattivamente, ha con la sua Giunta licenziato la variante al Piano Regolatore Generale Comunale (Prgc), che prevede nell’area di Porto Lido la realizzazione del Parco del Mare di Trieste. Un indirizzo chiaro per un obiettivo lungamente rincorso e che grazie a questa amministrazione comunale e alla collaborazione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, inizia ufficialmente il proprio percorso per trovare la sua concreta e definitiva realizzazione.
Una accelerazione decisiva al progetto, inversa rispetto a quanto fatto dall’ex sindaco, Roberto Cosolini durante il suo mandato, che dopo aver firmato da primo cittadino la lettera a favore della realizzazione del Parco, si prodiga ancor oggi a contrastarne pubblicamente la realizzazione.
Lettera, quella dell’allora sindaco Cosolini, che dava l’assenso al Parco del Mare a Porto Lido e che assieme a quella inviata dalla ex presidente della Regione Fvg, Debora Serracchiani, rispondevano a una delle condizioni poste dalla Fondazione CrTrieste per il finanziamento dell’opera.
Un’altra richiesta della Fondazione CrTrieste a cui l’Ente camerale in questi mesi ha dato risposta, contempla la rimodulazione delle dimensioni dell’acquario proposto dal concept dell’archistar, Peter Chermayeff, in linea con quelle inserire nello studio di fattibilità finanziaria commissionato dalla Fondazione stessa alla ACBGroup Sviluppo Spa e delle altezze previste per le costruzioni sulle linee di costa regionali: 11 mila metri quadrati e un volume di 5,5 milioni di litri.
Eppoi, quale ultimo tassello invocato da soggetti pubblici e privati, è arrivata la manifestazione di interesse di un solido investitore privato, ovvero la Icop Spa di Basiliano (Ud) – la società che sta realizzando la piattaforma logistica del Porto di Trieste – che a fine gennaio ha manifestato ufficialmente alle Istituzioni l’interesse a investire in un project financing per la costruzione e gestione del Parco del Mare.
A questo punto si deve correre mantenendo fede agli impegni presi, per recuperare il tempo perduto e dare risposte alle imprese e alla richiesta di lavoro in questo territorio.
Parco del Mare: una breve cronistoria
L’idea di creare a Trieste il Parco del Mare nasce su impulso della Camera di Commercio di Trieste alla fine del 2004 quale proposta alternativa alla mancata assegnazione dell’Expo tematico del 2008 per realizzare un progetto che consentisse di assicurare un indotto economico ingente e continuativo a Trieste e alla Regione Friuli Venezia Giulia.
Già nelle fasi preliminari di progettazione, la Camera di Commercio ha coinvolto Istituzioni, Enti, l’Università e gli organismi di ricerca nel settore bio-marino e del comparto museale, che hanno contribuito alla realizzazione di uno studio di prefattibilità che è stato la base per la stesura del business plan dell’acquario, redatto da Costa Edutainment, e per il business plan della parte turistico ricettiva, entrambi predisposti nel 2007.
Nel 2009 il Consiglio comunale approva l’atto di indirizzo per la pianificazione strategica dell’ente inserendo l’ipotesi di realizzazione del Parco del Mare.
La Regione Fvg, dopo aver valutato nel corso degli anni 2007-2008 l’ipotesi di una sottoscrizione di un Accordo di programma per la realizzazione del progetto, concede nel gennaio del 2014 un finanziamento straordinario pluriennale per la durata di 20 anni per la progettazione e la realizzazione del Parco del Mare.
Nel corso degli anni, gli originari studi di fattibilità del 2007 vengono progressivamente aggiornati (negli anni 2010 e 2013).
A marzo 2015 l’arch. Peter Chermayeff, realizza l’idea progettuale di massima, finanziata dalla Fondazione CrTrieste, completa di business plan della ACB Group Spa.
Successivamente, nei primi mesi del 2016, vengono indirizzate all’Ente camerale le lettere ufficiali di appoggio al progetto da parte del Comune di Trieste e della Regione Friuli Venezia Giulia che finanzia con ulteriori 2 milioni l’opera.