Focus con le imprese sul Lussemburgo
10 Dicembre 2019 | Di Venezia Giulia Economica |
Buon riscontro di imprese al Forum economico “Friuli Venezia Giulia – Lussemburgo”, che si è svolto ieri a Trieste nell’ambito di una missione economica della Camera di Commercio Lussemburgo, organizzata nel quadro del partenariato Enterprise Europe Network insieme ad Aries – Camera di Commercio Venezia Giulia con il supporto dell’Ambasciata del Granducato di Lussemburgo in Italia e della Camera di Commercio Italo – Lussemburghese.
Il programma economico ha visto una prima parte dedicata alla presentazione del Paese ospite, seguito da incontri d’affari tra imprese del Friuli Venezia Giulia e una delegazione di 10 imprese lussemburghesi, operanti nel settore degli investimenti e consulenze finanziarie, nell’arredo-edilizia & real estate, e nei servizi avanzati e digitali alle imprese.
<Siamo particolarmente lieti – ha introdotto i lavori il presidente della Cciaa Vg, Antonio Paoletti – di riscontrare l’interesse da parte del Granducato di Lussemburgo verso la nostra regione, supportati dagli importanti dati di interscambio che evidenziano un trend in crescita nel primo semestre 2019, in cui sono stati importati beni per quasi 6,5 milioni, soprattutto prodotti della siderurgia, mentre le esportazioni hanno superato i 9 milioni di valore, di cui oltre 2 milioni in mobili 1,5 milioni di macchine e attrezzature per impieghi speciali>.
Questa tendenza rispecchia il dato nazionale: l’Italia nel primo semestre 2019 ha esportato beni per oltre 420 milioni di euro e ne ha importati per un valore di quasi 460 milioni entrambi dati in crescita rispetto all’anno precedente. Sul piano commerciale l’Italia continua ad attestarsi tra i primi Paesi fornitori del Lussemburgo, dietro a Belgio, Germania, Francia, USA e Paesi Bassi e tra i primi 5 Paesi clienti.
<Ma si può fare di meglio per quanto riguarda il Fvg> ha rilevato l’assessore regionale alle Attività Produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini che ha inteso sottolineare come questa regione attragga investimenti proprio perché sta crescendo a doppia cifra in vari settori, con Trieste che è ormai ai posti di vertice tra le città europee con maggiore attrattività.
<Penso sia la prima volta che una delegazione commerciale con aziende lussemburghesi viene in un’altra parte dell’Italia che non sia tradizionalmente Milano e Torino. Il Nord Est – sono le parole dell’Ambasciatore del Granducato di Lussemburgo in Italia, Paul Dühr, è molto importante e la visita del Porto questa mattina in cui si è parlato anche dei 14 collegamenti ferroviari settimanali da e verso lo scalo con il polo logistico lussemburghese di Bettembourg, gli incontri tra imprese del mio Paese e triestine, dimostrano le opportunità esistenti per gli investimenti reciproci gli incontri tra imprese di oggi pomeriggio. I legami con l’Italia sono molti. Ci sono molte famiglie con origini di seconda, terza generazione italiane e in particolare molti nuclei provenienti dal Friuli Venezia Giulia e da Trieste in particolare>.
Fabio Morvilli, presidente della Camera di Commercio Italo-Lussemburghese, dopo aver presentato il Granducato di Lussemburgo, le attività economico-commerciali e i suoi legami con l’Italia, ha inteso evidenziare quanto sia un Paese sicuro, con un’alta qualità della vita, caratterizzato da una forte stabilità politica d un chiaro indirizzo economico. <Tutti elementi – sono parole di Morvilli – che rendono il Granducato particolarmente attraente per sviluppare nuovi business e rafforzare gli esistenti legami con l’Italia, nell’interesse dei due Paesi, grazie anche alla sua posizione nel cuore dell’Europa>.
Nella foto da sinistra, Antonio Paoletti, Paul Dühr e Sergio Emidio Bini.