Energia: a Trieste il tour per promuovere le CER. Pichetto: “elemento chiave per transizione”
5 Novembre 2024 | Di Venezia Giulia Economica |
Alla Camera di Commercio Venezia Giulia l’iniziativa MASE – Unioncamere – GSE, si è parlato di obiettivi e potenzialità del decreto che incentiva la nascita di nuove comunità energetiche. Presenti le amministrazioni regionali e comunali.
E’ ripartito da Trieste il “tour” per promuovere le Comunità Energetiche Rinnovabili e il decreto che ne incentiva la diffusione sul territorio. Lunedì 4 novembre alla Camera di Commercio Venezia Giulia / Trieste Gorizia (Piazza Borsa, 14) si è svolta la quinta tappa di “InsiemEnergia”, evento itinerante organizzato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con il Gestore dei Servizi Energetici e Unioncamere.
A Trieste è intervenuto il Ministro Gilberto Pichetto: “Le Comunità energetiche – ha detto il Ministro – sono l’elemento chiave di una rivoluzione energetica che investe il nostro territorio: ci aiutano nella diffusione delle rinnovabili e nel conseguimento degli obiettivi climatici, affermando una nuova centralità dei cittadini, verso una transizione giusta che contrasti la povertà energetica. In Friuli ci sono già oggi ottimi esempi di CER, che vanno moltiplicate – ha concluso Pichetto – potendo contare oggi anche sugli importanti incentivi messi a disposizione dal governo”.
L’intervento di Pichetto è stato preceduto da una sessione di saluti istituzionali, cui hanno partecipato l’assessore comunale alle Politiche del Territorio con delega alle rinnovabili Michele Babuder, il Presidente del GSE Paolo Arrigoni, del Presidente della Camera di commercio Venezia Giulia Antonio Paoletti.
Dopo Bologna, Cosenza, Torino, Perugia e Palermo, la tappa di Trieste è servita a rafforzare, anche nel nord-est, il percorso di conoscenza sulle nuove opportunità del decreto ministeriale che si sviluppa su un doppio binario: un incentivo in tariffa sull’energia condivisa rivolto a tutta Italia, cui si aggiunge, a valere sui fondi PNRR, un contributo a fondo perduto nei comuni sotto i 5000 abitanti per realizzare una Comunità energetica, che copre fino al 40% dell’investimento. “InsiemEnergia” ha affrontato il tema CER sotto vari punti di vista: entrando nello specifico del nuovo contesto normativo, con l’intervento di Davide Di Giuseppe del GSE (Responsabile Funzione Autoconsumo e Comunità Energetiche) e concretamente delineando il percorso per la costituzione di una Comunità energetica attraverso la spiegazione di Antonio Romeo, Direttore Generale Dintec – Unioncamere. L’evento ha inquadrato le CER nella loro dimensione sociale, attraverso il contributo di un rappresentante della Conferenza Episcopale Italiana, Don Claudio Francesconi. Nel convegno, moderato dal giornalista ANSA Francesco De Filippo, si è dato spazio ad alcune buone pratiche esistenti: è il caso di Energia Nostra, la prima CER di Cormons e dintorni, il cui racconto sarà a cura di Marco Bressan (ItaliaNostra).
Uno sportello informativo presidiato dagli account manager del GSE è stato messo a disposizione da imprese e pubbliche amministrazioni presenti per approfondire i servizi sulle CER, oltre agli incentivi sull’efficienza energetica e alle misure del PNRR.
Antonio Paoletti, presidente della Camera di commercio Venezia Giulia: “Unioncamere su delega del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica diventa attraverso le Camere di commercio punto di riferimento per le imprese e i cittadini nella promozione e l’accompagnamento nell’accesso alle Comunità energetiche rinnovabili. Le CER sono un modo di consumare energia pulita attraverso varie forme, dal fotovoltaico all’eolico, dalle biomasse al geotermico ecc. e, mettendo a sistema i consumi di imprese, negozi e cittadini, potremo contribuire raggiungere l’obiettivo di far diventare il nostro Paese il più possibile indipendente dall’acquisto di energia dall’estero”.
“Le Comunità Energetiche Rinnovabili nascono per rivoluzionare il modo in cui l’energia viene prodotta, distribuita e consumata, orientando il sistema verso un modello più sostenibile, democratico e partecipativo. – ha detto il Presidente del GSE Paolo Arrigoni che ha poi aggiunto – ad oggi, per l’avvio di CER, risultano pervenute e accettate oltre 400 richieste a regime e oltre 500 richieste di contributi Pnrr, segno che le comunità si stanno rendendo conto dei molteplici vantaggi che la misura comprende, quali per esempio, un uso più consapevole dell’energia, la riduzione delle emissioni di gas serra, l’Incremento dell’indipendenza energetica e la riduzione dei rischi collegati a fluttuazioni dei prezzi dell’energia e interruzioni dell’approvvigionamento e infine, lo sviluppo economico e sociale del territorio, attraverso investimenti in tecnologie rinnovabili, creazione di nuovi posti di lavoro e consolidamento della comunità”.
Michele Babuder, assessore alle Politiche del territorio del Comune di Trieste:”La diffusione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e l’autoconsumo collettivo di energia sono fondamentali per contribuire alla decarbonizzazione e raggiungere obiettivi climatici in linea con il Pnrr, ma risultato anche rilevanti per garantire l’approvvigionamento energetico e l’abbattimento dei costi che gravano sulle nostre imprese. Tuttavia, alcuni vincoli tecnici hanno generato qualche difficoltà a causa della complessità burocratica e delle sfide tecniche che rallentano l’implementazione delle CER in Italia. Vincoli per accedere agli incentivi e messe in funzione, oltre che, dal punto di vista strettamente pubblicistico, la necessità di essere contestualmente intestatario e titolare del POD, escludendo ipotesi di Project financing (allo stato attuale per il Comune). Questa complessità è amplificata, ma anche stimolata in postivo, dalle tempistiche stabilite: le CER devono essere costituite entro il 2026 per beneficiare dei finanziamenti del PNRR, creando pressione sui tempi per la realizzazione di impianti e le richieste di finanziamento. Molti operatori chiedono semplificazioni burocratiche e maggiori supporti informativi per facilitare l’accesso alle agevolazioni”.
Marco Bressan socio fondatore di Energia Nostra, associazione creata per lo sviluppo di una Comunità Energetica Rinnovabile a Cormons (GO) e dintorni:”ENERGIA NOSTRA è una Comunità Energetica Rinnovabile che parte dal basso, cittadini ed imprenditori si mettono insieme per condividere l’energia prodotta da fonti rinnovabili e poter gestire i fondi derivanti dal contributo erogato dal GSE alla Comunità stessa. Parole chiave della nostra mission sono condivisione, ambiente e territorio. Per la prima volta i cittadini possono essere “padroni” della propria energia e possono creare progetti che siano orientati verso la sostenibilità ambientale e la tutela del territorio. Attenzione particolare nella Comunità sarà posta alle crescenti povertà energetiche e alla possibilità in quota parte di poter aiutare e sostenere famiglie in difficoltà. Il D. MASE 7 del dicembre 2023 ha di fatto stravolto quanto riportato nel D.lgs. 199/2021, escludendo di fatto l’ingresso in Comunità Energetica degli impianti fotovoltaici allacciati prima del 24.01.2024. Nonostante tutto noi di ENERGIA NOSTRA non ci diamo per vinti e stiamo proseguendo con le nostre attività volte comunque a far decollare il nostro progetto di costituire la Comunità Energetica Rinnovabile a Cormons.”