Covid-19 penalizza il commercio. Effetto reale nei prossimi mesi
26 Giugno 2020 | Di Venezia Giulia Economica |
A CURA DELL’UFFICIO STUDI E STATISTICA
Il superamento della fase di emergenza conseguente alla diffusione della pandemia di Covid-19, con i suoi evidenti strascichi sotto il profilo dell’attività economica, impone un primo tentativo di analisi degli effetti sul sistema delle imprese.
Le sedi di impresa attive in provincia di Gorizia risultavano 8.555 al 31 maggio 2020, con una diminuzione di 44 unità rispetto alle fine di febbraio. Nel periodo marzo-maggio 2020 sono state 85 le nuove iscrizioni e 127 le cessazioni; i saldi mensili tra nuove iscrizioni e cessazioni sono stati di 0, rispettivamente -55 e +13.
Tenendo conto che le iscrizioni in gran parte non sono ancora state computate per settore (in quanto registrate ma non ancora attive) mentre le cessazioni riguardano attività classificate, il che implica saldi settoriali peggiori della realtà, l’analisi per settore mostra in particolare saldi negativi per le Costruzioni (-36), il Commercio (-21) e le Attività di alloggio e ristorazione (-9).
Per la provincia di Trieste le sedi di impresa attive erano 13.831 a fine maggio con aumento di 41 su febbraio. Nel trimestre marzo-maggio 2020 alle 152 iscrizioni si sono contrapposte 116 cessazioni; i saldi mensili tra nuove iscrizioni e cessazioni sono stati di +30, rispettivamente -12 e +18.
L’analisi per settore mostra saldi negativi soprattutto per il Commercio (-27) e le Attività di alloggio e ristorazione (-12).
L’analisi delle Unità Locali (sedi di impresa + altre unità locali) purtroppo è possibile solo per trimestri e i primi dati significativi saranno disponibili solo nel mese di luglio.
I dati per il periodo marzo-maggio 2020, relativi alle sedi di impresa, non sembrano dunque per ora mostrare particolari effetti negativi; è il Commercio ad evidenziare in entrambe le province i saldi peggiori ma è peraltro fenomeno ormai pluriennale al di là dell’emergenza. I mesi di marzo e maggio risultano addirittura sorprendenti per il saldo complessivo positivo. È probabilmente troppo presto per avere evidenze statistiche: le decisioni di apertura o di cessazione di un’impresa richiedono tempi più lunghi e ad esse andrebbero aggiunti i tempi burocratici per la denuncia al Registro delle Imprese e la conseguente registrazione statistica.
Roberto Zavan