Il comparto manifatturiero nella Venezia Giulia
19 Luglio 2018 | Di Venezia Giulia Economica |
A CURA DELL’UFFICIO STATISTICA
Alla fine di marzo del 2018 le sedi di impresa attive del comparto manifatturiero erano 947 in provincia di Trieste (il 6,8% del totale) e 845 in provincia di Gorizia (9,4%). Rispetto all’anno precedente lo stock si è ridotto di 8 unità su Trieste e di 20 a Gorizia.
Il comparto naturalmente comprende attività estremamente eterogenee sotto il punto di vista dimensionale, dalla grande industria alla piccola impresa artigianale. L’analisi secondo classe di natura giuridica evidenzia – per il totale della Venezia Giulia – che le 1.792 sedi fanno capo a 653 società di capitale, 316 società di persone, 793 ditte individuali e 30 in altre forme (cooperative, consorzi, ecc.). Rispetto all’anno precedente le società di capitale risultano in aumento di 19 unità, le società di persone sono in calo di 17 e le ditte individuali di 28: il trend, che peraltro rispecchia quello della totalità delle imprese, è dunque ancora di una riduzione dello stock complessivo ma con una trasformazione del tessuto imprenditoriale sempre più concentrato verso imprese maggiormente strutturate.
L’analisi più dettagliata del comparto, secondo divisione di attività economica – per semplicità consideriamo complessivamente la Venezia Giulia – permette di constatare che l’aumento di sedi più rilevante si è avuto (+4) per la Fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature) e per la Fabbricazione di articoli in pelle e simili (+2); sul versante negativo spiccano il -8 sia delle Altre industrie manifatturiere (un aggregato residuale che comprende fabbricazione di gioielleria e bigiotteria, articoli sportivi, strumenti musicali, giochi e giocattoli, ecc.) sia l’Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (mobili esclusi).
Una descrizione più completa del comparto deve tenere conto non solo delle sedi ma anche di altre 715 unità locali. Il grafico allegato evidenzia la numerosità delle imprese secondo divisione di attività distinguendo le sedi di impresa dalle altre unità locali: in termini numerici le attività preponderanti risultano quelle Fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature), in tutto 541, le attività Riparazione, manutenzione ed installazione macchine e apparecchiature (268), le Industrie alimentari (249), le Altre industrie manifatturiere (227) e infine la Fabbricazione di mezzi di trasporto (205) che, beninteso, ricomprende l’attività cantieristica.
Roberto Zavan