Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Registro Imprese e Albi Archivi - Venezia Giulia Economica

Nasce ID InfoCamere : il nuovo punto di riferimento di imprese e professionisti per l’identità digitale

7 Dicembre 2021 | Di |

In camera di commercio il kit completo di strumenti tecnologicamente all’avanguardia

Sono operativi, per tutti gli imprenditori e professionisti del nostro territorio, i servizi per l’identità digitale della Certifi­cation Authority delle Camere di commercio, ID InfoCamere. Attraverso la nuova piattaforma di InfoCamere – accreditata da luglio 2020 come Qualified Trust Service Provider del sistema camerale italiano, dunque organo certificatore riconosciuto a livello europeo per l’erogazio­ne di servizi fiduciari e per il rilascio della firma digitale – la Camera di commercio Venezia Giulia mette così a disposizione del tessuto produttivo un kit completo di strumenti tecnolo­gicamente all’avanguardia, sicuri e semplici da usare per entrare a pieno titolo nell’economia digitale e accrescere efficienza e competitività.

«Con il nuovo servizio offerto da ID InfoCamere, la Camera di commercio riafferma il proprio ruolo a fianco delle imprese come ultimo miglio nel percorso verso la trasformazione digitale, mettendo a disposizione del territorio un patrimonio di conoscenze frutto di oltre quarant’anni di investimenti nell’innovazione» afferma il presidente della Cciaa Venezia Giulia, Antonio Paoletti. «Anche sulla spinta della crisi pandemica, che ha agito da acceleratore del cambiamento, le imprese e le attività professionali di qualsiasi dimensione e settore hanno compreso l’urgenza di abbracciare la digitalizzazione. La Camera di commercio ha raccolto questa esigenza – conclude – affiancando e sostenendo le imprese con strumenti indispensabili per salvaguardare il business ed accrescere l’efficienza. In questo scenario, ID InfoCamere può rappresentare il passepartout con cui entrare a pieno titolo nell’economia digitale aumentando la propria competitività».

Attraverso il portale https://id.infocamere.it è possibile richiedere, gestire e rinnovare la propria firma con identità digitale: uno strumento oramai indispensabile per sottoscrivere contratti, ordini d’acquisto e accordi specifici (es. partnership o patti di riservatezza); verbali di assemblee o di consigli d’amministrazione e bilanci societari; polizze assicurative e domande di finanziamento; richieste di voucher e agevolazioni; comunicazioni e adempimenti verso le Pubbliche Amministrazioni e molto altro ancora. Con le soluzioni Token Digital DNA, smart card o Firma Remota è possibile autenticarsi e accedere ai numerosi servizi digitali messi a disposizione dalle Camere di commercio, tra cui Il Cassetto digitale dell’Imprenditore (impresa.italia.it), Fatturazione elettronica, Libri digitali, Registro Imprese (ricerche e istanze), Lei-Legal Entity Identifier, Albo Pretorio, Deposito bilanci, Suap/Sue. Senza dimenticare i servizi di altre Amministrazioni quali , ad esempio, Inps, Agenzia delle Entrate e Inail.

Firma digitale ID InfoCamere:
come richiederla La procedura per ottenere la propria firma digitale ID Info- Camere può essere svolta sia presso la Camera di commercio oppure eseguita a distanza, grazie al video-riconoscimento. La procedura di ID InfoCamere è intuitiva, anche per chi ha poca dimestichezza con la tecnologia: è sufficiente compilare il form di richiesta sul sito web e, seguendo le istruzioni, fissare l’appuntamento per il riconoscimento a distanza grazie ad una videochiamata. Dopo il pagamento del servizio con Pago PA, si riceve il link per il collegamento nella data e all’ora concordate.

Rifiuti speciali, ecco il primo Osservatorio per migliorare la trasparenza del mercato

15 Luglio 2019 | Di |

Il monitoraggio ha coinvolto 69 aziende che trattano all’anno 700 mila tonnellate di rifiuti speciali

I rifiuti speciali sono gli scarti prodotti dal complesso delle attività produttive non assimilati a quelli urbani: industrie, imprese del commercio, dei servizi e delle costruzioni, presidi sanitari e ospedali. Il loro smaltimento avviene utilizzando le offerte del libero mercato, un settore caratterizzato da minore informazione e trasparenza. Fondamentale quindi il controllo e il monitoraggio. Per questo la Camera di Commercio Venezia Giulia e l’Albo Gestori Ambientali, con la collaborazione scientifica di Ref Ricerche, hanno implementato il primo Osservatorio sui rifiuti speciali. Come noto, il riciclo delle materie prime e la riduzione della produzione di rifiuti, sono due dei principi cardine fissati dall’Ue. La rilevazione dei prezzi di recupero dei rifiuti speciali è dunque un’operazione di trasparenza a beneficio delle aziende e degli operatori, nell’ottica di salvaguardare il tessuto imprenditoriale del territorio.

Questo primo monitoraggio ha coinvolto 69 aziende che trattano all’anno 700 mila tonnellate di rifiuti speciali, per lo più imballaggi misti (39%) e i rifiuti biodegradabili (15%). Gli operatori che hanno fornito i dati rappresentano il 47% della quota di mercato, mentre il 68% è la quota di rifiuto certificato per cui è stato possibile costruire il range di prezzo sul totale. La rilevazione ha registrato una buona partecipazione da parte delle aziende, tanto da consentire la costruzione di un range di prezzo per le principali categorie di rifiuto considerate. Prossimo step? Un tavolo di lavoro per far incontrare – in modo costruttivo – i diversi portatori di interesse del settore.

 

IRIS acqua e governo: accordo per le imprese

15 Luglio 2019 | Di |

Nell’anno 2018 l’Ente di Governo d’Ambito, in accordo con il gestore Iris Acqua, ha previsto un’articolazione tariffaria non penalizzante per le imprese del territorio ad intenso consumo idrico, come alberghi (8.000 mc/anno) e ristoranti (1.800 mc/anno), definendo due categorie ad hoc per le medie (> 500 mc/anno) e le grandi utenze (> 6.000 mc/anno), che si differenzia dalla categoria più standard di “Usi diversi”. Pertanto, la spesa annua sostenuta in media da un albergo a Gorizia è pari a 20.672 euro, mentre quella sostenuta da un ristorante è pari a 5.891 euro.

 

Visura camerale 2019: lettura più semplice con le novità introdotte da Infocamere

30 Aprile 2019 | Di |

 

A partire dal mese di gennaio 2019 le Camere di Commercio, in collaborazione con Gruppo Qualità e la Task Force Registro Imprese e il contributo di InfoCamere, hanno reso disponibile una versione aggiornata della visura camerale: il documento che racchiude tutte le informazioni relative alle imprese italiane presenti nel Registro Imprese della Camera di Commercio.

L’obiettivo è rendere la nuova visura camerale 2019 una “carta d’identità” delle imprese più leggibile e più ricca di informazioni, con nuovi dettagli sugli addetti di impresa, quali la distribuzione dei dipendenti per contratto (tempo indeterminato, determinato, stagionale), l’orario di lavoro (tempo pieno o parziale) e la qualifica (apprendista, operaio, impiegato, quadro, dirigente)

I valori, aggiornati trimestralmente grazie al rapporto avviato da tempo con Inps, sono forniti in percentuale e riguardano esclusivamente gli addetti e i dipendenti. Sono escluse le imprese con meno di sei dipendenti e gli addetti agricoli.

Particolare attenzione è stata riservata al miglioramento delle finestre informative, dove viene più chiaramente esplicitato lo stato di attività dell’impresa (anche per le aziende con procedure concorsuali), eliminate le ripetizioni di informazioni, migliorato il diagramma rappresentativo della compagine sociale.

Inoltre, è stata arricchita la versione digitale in formato html, resa navigabile a video, con note che chiariscono il significato di: codice Lei (identificativo per le operazioni all’estero), codice Ateco (rappresenta l’attività), codice Nace (sistema di classificazione europeo), partecipazioni, rating di legalità.

Una versione aggiornata, dunque, che migliora la leggibilità delle informazioni e presenta ulteriori dettagli sulla distribuzione degli addetti forniti da Inps.

 

Con SEI, sostegno all’export italiano

14 Marzo 2019 | Di |

Il progetto SEI – Sostegno all’Export dell’Italia si propone di sostenere l’impegno del sistema camerale nella realizzazione di iniziative orientate alla crescita (in termini numerici e di volume di affari) delle imprese italiane esportatrici, con l’obiettivo di favorire l’avvio sui mercati esteri delle aziende che oggi non esportano – pur avendone qualità, organizzazione e strumenti, ovvero rafforzare la presenza sui mercati esteri di quelle aziende che vi operano solo in maniera occasionale o limitata, contribuendo all’incremento e al consolidamento delle relative quote di export.

È rivolto a imprese che non hanno mai operato sui mercati esteri – pur avendo le caratteristiche per farlo o a imprese che solo sporadicamente hanno partecipato ad una era, ad una missione o a qualche iniziativa promozionale a carattere internazionale, senza tuttavia registrare un significativo impatto in termini di fatturato.

L’azienda che desidera verificare se rientra nella categoria di potenziale od occasionale esportatrice dovrà compilare un questionario on-line, seguendo le seguenti modalita:

a) accedere al sito www.sostegnoexport.it b) cliccare sul box “Sei un’impresa interessata all’estero?”
c) inserire la password: progettosei
d) compilare il questionario

Una volta elaborato il questionario, le imprese che saranno risultate potenziali od occasionali esportatrici, saranno ricontattate dall’export promoter camerale per definire assieme un percorso di check up dei fabbisogni dell’azienda, e di definizione dei mercati target.

Il progetto è gratuito e si concluderà a luglio 2019.
Per maggiori contatti: 040 6701335 sabi- na.drandich@ariestrieste.it

Crisi d’impresa e insolvenze: arriva il codice con la normativa

11 Marzo 2019 | Di |

Crisi di impresa e insolvenze: pubblicato dopo tanta attesa il codice che ne definisce le procedure. Si tratta di un testo normativo che le imprese stavano attendendo da anni e che pone ora in essere le basi di riferimento per la soluzione delle situazioni di difficoltà aziendale.

Dopo lunga gestazione, infatti, in attuazione della L. 19 ottobre 2017 n. 155, dopo 77 anni dalla Legge Fallimentare, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 14 febbraio u.s. il D.Lgs. 12 gennaio 2019 n. 14 riguardante il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.

Una parte del provvedimento entra in vigore il 16 marzo 2019, tutto il resto il 15 agosto 2020.
Entra in vigore il 16 marzo 2019 l’istituzione presso il Ministero della Giustizia dell’Albo dei Curatori e le novità sugli obblighi (con limiti abbassati rispetto a quelli vigenti) di nomina degli Organi di controllo interni delle società.

Albo dei Curatori:

Possono essere chiamati a svolgere – su incarico del Tribunale – le funzioni di curatore, commissario giudiziale o liquidatore: avvocati, dottori commercialisti ed esperti contabili , nonché consulenti del lavoro.

Organi di controllo interni delle società:

Diventa obbligatoria la nomina dell’organo di controllo o del revisore per la società che ha superato per due esercizi consecutivi uno dei seguenti limiti: 2 milioni di euro di attivo, 2 milioni di euro di ricavi, 10 dipendenti occupati durante l’esercizio.

Tale obbligo deve essere rispettato entro 9 mesi a partire dal 15 febbraio dalle srl e dalle cooperative già costituite. Entreranno invece in vigore dal 15 agosto 2020.

Allerta:

Tra le novità più rilevanti c’è l’istituto dell’ allerta, quale misura rivolta a far emergere la crisi ai primi albori, per effetto del suo rilevamento da parte di alcuni soggetti qualificati: gli organi di controllo interni della società, l’Agenzia delle Entrate, l’INPS e l’Agente della riscossione.

Spetterà a questi soggetti indurre l’impresa ad adottare immediatamente le necessarie contromisure o, in caso di sua inerzia, a chiedere l’intervento dell’ Organismo di composizione delle crisi operante presso la Camera di Commercio.

Sovra indebitamento:

Altra importante novità consiste nelle norme sul sovraindebitamento che regolano la crisi di piccoli imprenditori commerciali, imprenditori non commerciali e consumatori, ed è l’esdebitazione senza utilità, consistente in una forma di liberazione del debitore dai suoi debiti anche in assenza di pagamenti a favore dei creditori.

Visure camerali: presente l’indicazione del rating di legalità

21 Dicembre 2018 | Di |

Il rating di legalità è uno strumento introdotto nel 2012 con l’obiettivo di contrastare le intromissioni della criminalità nell’azione imprenditoriale, favorendone i principi etici. Di questo rating si tiene conto in sede di concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, nonché in sede di accesso al credito bancario.

Già a partire da ottobre 2017 le Camere di Commercio italiane si sono mosse per garantire la facilità di accesso allo strumento mediante l’utilizzo delle visure estratte dal Registro delle Imprese, le quali contengono l’indicazione del rating di legalità rilasciato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) alle aziende che ne hanno fatto richiesta e che hanno superato il vaglio dell’Autorità stessa.

L’acquisizione al Registro delle Imprese delle informazioni sul rating di legalità rientra nel processo di continuo miglioramento di qualità, completezza e trasparenza delle informazioni presenti nelle banche dati gestite dalle Camere di Commercio, perseguito attraverso l’integrazione di informazioni sulle imprese gestite da altre Pubbliche Amministrazioni.

Il rating viene rilasciato su base volontaria e può essere richiesto all’AGCM, per via telematica utilizzando l’apposito formulario pubblicato sul sito www.agcm.it/rating-di-legalita.html, dalle imprese che hanno sede operativa nel territorio nazionale, che abbiano un fatturato minimo di due milioni di euro nell’ultimo esercizio e che risultano iscritte nel Registro delle Imprese da almeno due anni.

Il rating di legalità ha durata di due anni ed è rinnovabile su richiesta. In caso di perdita di uno dei requisiti base, l’Autorità ne dispone la revoca. Se vengono meno i requisiti per i quali l’azienda ha ottenuto un rating più alto l’Antitrust riduce il numero di stellette.

La costituzione delle startup innovative

25 Settembre 2018 | Di |

In Friuli Venezia Giulia sono già 223 le startup innovative iscritte nel Registro delle Imprese, di cui ben 82 quelle con sede a Trieste e Gorizia. Gli aspiranti imprenditori che intendono costituire una startup innovativa in forma di Srl, in seguito alle novità introdotte dal decreto ministeriale del 17 febbraio 2016 possono utilizzare una procedura semplificata, che prevede per la stipula di atto costitutivo e statuto l’utilizzo di un modello standard tipizzato, ciò in via facoltativa e alternativa rispetto alla modalità ordinaria dell’atto pubblico notarile. Tale procedura è stata messa a disposizione dal sistema camerale che ha realizzato, tramite Infocamere, una applicazione per la predisposizione guidata di atto costitutivo e dello statuto, accessibile sulla piattaforma web http://startup.registroimprese.it. L’atto costitutivo e lo statuto, redatti secondo il modello standard tipizzato, devono essere firmati digitalmente da ciascuno dei soci partecipanti all’atto.

Successivamente va richiesta la registrazione dell’atto presso la competente Agenzia delle Entrate e dopo avere ricevuto gli estremi di registrazione è possibile inviare la richiesta di iscrizione nella sezione ordinaria e speciale delle startup del Registro delle imprese tramite la procedura ComUnica. Dallo stesso portale è possibile scaricare la Guida completa alla costituzione di una startup con modello tipizzato.

Per ulteriori informazioni scrivere a registro.imprese@vg.camcom.it

Notizie da Registro delle Imprese e Ufficio Ambiente

13 Marzo 2018 | Di |

Comunicazione annuale
Registro Pile

I produttori di pile e accumulatori iscritti ai Registri nazionali devono presentare la comunicazione annuale delle quantità di prodotto immesse sul mercato nel 2016. Le imprese dovranno accedere, con firma digitale, alla scrivania telematica, raggiungibile, come negli anni passati, dal sito www.registropile.it La scadenza per la presentazione è il 31 marzo 2017.

I produttori potranno comunicare i dati relativi ai soli prodotti per i quali sono iscritti ai rispettivi registri. La comunicazione va presentata, con valore pari a 0, anche laddove il produttore non abbia immesso alcuna quantità nel 2016. La compilazione è assistita da funzioni di aiuto specifiche per ogni pagina. Non è previsto un diritto di segreteria e la Camera di Commercio non è chiamata a svolgere alcuna verifica.

Scheda Sistri

La legge 205/2018 (legge di bilancio) prevede la proroga a fine 2018 del periodo transitorio (previsto dal D.L. 101/2013) in cui continuano ad applicarsi gli adempimenti e gli obblighi di cui agli articoli 188, 189, 190 e 193 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, nel testo previgente alle modifiche apportate dal decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205, nonchè le relative sanzioni. Durante questo periodo non si applicano le sanzioni per mancata o errata tenuta del registro cronologico o della scheda Sistri. In sostanza, quindi, si applica ancora il cosiddetto doppio binario che prevede la tenuta dei registri in modalità cartacea e, per gli obbligati, anche con il sistema informatico. Rimangono immutate quindi le attività delle Camere e delle Sezioni Regionali che continueranno a rilasciare alle imprese i dispositivi trasmessi da Sistri.

Presentazione MUD

Si ricorda che non vi sono modifiche, rispetto al 2017, per quanto riguarda i soggetti tenuti alla presentazione del MUD, le informazioni da comunicare, i diritti di segreteria e la modalità di presentazione. La scadenza per la presentazione è fissata al 30 aprile 2018. Come di consueto, nel corso della prima metà del mese di aprile sono previsti gli appuntamenti presso le sedi di Trieste (12 aprile), Gorizia (10 aprile) e Pordenone (11 aprile) per illustrare tutte le novità. Gli orari saranno a breve disponibili sul sito web camerale.

Importi diritto annuale 2018

Invariati per il 2018 gli importi del diritto annuale dovuto dalle imprese rispetto l’anno 2017. Si ricorda che le imprese che hanno omesso o hanno versato parzialmente il diritto 2017 hanno la possibilità di effettuare il versamento tardivo utilizzando il ravvedimento operoso per poter usufruire di sanzioni ridotte rispetto quelle ordinarie.

Per ulteriori informazioni scrivere a:

registro.imprese@vg.camcom.it

ambiente@vg.camcom.it

Notizie dal Registro delle Imprese

5 Febbraio 2018 | Di |

Ambiente: Mud 2018, le principali novità previste dal decreto

Il Dpcm 28 dicembre 2017 contiene la modulistica e le modalità per la compilazione e l’invio del Modello Unico di dichiarazione ambientale nel 2018. Il provvedimento contiene il modello e le istruzioni per la presentazione entro il 30 aprile 2018, con riferimento all’anno 2017, del Modello Unico di dichiarazione ambientale. Le novità principali riguardano le comunicazioni inerenti le autorizzazioni in possesso, la Comunicazione Rifiuti Semplificata e il Conai. Ulteriori informazioni nelle le news dell’Ufficio ambiente sul sito della Camera di Commercio.

 

Vidimazione digitale dei libri delle imprese

“Libri Digitali” è il nuovo servizio innovativo delle Camere di Commercio, che consente alle imprese di gestire e conservare in sicurezza i libri d’impresa in formato digitale con notevole risparmio di tempo e denaro. In totale sicurezza l’impresa potrà affidare i libri contabili alla Camera di Commercio territorialmente competente. Questi saranno conservati, nel rispetto delle regole definite nel decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (Codice dell’Amministrazione Digitale – CAD). L’accesso sicuro al servizio è garantito dal Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) o dalla Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Il servizio è sempre disponibile, anche da smartphone e tablet.

 

Maggiorazione diritti di segreteria (Oic) per deposito bilanci

Con decreto interministeriale del 29 dicembre 2017 (decreto Oic 2018) è stata definita la misura della maggiorazione dei diritti di segreteria dovuti alle Camere di Commercio per il deposito dei bilanci al Registro delle Imprese. La maggiorazione è di 2,70 euro e di conseguenza l’importo dei diritti di segreteria ammonta a complessivi euro 62,70. Per le cooperative sociali l’importo da corrispondere sarà pari a euro 32,70.

 

Bilanci delle società non quotate – Tassonomia Xbrl

E’ stata confermata e pubblicata in via definitiva, sul sito istituzionale Xbrl Italia, la nuova Tassonomia delle imprese di capitali che redigono i bilanci secondo le disposizioni codicistiche, denominata PCI_2017-07-06. Si attende ora la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Comunicato del Ministero dello Sviluppo Economico, contenente l’avviso relativo alla pubblicazione delle nuove tassonomie Xbrl dei documenti che compongono il bilancio ai fini del deposito al Registro delle Imprese, previsto dall’articolo 5, comma 6, del D.P.C.M. 10 dicembre 2008.

 

Il Registro dell’Alternanza Scuola Lavoro

Il Registro dell’Alternanza Scuola Lavoro (Rasl), è lo strumento che ha lo scopo di agevolare l’incontro della domanda tra scuole e mondo del lavoro. Imprese, professionisti, Enti pubblici e privati possono iscriversi per essere contattati dalle scuole ed ospitare gli studenti per un’esperienza “on the job”. La registrazione è gratuita e si effettua esclusivamente on-line (https://scuolalavoro.registroimprese. it/rasl/home).

 

Diritto annuale 2018

Il ministero dello Sviluppo Economico ha fissato gli importi del diritto annuale per l’anno 2018, confermando gli stessi importi previsti nel 2017.

 

Per ulteriori informazioni scrivere a registro.imprese@vg.camcom.it