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Articoli Archivi - Pagina 39 di 45 - Venezia Giulia Economica

Mirabilia – European Network of Unesco Sites

25 Settembre 2018 | Di |

VII edizione della Borsa Internazionale del turismo culturale, Pavia, 26-27 ottobre 2018

Un evento B2B nel settore turistico riservato agli imprenditori del settore (tour operator, agenzie di viaggio, albergatori, agenzie di incoming, ecc.) operanti nei territori che possono vantare la candidatura o la titolarità di un sito materiale riconosciuto come bene patrimonio dell’umanità dall’UNESCO e a 50 buyer (operatori incoming, decision manager, buyer luxury travel, ecc.) provenienti dai Paesi UE, USA, Giappone e Cina.

Per maggiori informazioni:
tel. 040 6701220/404
mail: promo@ariestrieste.it

Espresso, un giro d’affari che sfiora i 7 miliardi di euro a livello nazionale

25 Settembre 2018 | Di |

I dati del Cento studi della Fipe parlano chiaro: il caffè è sempre in cima alle preferenze degli italiani

Il caffè resta il prodotto di punta dei bar italiani, con un giro d’affari annuo di circa 6,6 miliardi di euro, pari a quasi il 32,5% del fatturato totale di queste attività commerciali. È questo uno dei dati maggiormente rilevanti della Mappa dell’espresso in Italia realizzata dal Centro Studi della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe). Sorseggiare un buon caffè continua a essere, infatti, uno dei momenti fondamentali della giornata degli italiani. Un’abitudine ampiamente diffusa su tutto il territorio e spalmata nel corso della giornata. Un simbolo dell’italianità nel mondo e un momento di condivisione e aggregazione al quale gli italiani non vogliono certo rinunciare.

Se si guarda alla distribuzione del consumo al bar nel corso della giornata, infatti, il 19% degli italiani la mattina fa colazione bevendo soltanto una tazzina di caffè, mentre il 49,3% nel più classico dei modi lo beve al mattino per iniziare la giornata, magari insieme ad un cornetto o altro, il 37% invece se lo concede durante le pause, soltanto il 9,2% a pranzo, mentre il 4,6% dopo cena. Analizzando, invece, la distribuzione per tipologia di bar delle tazzine servite in un giorno tipo si nota come ci sia una sostanziale uniformità numerica: si va, infatti, dalle 170 tazzine servite nei bar multipurpose alle 220 servite nei lunch bar, passando per le 200 consumate nei bar non specializzati e le 202 nei morning bar; fanalino di coda gli evening bar con 85 tazzine consumate.

Ma quanti sono i bar in attività lungo lo Stivale? Secondo il Centro Studi della Fipe nel 2017 erano 149.154 con un volume di affari di 18 miliardi di euro e concentrati principalmente in alcune regioni: Lombardia (16,9%), Lazio (10,4%), Campania (9,6%), Veneto (8,4%) e Piemonte (7,2%). Per quanto riguarda la tipologia di esercizio, prevalgono i breakfast e morning bar (30%), seguiti da bar generalisti (24%), lunch bar (17%), bar serali (16%) e bar multifunzione (14%).

Secondo l’Ufficio Studi Fipe gli italiani si recano al bar soprattutto per fare colazione: 5,4 milioni di persone consumano qui tutti i giorni il primo pasto della giornata, con una spesa media di 2,40 euro. A pranzo invece si parla di 1,3 milioni di persone, con una spesa media di 7,50 euro. Venendo invece agli atti di acquisto, i prodotti maggiormente consumati al bar sono bevande calde (36,6) – e il caffè qui gioca un ruolo di primo piano – bevande alcoliche e aperitivi (13,3), brioches (12,6), prodotti cosiddetti “d’impulso” come snack e gelati (10,8), bevande analcoliche (10,4), acqua minerale (8,8) e infine panini o piatti (7,5).

Sul fronte occupazionale il bar italiano conferma il proprio fermento: i numeri Fipe sulla ricerca di personale parlano di 9.900 baristi. Il settore mostra sempre un andamento in “rosa”, con la componente femminile in prevalenza rispetto a quella maschile (il 58% di lavoratrici dipendenti contro il 42% di lavoratori dipendenti). Il 79% dei dipendenti è di nazionalità italiana, mentre i dipendenti di nazionalità straniera si attestano sul 21%.

Triestespresso campus, il cuore delle iniziative collaterali della fiera

25 Settembre 2018 | Di |

Sarà diviso in tre macro-aree tematiche: tostatura, estrazione e formazione

Sarà un punto d’incontro. Un ambiente informale per discutere e confrontarsi su nuove tendenze. Ma anche dove acquisire solide competenze settoriali e di taglio manageriale. E, ancora, un luogo dove passare dalla teoria alla pratica: grazie all’area dedicata alle micro-roastery e alle diverse tecnologie di tostatura, a quella dedicata all’innovazione e alla tecnologia bean to cup. È il TriestEspresso Campus- Business Innovation for Coffee, il cuore delle iniziative collaterali della nona edizione di TriestEspresso Expo. Fisicamente collocato nella Centrale Idrodinamica all’interno del complesso fieristico nel Porto Vecchio di Trieste, TriestEspresso Campus proporrà continuativamente durante i tre giorni di fiera appuntamenti formativi e divulgativi, curati da Umami Area e diretti dal caffesperto Andrej Godina. Sarà diviso in tre macro-aree tematiche, a partire da quella focalizzata sulla tostatura “Green2Roast”. Noi italiani, e non solo, ci concentriamo troppo sull’estrazione e poco sulla tostatura? Beh, ecco l’opportunità per rimettersi in pari! Attorno a una piccola tostatrice si svilupperanno approfondimenti, dimostrazioni pratiche e occasioni di pratica individuale. Una full immersion nel mondo della tostatura e delle sue infinite variabili e sfumature.

L’accoppiata estrazione-innovazione tecnologica sarà invece la protagonista dell’area “Bean2cup”. Sarà un luogo dove poter avvicinare e conoscere meglio questa specifica tecnologia, capirne i vantaggi diretti e in termini di promozione della cultura del caffè. Tutto, ovviamente, non solo da guardare, ma da toccare, testare e – soprattutto – gustare.

Lo spazio “Meet2Learn” è dedicato, infine, a brevi interventi formativi, da circa 45minuti, che saranno tenuti da autorevoli relatori. Ci sarà spazio per pillole formative dal taglio manageriale, con uno speciale focus sulla responsabilità sociale d’impresa. L’Unione europea ha emanato una direttiva che obbliga le grandi imprese a inserire in bilancio un indice di responsabilità sociale. In Italia la direttiva è stata recepita dal legislatore nel 2018 e coinvolge circa 500 grandi imprese dove si consumano decine di migliaia di caffè al giorno. L’obiettivo è quello di rispondere alle necessita dei cosiddetti “Csr manager”, i “Corporate social responsibility”, che in azienda si occupano di tutto ciò che concerne la gestione delle problematiche sociali e ambientali connesse al lavoro.

Ancora aperte le prenotazioni per i corsi Università del Caffè – illycaffè

25 Settembre 2018 | Di |

Le modalità di iscrizione e tutte le informazioni sul sito www.triestespresso.it

Analisi al microscopio in chiave qualitativa della caffeina, la chimica del caffè e i suoi risvolti percettivi, il peso qualitativo di fattori agronomici e di sostenibilità. Questi i contenuti dei corsi Università del Caffè – illycaffè che si terranno durante la nona edizione di TriestEspresso Expo.

Si tratta di training mirati da 45 minuti, dal taglio science to business. A questi moduli formativi, se ne aggiunge uno dedicato alla gestione del bar, già molto partecipato e apprezzato nel corso della scorsa edizione di TriestEspresso Expo. Gli appuntamenti, a partecipazione gratuita si alterneranno nella tre giornate di fiera, al mattino e al pomeriggio, e saranno tenuti dai docenti ed esperti di Università del Caffè. Sono 12 i posti disponibili per ciascun corso ed è necessario pre-registrarsi per prenotare il proprio posto, inviando una mail a events@triestespresso.com. Il calendario dei corsi e i dettagli per effettuare la pre-registrazione sono consultabili nella scheda scaricabile dal sito www.triestespresso.it.

Nata, nel 1999, con sedi a Trieste e in tutto il mondo, l’Università del Caffè è un centro di eccellenza aperto agli imprenditori del caffè, ai professionisti dell’ospitalità e a tutti gli appassionati. Le sue attività formative e di divulgazione sono state concepite per contribuire alla crescita e al miglioramento continuo della produzione del caffè, al benessere delle persone che se ne prendono cura e lo consumano e alla salvaguardia dell’ambiente, lungo tutta la filiera, dai lontani campi tropicali fino alle nostre città.

Il lavoro nelle piantagioni raccontato da un piccolo grande coltivatore honduregno

25 Settembre 2018 | Di |

In diretta la sua storia di duro lavoro e grande passione per produrre il miglior caffè

TriestEspresso Campus racconterà l’intera filiera del caffè con un focus particolare dedicato alla piantagione. Direttamente dall’Honduras arriverà a Trieste Francisco Villeda “Panchito”, un coltivatore protagonista degli eventi “Meet the farmer” che racconterà la sua storia di duro lavoro in piantagione, di grande passione e dedizione per produrre il migliore caffè. Dietro a una singola tazzina di caffè ci sono infatti mondi anche molto diversi fra loro. Tantissimi paesi produttori, una miriade di famiglie produttrici, piantagioni di poche piante attorno a una piccola casetta oppure estese migliaia di ettari, coltivazioni all’ombra e al sole, ma anche grandi industrie e le borse di Londra e New York… Insomma, mondi ricchi di storia, tradizioni, prodotti di alta qualità, ma anche tante storie fatte di estrema povertà, ingiustizia, analfabetizzazione ed emarginazione sociale.

“Panchito”, che sarà per la prima volta in Italia, è un piccolo produttore con alle spalle una storia drammatica. Adesso è socio di un’azienda che gestisce una piantagione in Honduras e si occupa di organizzare e coordinare tutte le attività necessarie nell’arco dell’anno. Anche quelle dei raccoglitori, un lavoro particolarmente duro che inizia alle 6 del mattino e va avanti fino alle 15 tra i filari delle piante. Il raccoglitore non fa altro che selezionare e raccogliere una per una le drupe mature. Un lavoratore esperto può raccogliere anche 40 kg di ciliegie mature al giorno. Un aspetto che non ci viene mai in mente quando sorseggiamo il nostro caffè al bar.

Network delle Camere di Commercio della Nuova Alpe Adria

25 Settembre 2018 | Di |


Da sinistra Meinrad Hšfferer, JŸürgen Mandl, Larisa Vodeb,  Pierluigi Medeot
©fritzpress

 

 

A Klagenfurt un incontro tra i partner degli enti camerali di Carinzia, Venezia Giulia e Slovenia

Il progetto SCET-NETsull’Interreg Italia-Austria per favorire percorsi di alternanza scuola lavoro a livello transfrontaliero finanziato con 1.161.000 euro

 

 

KLAGENFURT –  Fatto il punto sulla collaborazione all’interno del Network delle Camere di Commercio della Nuova Alpe Adria nel corso di un incontro a cui hanno preso parte Jürgen Mandl, presidente della Camera dell’Economia della Carinzia  (Wirtschaftskammer Kärnten),Larisa Vodeb, responsabile progetti Uedella  Camera per l’Artigianato e le Piccole Imprese della Slovenia e  Pierluigi Medeot, segretario generale della Camera di Commercio Venezia Giulia.

L’ulteriore intensificazione delle relazioni transfrontaliere nella regione dell’Alpe-Adria è stato  l’obiettivo del presidente della Camera dell’EconomiaJürgen Mandlper convocare l’incontro a Klagenfurt in apertura del Festival dei Gusti dell’Alpe-Adria,chiedendo  ai  rappresentanti delle imprese delle regioni limitrofe di riunirsi nel capoluogo di regione carinziano. I colloqui, in particolare, oltre a fare il punto sulle attività già in atto,  hanno riguardato la preparazione congiunta di progetti  in vista del prossimo periodo di finanziamento dell’ UE 2012-2027.

Nell’ambito del network delle Camere di Commercio “Nuova Alpe Adria”sono stati realizzati negli anni numerosi eventi di brokeraggiodedicati, che hanno coinvolto circa 550 imprese, di settori diversi, dalla logistica e trasporti, all’agroalimentare, energie sostenibili, meccanica e altro. La collaborazione viene portata avanti anche grazie alla partecipazione reciproca ad eventi di internazionalizzazioneche i singoli partner della Nuova Alpe Adria organizzano annualmente, quali ad esempio Olio Capitale a Trieste, Holzemesse a Klagenfurt, Celje in Slovenia, Pula Boat Fair a Pola e numerose altre iniziative.

Al fine di agire in modo più capillare e sistematico a livello transfrontaliero, per favorire l’orientamento all’innovazione e alla ricerca nei settori chiave delle economie regionali, a rafforzare lo scambio e la reciproca acquisizione di competenze tecniche e scientifiche transfrontaliere, e semplificare la cornice amministrativa per facilitare lo scambio di informazioni e conoscenze, la Camera Venezia Giulia,  tramite la  società consortile Aries, ha intrapreso nel 2015 un dialogo con il GECT “Euregio

 

senza confini”, che include le tre regioni Carinzia, Veneto e Friuli Venezia Giuliae che ha portato alla definizione di un Accordo di collaborazione tra il GECT e il Sistema Camerale Transfrontaliero.

<L’Accordo, la cui firma ufficiale è prevista a metà novembre 2018, impegna il GECT – ha spiegato Pierluigi Medeot–  ad attivare un Tavolo in materia di attività produttive, affidando al sistema camerale transfrontaliero la promozione, facilitazione e attuazione di attività propriamente economiche, ovvero inerenti a tematiche prioritarie del GECT, che richiedano azioni volte a creare opportunità di sviluppo economico per le aree di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia>.

 

<Con il GECT, e con la direzione Lavoro Ricerca e Università della Regione FVG (che è partner associato) abbiamo sviluppato il progetto SCET-NETa valere sull’Interreg Italia-Austria, che ha lo scopo anche di favorire percorsi di alternanza scuola lavoro a livello transfrontaliero. Il progetto nato anche grazie all’attività svolta dalla nostra Camera di Commercio Venezia Giulia con la Camera dell’Economia Carinzia e che vede come capofila il GECT Euregio Senza Confini e partner l’Ufficio scolastico regionale della Carinzia, la Camera dell’Economia della Carinzia e la Camera di Commercio Venezia Giulia, è stato finanziato sul 1.161.000 euro. Inoltre – conclude Medeot – questo tipo di progetto si potrebbe estendere su altri fondi di cooperazione territoriale, per far sperimentare ai ragazzi delle scuole superiori un effettiva attività di lavoro/tirocini  anche in ambiti internazionali>.

Il presidente Mandlha inolte evodenziato <che insieme alla Camera di Commercio Venezia Giulia, la Camera dell’Economia della Carinzia sta lavorando nell’ambito del SCET-NETad un programma di tirocinio transfrontaliero, con l’intento di offrire interessanti nuove opportunità a giovani italiani e austriaci, in particolare nei settori del commercio e del turismo>.

 

L’INTERSCAMBIO  VENEZIA GIULIA CON SLOVENIA E AUSTRIA

 

In base ai dati provvisori, ma usualmente poco discosti dai definitivi, nel 2017 le esportazioni della Venezia verso l’Austria sono state di 131,4 milioni di euro; le importazioni invece hanno toccato i 97,0 milioni. L’avanzo commerciale della Venezia Giulia è stato dunque di 34,4 milioni.

Il risultato in realtà è formato da andamenti diversi delle due province giuliane: a fronte di un avanzo commerciale per Trieste di 40,1 milioni si contrappone un piccolo disavanzo di Gorizia (5,7). Le esportazioni di prodotti delle attività manifatturiere costituiscono il 98,4% del totale per la provincia di Trieste e il 94,4% per quella di Gorizia. Tra le importazioni prevalgono sempre i prodotti delle attività manifatturiere ma non sono trascurabili i prodotti dell’agricoltura e silvicoltura

Verso la Slovenia le esportazioni della Venezia Giulia assommano a 219,6 milioni di euro, le importazioni a 2275, con un disavanzo commerciale complessivo di poco meno di 8 milioni.

Anche in questo caso si nota un diverso andamento a livello provinciale con un avanzo consistente per Trieste (57,6 milioni) e un disavanzo di 65,5 milioni per Gorizia.

Le esportazioni di prodotti delle attività manifatturiere contano per il 95,9% del totale per Trieste e per il 93,4% per Gorizia. Anche tra le importazioni i prodotti delle attività manifatturiere si collocano per entrambe le province intorno al 93%.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Servizi rete EEN per le PMI

25 Settembre 2018 | Di |

Se cerchi contatti con nuovi partner commerciali o progettuali all’estero, la rete Enterprise Europe Network mette al tuo servizio la piattaforma https://marketplace.friendeurope.it/it/, in cui puoi cercare direttamente le richieste/offerte di prodotti e servizi di tuo interesse, e puoi scaricare e compilare il tuo company profile, che Aries ti aiuterà a diffondere gratuitamente nella sezione cerco/offro della rete EEN, che coinvolge oltre 600 contact points in tutto il mondo, favorendo la possibilità di partnership commerciali.

Per informazioni:
Area Internazionalizzazione
040 6701335

Sportello dell’Organismo di mediazione nel Palazzo di Giustizia di Trieste

25 Settembre 2018 | Di |

Nell’intento di agevolare dal punto di vista logistico gli avvocati che frequentano il Tribunale di Trieste, l’Organismo di Mediazione della Camera di Commercio Venezia Giulia dal 1° settembre in concomitanza con la ripresa del lavoro dopo la pausa estiva, ha riattivato – dal lunedì al venerdì con orario dalle 8.30 alle 12.00 – lo Sportello di Conciliazione al terzo piano stanza 387 del Palazzo di Giustizia di Trieste.

Anche in questa sede (oltre che presso la sede camerale di Trieste in piazza Borsa, 14), si possono perciò presentare le domande di mediazione e fissare contestualmente gli incontri preliminari di mediazione.

Per ulteriori informazioni contattare telefonicamente l’ufficio allo 040.7792437 o via mail mediazione@vg.camcom.it

La magia delle immagini per scoprire un mondo nuovo e affascinante

25 Settembre 2018 | Di |

Dieci video per dare voce alle tante anime di una città cosmopolita che da secoli ama e lavora con il caffè in tutti i suoi comparti

Quest’anno TriestEspresso Expo ha scelto di raccontare i volti e le specializzazioni del caffè grazie a dieci video che svelano il passato di questa bevanda irresistibile, ma anche l’universo dei crudisti, degli spedizionieri, dei torrefattori, della decaffeinizzazione, della ricerca scientifica, dei caffè storici e della formazione. Video che danno voce alle tante anime di una città che ama e lavora con il caffè da secoli.

Grazie alle immagini suggestive è possibile camminare sui moli dove viene scaricato il caffè, assistere all’apertura di grandi container con i chicchi alla rinfusa oppure allo stoccaggio dei classici sacchi di juta da 60kg e scoprire come viene eseguita la verifica sulla provenienza dei chicchi, ma anche mettere il naso dentro le torrefazioni della città. Solo nella piccola provincia di Trieste, la meno estesa in tutta Italia, è una dozzina, infatti, il numero delle torrefazioni attive. Dal grande marchio riconosciuto in tutto il mondo alle piccole-medie torrefazioni che si sono assicurate fette di mercato nazionale e internazionale. La lavorazione del chicco, la sua trasformazione da verde e crudo a brunito e torrefatto è una specialità che a Trieste si pratica da secoli. A fine ‘800 erano già una decina le torrefazioni attive, innumerevoli le botteghe del caffè. Ecco perché l’istituzione che unisce gli operatori della città, l’Associazione Caffè Trieste, è una delle più antiche associazioni di categoria, fondata nel 1891, seconda in Europa solo ad Amburgo e Amsterdam.

Torna il più importante evento B2B per l’industria del caffè espresso

25 Settembre 2018 | Di |

TriestEspresso Expo in Porto Vecchio dal 25 al 27 ottobre

È una storia di oltre 300 anni quella di Trieste nel comparto del caffè. E la sua fiera biennale dedicata ai professionisti è solo uno dei tanti volti che assume il caffè a Trieste. La nona edizione di TriestEspresso Expo, organizzata dalla Camera di Commercio Venezia Giulia in collaborazione con l’Associazione Caffè Trieste, si svolgerà dal 25 al 27 ottobre nei suggestivi magazzini del Porto Vecchio di Trieste, l’antico scalo portuale della città, e nella Centrale Idrodinamica, un’icona di archeologia industriale. Ambienti evocativi della lunga storia e competenza della città nel comparto caffeicolo, dal momento che quando il caffè iniziò a diffondersi davvero nella “Vecchia Europa” approdò anche a questi moli.

“A rendere vincente un polo altamente specializzato come quello di Trieste – spiega il presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia, Antonio Paoletti – non sono però soltanto la lunga tradizione e le competenze raccolte in tutti questi anni, bensì anche un’autentica passione e la continua voglia di innovare e mettersi in gioco in questo settore. Trieste è stata e continua a essere uno scalo portuale di riferimento per il mondo del caffè. E attorno al porto si sono sviluppate le più svariate specializzazioni: dalle torrefazioni alla decafeinizzazione, dalla ricerca scientifica ai servizi assicurativi e bancari, oltre ovviamente alla cultura diffusa nei caffè storici del centro cittadino. Proprio per questo è stato registrato il marchio “Trieste Capitale del Caffè”, fortemente voluto dalla Camera di Commercio Venezia Giulia, assieme al Comune di Trieste e la Regione Friuli Venezia Giulia, proprio per identificare a livello nazionale e internazionale il peso e la storia di Trieste e il caffè”.

Oggi TriestEspresso Expo è un appuntamento riservato al pubblico professionale internazionale e il piatto forte è costituito dall’area espositiva con circa 200 espositori, fra questi i principali brand di settore. È diventato ormai il più importante evento B2B sulla filiera dell’industria del caffè espresso, con marchi di riferimento fra cui i crudisti, le torrefazioni, i produttori di macchine da caffè, di impianti per la torrefazione, di macinadosatori e macinacaffè, ma anche di accessori e servizi come porcellane, sistemi di imballaggio e spedizionieri. Una vetrina dei migliori prodotti Made in Italy, ma non solo, che si completa con un programma di eventi collaterali focalizzato principalmente sull’alta formazione.

Caratteristiche in grado di richiamare un pubblico di 12.500 visitatori professionali da 83 Paesi, questi i numeri dell’ultima edizione 2016, di cui il 38% proveniente dall’estero, con netta prevalenza dal Centro Est Europa. TriestEspresso Expo si conferma, infatti, piazza privilegiata per dialogare con i dinamici mercati di questi Paesi, da cui giunge una parte consistente del pubblico straniero (52% nel 2016). Una fiera settoriale che ha solide basi in un comparto locale altamente specializzato.