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Articoli Archivi - Pagina 34 di 47 - Venezia Giulia Economica

” # SISPRINT IN TOUR”: analisi e dati per progettare gli interventi del futuro

25 Giugno 2019 | Di |

 

 

 

Presentazione del 2° report regionale su economia, imprese e territori

Presentato in Camera di Commercio Venezia Giulia il Report economico di SISPRINT, il “Sistema Integrato di Supporto alla PRogettazione degli Interventi Territoriali”.

<In Friuli Venezia Giulia il Progetto SISPRINT– ha inteso sottolineare il segretario generale della Cciaa Vg, Pierluigi Medot– acquisisce un valore assolutamente più pregnante rispetto ad altre regioni italiane per il particolare assetto istituzionale imposto al territorio dall’ultima riforma delle autonomie locali, che ha abolito l’istituzione Provincia e ha istituito le Unioni Territoriali Intercomunali.Ricerca e Innovazione, Turismo e cultura, Internazionalizzazione, Crisi e coesione sociale: sono questi in sintesi i punti di forza che emergono dalla seconda edizione del Report regionale e che costituiscono dei fattori strutturali della competitività del Friuli Venezia Giulia>.

Cosa emerge nel Friuli Venezia Giulia ? <Il Report – ha spiegato Marco Pini, economista dell’Ufficio Studi di SI. Camera – cerca  di mettere in evidenza le tendenze socio-economiche di una regione da cui emergono luci ed ombre: se per ombre si intendono la riduzione di imprese giovanili, artigiane e agricole, le luci riguardano la dimensione internazionale e il contributo alla crescita economica dovuto alla domanda estera,  anche se nel contempo c’è stato un freno dovuto al calo degli investimenti che hanno rallentato la crescita economica. Altri aspetti positivi sono la elevata capacità di innovazione del Friuli Venezia Giulia rispetto alle altre regioni italiane, ma  in un confronto europeo in generale,  sia per la capacità innovativa che per altri indicatori, si pone a metà classifica. Un soluzione da noi indicata  è la necessità di una  maggiore capacità di collaborazione tra le imprese, di relazionalità, per innovare e migliorare la propria competitività. Infine, va rilevato che nell’ambito del  sistema produttivo regionale a livello culturale è presente un 5% di imprese creative-culturali e quindi si possono evidenziare aspetti positivi come la capacità delle imprese di fare rete, trattandosi di micro o piccole imprese>.

Il Sistema Camerale con questa analisi pone quindi delle basi avvallate dalla ricerca analitica, che consentono di realizzare una compiuta e coerente programmazione delle azioni da svolgere per rendere ulteriormente competitivo questo territorio.

E’, infatti,  importante supportare la Regione nella sua attività di pianificazione, soprattutto alla luce dei due obiettivi sui quali si concentra l’attenzione del Friuli Venezia Giulia: la competitività e lo sviluppo economico.

<Già oggi i “numeri” del Report – conclude Medeot–  diventano la base per un confronto tra i protagonisti dei due ambiti coinvolti. La novità odierna, infatti, è la costituzione dei primi due Tavoli di approfondimento e in linea con due dei punti di forza che emergono dallo studio: il Tavolo sul turismo enogastronomico, moderato dal Claudio Cipollini(esperto tematico di SISPRINT ), e coordinato dalla collega, segretario generale della Camera di Commercio di Pordenone-Udine, Lucia Pilutti; il Tavolo sulla ricerca e innovazione e mondo imprenditoriale, che io stesso ho coordinato e moderato da  Marco Pini, dell’Ufficio Studi di SI. Camera>.

Un confronto diretto con i partecipanti al Tavolo Turismo enogastronomico  lo ha avuto l’assessore regionale Sergio Bini, toccando con mano problematiche e punti di forza delle due tematiche. In particolare Biniha inteso evidenziare quanto <sia necessario porre in essere una analisi completa dei dati a disposizione, che a volte risultato di difficile gestione, ma che comunque in ogni caso dev’essere immediata. Solo in tal modo la risposta può essere efficace>. Da parte sua l’assessore ha espresso soddisfazione per <l’operato di Promoturismo Fvg nel cercare di mettere a comune denominatore un’offerta frastagliata, cercando di non creare doppioni. E’ ora necessario creare una cabina di regia che raccordi al meglio PromoTurismo Fvg, le Camere di Commercio, i Consorzi e le Associazioni del comparto>.

Per quanto concerne il Tavolo sulla ricerca, innovazione e mondo imprenditoriale a indicare le conclusioni è stato il segretario generale Medeot che ha posto l’accento sulla necessità di <incrementare ulteriormente la vocazione all’innovazione della regione Friuli Venezia Giulia, già regione più innovatrice d’Italia secondo il Regional Innovation Scoreboard 2019. Per fare ciò serve    aumentare  l’attrattività del territorio per l’insediamento di nuove imprese ad alto contenuto innovativo attraverso la creazione di collegamenti strutturali e produttivi fra ricerca e impresa per portare alla nascita e allo sviluppo di start up innovative – e giovani – ,  in sinergia con tutti i principali attori pubblici e privati attivi sul territorio e con la Regione Friuli Venezia Giulia anche alla luce della nuova programmazione>.

 

Sintesi Report regionale Friuli Venezia Giulia

 

 

 

 

 

Il Mercuriale dei rifiuti da imballaggio: la Camera a servizio delle imprese e dell’economia circolare

24 Giugno 2019 | Di |

 

Presentati oggi in Camera di Commercio alle imprese del settore i risultati della rilevazione dei prezzi di recupero dei rifiuti da imballaggio e dei rifiuti speciali assimilabili ai rifiuti urbani

La rilevazione, effettuata nei mesi di aprile e maggio 2019, ha coinvolto 69 aziende del Friuli Venezia Giulia che nel 2017 hanno trattato circa 700 mila tonnellate di rifiuti

 

L’Osservatorio rifiuti speciali della Venezia Giuliarealizzato da REF Ricerche per conto della Camera di Commercio della Venezia Giulia, ha presentato alle imprese del settore il primo mercuriale dei prezzi di recupero dei rifiuti da imballaggio e dei rifiuti speciali assimilabili ai rifiuti urbani.

Consapevole dell’importanza del monitoraggio del costo di recupero dei rifiuti, in un’ottica di salvaguardia del tessuto imprenditoriale locale e di promozione dell’economia circolare, la Camera di Commercio ha effettuato una rilevazione dei prezzi praticati dagli operatori della regione. Si tratta di uno strumento di trasparenza a beneficio delle imprese, degli operatori e a sostegno dell’economia circolare.

 

Il ruolo della Camera a promozione dell’economia circolare

Nel settore dell’ambiente le Camere di Commercio svolgono un ruolo di grande rilevanza in quanto gestiscono, attraverso il MUD (Modello Unico di Dichiarazione ambientale), le banche dati relative alla movimentazione completa dei rifiuti, dalla produzione allo smaltimento/recupero, provvedendo altresì, mediante la titolarità dell’Albo gestori ambientali, alla qualificazione professionale delle imprese che operano nel settore. Il campo di azione non si vuole limitare al semplice esercizio di un’attività amministrativa, ma intende promuovere l’adozione delle più idonee iniziative di supporto ed assistenza agli operatori, anche mediante una capillare attività informativa.

A tal fine, la Camera di Commercio Venezia Giulia, in collaborazione con REF Ricerche, ha realizzato il primo Mercuriale dei rifiuti speciali: esso consiste nella rilevazione presso gli operatori della filiera delle condizioni di costo applicate sul libero mercato alle imprese per recupero dei rifiuti speciali, con particolare attenzione a quelle categorie di rifiuto (gli imballaggi ed altre tipologie di materiali assimilabili agli urbani) assimilate o assimilabili ai rifiuti urbani.

Al mercuriale è stato allegato un questionario di valutazione sull’impostazione dello schema di rilevazione: alle aziende, oltre ad un parere sull’impostazione generale del mercuriale, sulla periodicità di somministrazione e sulle categorie di rifiuto considerate, sono state richieste anche eventuali proposte di perfezionamento dello strumento.

 

I risultati della rilevazione

La rilevazione, effettuata nei mesi di aprile e maggio 2019, ha coinvolto 69 aziende del Friuli Venezia Giulia che nel 2017 hanno trattato circa 700 mila tonnellate di rifiuti.

Come mostrato dai grafici seguenti, le aziende del recupero di tali tipologie di rifiuto si concentrano soprattutto nelle province di Pordenone e di Udine, mentre gli imballaggi misti (150106) e i rifiuti biodegradabili (200201) sono le categorie di rifiuto maggiormente trattate, pari rispettivamente al 39% e al 15% delle tonnellate complessive recuperate.

 

La tabella seguente riassume i risultati della rilevazione. I dati forniti dalle aziende rispondenti al questionario sono risultati essere statisticamente robusti per costruire un range di prezzo relativo a 6 delle 12 tipologie di rifiuto: imballaggi in carta e cartone, imballaggi in legno, imballaggi misti, plastica, rottami metallici  e rifiuti biodegradabili. Nel complesso, tali categorie di rifiuto contano per il 68% dei quantitativi di rifiuto recuperati appartenenti ai 12 capitoli CER in oggetto.

 

La Camera della Venezia Giulia a supporto delle imprese e dell’economia circolare

La prima rilevazione presso gli operatori della filiera delle condizioni di costo applicate sul libero mercato alle imprese per recupero dei rifiuti speciali, con particolare attenzione alle categorie di rifiuto assimilate o assimilabili ai rifiuti urbani, ha registrato una buona partecipazione da parte delle aziende, tanto da consentire la costruzione di un rangedi prezzo per le principali categorie di rifiuto considerate (68% dei quantitativi trattati annualmente delle tipologie di rifiuto oggetto della rilevazione).

Tale partecipazione può essere interpretata come la conferma di una domanda da parte delle aziende di un ruolo per il mondo camerale nella promozione di iniziative di supporto ed assistenza agli operatori, nell’ambito dei processi di trasparenza e di monitoraggio sulla movimentazione dei rifiuti che le Camere sono chiamate a svolgere.

 

I recenti avvenimenti in Emilia Romagna, Veneto e Toscana, che nel corso del 2018 hanno dovuto fronteggiare un rischio “paralisi” nello smaltimento del rifiuto, a causa di carenze impiantistiche che hanno determinato un aumento considerevole dei costi di a carico delle imprese locali, richiamano l’importanza di un Osservatorio che possa presidiare il tema dei rifiuti speciali, a partire dai prezzi di recupero dei materiali, in un’ottica di salvaguardia del tessuto imprenditoriale del Friuli Venezia Giulia e di promozione dell’economia circolare.

 

 

Trieste, 24 giugno 2019

La Camera al servizio delle imprese con Osservatori dedicati alle tariffe: Rifiuti, Energia Elettrica, Acqua e Servizi Urbani

24 Giugno 2019 | Di |

Il ruolo delle Camere di Commercio si è arricchito negli ultimi anni di contenuti a sostegno dell’economia locale, anche con riferimento ai sistemi di monitoraggio riferiti alla formazione dei prezzi e delle tariffe. In fasi, come quella attuale, contraddistinte da una situazione economica complessa e difficile da affrontare, risulta di fondamentale importanza individuare strumenti utili a promuovere e sostenere la fiducia di consumatori e imprese, che facciano comprendere i criteri di formazione delle tariffe monitorandone il relativo andamento.

<La Camera di Commercio Venezia Giulia – ha rilevato il presidente, Antonio Paoletti– con il supporto scientifico di Ref Ricerche, ha avviato un progetto che mira a valutare l’attrattività del territorio con riferimento ai servizi pubblici locali, con particolare riferimento al servizio di igiene urbana. In particolare questa mattina è stato presentato il Portale energia per la valutazione delle offerte di fornitura e il Rapporto dell’osservatorio tariffe della Venezia Giulia su rifiuti urbani e servizio idrico nel 2018 a partire dall’aggiornamento delle informazioni raccolte sul portale TASP (Tariffe Servizi Pubblici), che da quest’anno include anche il settore idrico>.

Alla presentazione hanno preso parte anche alcuni assessori in rappresentanza del Comune di Gorizia, Arianna Bellan, per quello di San Dorligo della Valle, Antonio Ghersinich e per quello di Mossa, Paolo Medeot.

Nicolò Valle, economista di REF Ricerche, ha illustrato i risultati dell’analisi e <per quanto riguarda le tariffe – ha detto Valle– nel settore dei Rifiuti Urbani per le utenze non domestichecalcolate come media dei profili analizzati (albergo, parrucchiere, ristorante, industria alimentare) : il Comune di Dolegna del Collio risulta essere quello più economico con 1.146 euro/anno, mentre Staranzano e San Dorligo della Valle si collocano intorno alla media (rispettivamente 2.387 e 2.641 euro/anno) e San Pier d’Isonzo risulta essere il più costoso con  4.200 euro all’anno. La spesa per il servizio dei rifiuti presenta forti scostamenti sul territorio. I fattori che determinano il costo finale sono molteplici: la dimensione del Comune, la dotazione impiantistica del territorio e l’efficienza della gestione sono fra i principali driver della spesa del servizio>.

Per quanto riguarda le forniture idriche, invece, le tariffe più economiche vengono praticate a Monrupino e Sgonico 12.072 euro/anno, mentre a Duino-Aurisina, Muggia, San Dorligo della Valle e Trieste  l’importo sale a 12.436 euro/anno. In generale sono aumentati gli investimenti in tariffa e anche qui sono diversi i fattori che determinano il costo.

 

L’Osservatorio tariffe della Venezia Giuliarealizzato da REF Ricerche per conto della Camera di Commercio della Venezia Giulia rilancia i servizi a favore delle imprese.

I lavori hanno sancito il lancio ufficiale di due strumenti, entrambi liberamente accessibili sul sito internet della Camera: il portale EnergiaPMI, che mette a confronto i prezzi e le condizioni applicate alle PMI nei contratti di fornitura di energia elettrica e l’aggiornamento 2018 del Tasp, la piattaforma telematica grazie alla quale un’impresa può calcolare la spesa per i rifiuti e da quest’anno anche per il servizio idrico, nel proprio Comune.

L’energia elettrica

Con l’approvazione del DdL Concorrenza ed il successivo rinvio approvato nel settembre 2018, dal 1° luglio 2020 verrà meno il servizio di Maggior Tutela e l’approvvigionamento di energia elettrica avrà luogo solamente nell’ambito del mercato libero, pur garantendo una tutela di fornitura con il servizio di salvaguardia (gare). Per accompagnare gli utenti verso il mercato libero, dal 1° gennaio 2018 ARERA propone l’offerta PLACET (Prezzo Libero a Condizioni Equiparate di Tutela) finalizzata nelle intenzioni a promuovere una maggiore comprensione e comparabilità delle offerte. Al fine di accompagnare gli utenti finali in questo delicato passaggio verso il mercato libero la Camera di Commercio della Venezia Giulia ha implementato un portale gratuito per permettere alle micro e piccole imprese di valutare in maniera semplificata e accessibile le offerte commerciali.

Il portale consente infatti di visionare le caratteristiche fondamentali delle proposte commerciali riferite ai principali operatori di mercato, sia sotto il profilo delle condizioni economiche che sotto quello degli aspetti più prettamente qualitativi del servizio offerto (dalla tipologia di prezzo alla durata del contratto, dalle modalità di fatturazione agli eventuali servizi a maggior valore aggiunto).

Il servizio è accessibile al seguente link: http://www.energiapmi.it/vgcamcom/

Tariffe servizi pubblici

Nel corso della mattinata sono state inoltre discusse le principali evidenze dell’Osservatorio Tariffe a partire dall’aggiornamento delle informazioni raccolte sul portale TASP (Tariffe Servizi Pubblici, http://veneziagiulia.repertoriotariffe.it/). La piattaforma, avviata nel 2017 dalla Camera di Commercio della Venezia Giulia, consente alle imprese di ricostruire il costo del servizio rifiuti e del servizio idrico integrato nel proprio Comune, di confrontarlo con quello degli altri Comuni limitrofi e di valutare la qualità del servizio offerto. Le ragioni dell’intervento in questo ambito della Camera di Commercio, che si sostanzia in un servizio di trasparenza del mercato per favorire scelte più informate e consapevoli da parte delle PMI, sono facilmente intelligibili: in un contesto caratterizzato da un andamento moderato dell’inflazione, i corrispettivi dei servizi pubblici locali hanno continuato a sperimentare tassi di crescita di assoluto rilievo (nel 2018 +34% per l’acqua potabile e +13% per il servizio di raccolta rifiuti rispetto al 2013).

I rifiuti urbani

L’analisi ha consentito di mettere a confronto i costi sostenuti dalle famiglie e dalle imprese localizzate nel territorio giuliano con il resto della Regione.

Ordinando i capoluoghi di Provincia per livello dei corrispettivi, Trieste, Gorizia, Pordenone e Udine si collocano nella parte medio-bassa, confermandosi tra le città più economiche per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti per una famiglia media di 3 componenti.

Per le imprese, a livello di Comune e facendo ad esempio riferimento al profilo albergo, la spesa annua si aggira intorno a 4.820 euro per Trieste e su 3.049 euro per Gorizia.

Passando ad esaminare le tariffe dei rifiuti per le altre tipologie di imprese, il punto dolente è la grande variabilità di costi fra le diverse tipologie di attività economica e tra Comune e Comune. Diversi elementi contribuiscono a spiegare i “gap”, tra cui l’ampiezza della popolazione servita, la diversa distribuzione dei costi tra categorie di utenza, un diverso grado di efficienza delle gestioni, le soluzioni organizzative adottate (modalità di raccolta, spazzamento e lavaggio strade, incidenza della raccolta differenziata/indifferenziata) e la dotazione impiantistica di trattamento e smaltimento. Nel caso del profilo ristorante, il rapporto massimo/minimo è addirittura di 1:6.

 

 

 

 

province Trieste e Gorizia)

 L’acqua potabile

Per quanto concerne il servizio idrico integrato, ordinando i capoluoghi di Provincia per livello dei corrispettivi, Gorizia, Pordenone e Udine si collocano nella parte medio-bassa, mentre Trieste presente una spesa leggermente superiore alla media per una famiglia media di 3 componenti.

Per le imprese, a livello di Comune e facendo ad esempio riferimento al profilo ristorante, la spesa annua si aggira intorno a 5.464 euro per Trieste e 12.359 euro per Gorizia.

Resta alto in Venezia Giulia anche il divario tra spesa minima e spesa massima per ciascuna tipologia d’impresa: ad esempio nel caso dell’albergo, a parità di consumi, si può spendere da 29 mila a 58 mila a seconda del comune di appartenenza.

 

 

 

(province Trieste e Gorizia)

REF Ricerche è una società indipendente che affianca aziende, istituzioni, organismi governativi nei processi conoscitivi e decisionali. REF Ricerche supporta l’Ufficio Parlamentare di Bilancio chiamato a validare le proiezioni macroeconomiche del Governo, è membro del pool di previsori professionali interpellati stabilmente da Consensus Forecast, di A.I.E.C.E. (Associazione Europea degli Istituti di Congiuntura) e di EUREN, network europei di ricerca economica.

 

 

Trieste, 24 giugno 2019

 

#SISPRINT IN TOUR, atto secondo: appuntamento il 25 giugno a Trieste

20 Giugno 2019 | Di |

#SISPRINT IN TOUR, atto secondo. Ritorna in Friuli Venezia Giulia l’iniziativa di presentazione dei Report su economia, imprese e territori. L’appuntamento è per martedì 25 giugno nella sede di Trieste della Camera di Commercio Venezia Giulia, con inizio alle ore 9.30 nella sala Maggiore del Palazzo della Borsa Vecchia.

#SISPRINT IN TOUR rientra tra le azioni previste dal progetto SISPRINT, Sistema Integrato di Supporto alla PRogettazione degli INterventi Territoriali, realizzato da Unioncamere in collaborazione con l’Agenzia per la Coesione territoriale e finanziato dal PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020, di cui Unioncamere è il soggetto beneficiario.

Nella giornata regionale organizzata a Trieste, alla presentazione del report regionale su economia, imprese e territori seguiranno due focus tematici, uno dedicato al Turismo enogastronomico nel Fvge l’altro a Ricerca eInnovazione nel mondo imprenditoriale del Fvg.

Caratteristiche delle imprese, loro traiettorie di sviluppo in termini di innovazione e green economy; l’apporto all’economia di settori cardine del sistema produttivo nazionale, come la cultura; la capacità di attrazione e di accoglienza turistica delle diverse aree del Paese. E poi molti confronti europei per cogliere meglio il posizionamento delle singole regioni nello scenario del Vecchio Continente. Questi i nuovi contenuti dei Report, che offriranno i dati di contesto degli incontri promossi dalle Camere di Commercio che svolgono il ruolo di Antenne territoriali del progetto. Obiettivo di questi appuntamenti è attivare un dialogo stabile e un confronto tra amministrazioni pubbliche, imprese, Università e componenti sociali sui temi dello sviluppo territoriale, per fare emergere le reali esigenze delle imprese e qualificare la progettualità per lo sviluppo.

PROGRAMMA 

#SISPRINT IN TOUR 2
Analisi e dati per progettare gli interventi di sviluppoPresentazione del 2° report regionale su economia, imprese e territori

Saluti istituzionali
Antonio Paoletti – Presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia

Apertura dei lavori
Sara Bassotti – Referente progetto SI.Sprint SI.Camera per Antenna territoriale CCIAA Venezia Giulia

10:00 Presentazione del 2° Report

Marco Pini – Ufficio Studi SI.Camera
Struttura e contenuti del 2°Report della Regione Autonoma FVG. Analisi delle principali evidenze, delle criticità e dei punti di forza.

10:30 Tavola rotonda: “Dalle analisi alle opportunità di sviluppo”Moderatore: Claudio Cipollini – Esperto Tematico Progetto Si.Sprint

Intervengono:

Antonio Paoletti – Presidente della Camera di Commercio Venezia GiuliaGiovanni Da Pozzo – Presidente della Camera di Commercio Pordenone Udine

11:00 Considerazioni conclusive
Pierluigi Medeot – Segretario Generale della Camera di Commercio Venezia Giulia

Con la partecipazione dell’Assessore alle Attività Produttive e Turismo Regione Autonoma FVG, Sergio Emidio Bini

Camera di Commercio Venezia Giulia – Sala Maggiore – Piazza della Borsa 14 – 34121 Trieste Informazioni e prenotazioni: 0481 384285 – 283

I vini del Collio a giugno protagonisti in Inghilterra: Camera di Commercio con Barcolana e PromoTurismoFVG a sostegno di iniziative di promozione dei prodotti

14 Giugno 2019 | Di |

I vini del Collio protagonisti a giugno in Inghilterra. Camera di Commercio Venezia Giulia e Consorzio Collio hanno presentano nella conferenza stampa che si è svolta il 13 giugno nell’ Ambasciata italiana a Londra l’edizione numero 51 della Coppa d’Autunno – Barcolana e per sancire anche a livello nazionale il matrimonio tra la regata più numerosa del mondo e le eccellenze vitivinicole del Collio Goriziano.
Una grande opportunità resa possibile dall’Ente camerale che ha consentito al Consorzio Collio di presentare e rappresentare le proprie produzioni a fianco dell’Ambasciatore d’Italia in Inghilterra, Raffaele Trombetta, di Andrea Illy che con il marchio illy è sinonimo del made in Italy nel mondo e sostenitore della Coppa d’Autunno-Barcolana promuovendone a livello internazionale il Manifesto, nonché il presidente della Società Velica Barcola Grignano, Mitja Gialuz e il direttore generale di PromoTurismoFVG, Lucio Gomiero. Sono oltre una trentina i giornalisti accreditati all’evento che ha visto anche la presentazione del ruolo del Collio a fianco di Barcolana nella storica regata Round the Island che dal 1931 si svolge attorno all’isola di Wight.
La regata organizzata dall’Island Sailing Club si sviluppa su 50 miglia nautiche con partenza e arrivo a Cowes. La Round the Island è infatti la versione inglese della Barcolana con oltre 1.500 barche partecipanti. <Un’opportunità, in Inghilterra, di visibilità e promozione commerciale internazionale per le eccellenze vitivinicole del Collio Goriziano – commenta il presidente della Cciaa Vg, Antonio Paoletti – che grazie al lavoro sinergico ormai prassi all’interno dei settori economici della Venezia Giulia, consente di abbinare a Barcolana i vini tra i più celebrati al mondo. Questo è uno dei passaggi che consentiranno, dopo la prima edizione 2018 della Venezia Giulia Collio Cup in “Barcolana 50”, un presenza qualificata e importante del Consorzio Collio e dei suoi produttori all’interno di “Barcolana 50+1”. L’eleganza e la qualità dei vini del Collio ben si sposano con il mondo della vela e con un evento la cui portata mondiale è ormai celebrata in ambito internazionale. Collio, che a differenza di altri Paesi, sul mercato inglese è conosciuto ed apprezzato >.
Ma l’azione sul mercato inglese si svolge sinergicamente a quella programmata da PromoTurismoFVG. <L’Inghilterra rappresenta per PromoTurismoFVG – ha affermato Lucio Gomiero – uno dei mercati strategici di maggiore interesse, in grado di posizionare la destinazione Friuli Venezia Giulia a livello internazionale in particolar modo per alcuni dei prodotti turistici quali ad esempio il cicloturismo, la proposta culturale di città e borghi, ma soprattutto l’enogastronomia. Ecco che la cooperazione in questo mercato con la Camera di Commercio  Venezia Giulia risulta fondamentale in occasione delle iniziative collegata alla presenza del marchio e dei prodotti del Consorzio Collio a fianco della Barcolana in Inghilterra, a maggior ragione ora che PromoTurismoFVG ha assunto la promozione dell’agroalimentare della regione>.
Nel corso della prossima settimana dal 19 al 23 giugno, inoltre, PromoTurismoFVG presenzierà per la prima volta quest’anno a Taste of London, evento vetrina di alto profilo che intercetta un pubblico di food lover e specialisti per un totale di circa 50mila visitatori. Lo stand promozionale previsto a Regent’s park permetterà di proporre l’offerta enoturistica del FVG attraverso degustazioni e vendita delle etichette selezionate dalla Doc Friuli e la Doc Collio ma anche di presentare le Dop San Daniele e Montasio perseguendo il doppio l’obiettivo di posizionare il FVG come meta di short break enogastronomici e di sondare l’interesse verso il prodotto agroalimentare.

Nel settore del vino va rilevato che il consumo pro-capite in Inghilterra è passato da meno di 2 litri del 1961 ai 18 litri rilevati dall’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (Oiv) nel 2004, con una progressione principalmente avvenuta nel corso degli ultimi 10 anni. E’ così che il mercato inglese è diventato un mercato da quasi 11milioni di ettolitri, raddoppiando la propria dimensione rispetto alla seconda metà degli anni Ottanta, e raggiungendo un valore stimato dei Paesi di maggior importanza insieme a Germania e Svizzera.
<In Inghilterra – ha spiegato Valentina Ursic per il Consorzio Collio – dominano i vini bianchi con il 48% del mercato e il Collio qui è particolarmente gradito e noto. Il mercato è principalmente rappresentato dal canale off-trade, che rappresenta l’81% delle vendite locali di vino. Il canale off-trade è rappresentato per il 75% dalla grande distribuzione, per l’11% dalle enoteche, il 9% dagli altri negozi e il 5% dalle cooperative. Nell’ambito dell’off-trade, le vendite di spumante rappresentano circa un 10% del totale, così come le vendite di vini fortificati. Per quanto riguarda le denominazioni, lo Chardonnay è il vino più bevuto, seguito dal Cabernet, dal Merlot e dal Sauvignon. Il primo vino italiano è il Soave che precede il Pinot grigio. Da meno di 2 litri del 1961 ai 18 litri rilevati da Oiv nel 2004, con una progressione principalmente avvenuta nel corso degli ultimi 10 anni. E’ così che il mercato inglese è diventato da quasi 11 milioni di hl, raddoppiando la propria dimensione rispetto alla seconda metà degli anni 80 >.

Cciaa Vg capofila Ats per dossier Collio/Brda in Unesco

12 Giugno 2019 | Di |

Bumbaca Gorizia 17.10.2017 Collio a Capriva © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
LA CAMERA DI COMMERCIO VENEZIA GIULIA SARA’ CAPOFILA DELL’ATS CHE PREDISPORRA’ IL DOSSIER DI CANDIDATURA DEL COLLIO/BRDA A SITO UNESCO

Prende concretezza la candidatura a Patrimonio Mondiale  Unesco transfrontaliero del sito “Paesaggio rurale Collio (Italia)/Brda(SLovenia) tra Isonzo e Judrio”: la Giunta Camerale ha deliberato la costituzione dell’Associazione Temporanea di Scopo (Ats), di cui sarà capofila la stessa Camera di Commercio Venezia Giulia,  per predisporre il dossier e le attività relative alla presentazione della candidatura. Accanto alla Camera di Commercio un ruolo fondamentale sarà svolto dalla Regione Friuli Venezia Giulia che, peraltro, ha già garantito quota parte dei finanziamenti necessari per gli studi propedeutici alla richiesta di inserimento nella tentative list dell’Unesco.

<In questo modo – commenta il presidente camerale, Antonio Paoletti – andiamo a dare una risposta concreta a una richiesta del territorio, dando vita alla struttura indispensabile per l’espletamento delle attività necessarie. L’Ats, infatti, avrà un ruolo fondamentale nella gestione dei fondi da utilizzare per tutte le azioni finalizzate alla presentazione del dossier di candidatura e vigilerà sul Piano di Gestione del sito che verrà predisposto dal gruppo tecnico scientifico incaricato>.

Faranno parte dell’Ats a fianco della Camera di Commercio anche i firmatari del Protocollo d’Intesa per la candidatura sottoscritto il 18 aprile 2015 dal Comune di Dolegna del Collio, dal Comune di Cormòns, dal Comune di Capriva del Friuli, dal Comune di Mossa, dal Comune di Farra d’Isonzo, dal Comune di San Lorenzo Isontino, dal Comune di San Floriano del Collio, dal Comune di Gorizia, dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, dall’allora Camera di Commercio  di Gorizia (ora Venezia Giulia), e dal Comune sloveno di Brda.

<In particolare – ricorda Paoletti – la Regione Friuli Venezia Giulia ha manifestato attraverso l’assessore alla Cultura, Tiziana Gibelli, il pieno sostegno politico e finanziario all’iniziativa, concordando sulla grande importanza che il risultato porterebbe in termini culturali, paesaggistici ed economiche>.

Il Protocollo d’Intesa è altresì sostenuto dal Consorzio Tutela Vini Collio, i cui 167 produttori aderenti hanno manifestato la volontà di entrare a far parte di una strategia globale integrata del territorio, che miri a sviluppare una logica internazionale di sistema costruita a partire dal riconoscimento e dalla valorizzazione delle identità, delle specificità e dei valori che i singoli ambiti esprimono.

Va rilevato, inoltre, che la candidatura ha ricevuto il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo rappresentato dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia e  del Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti, Consiglio Nazionale Italiano.

Come diventare imprenditori: incontri individuali a Gorizia

11 Giugno 2019 | Di |

A chi sta valutando l’opportunità di mettersi in proprio, la Camera di Commercio Venezia Giulia propone incontri individuali in tema di auto imprenditorialità e business plan.

Prima di avviare un’attività autonoma è indispensabile infatti analizzare accuratamente la propria idea imprenditoriale e l’ambiente in cui si intende realizzarla.

L’opportunità di mettersi in proprio può rappresentare un percorso motivante ed efficace, ma significare anche sfidare il mercato e cercarvi la sopravvivenza in un contesto dove lo spazio è limitato e la competizione e la saturazione sono molto elevate. Oggi non è più possibile improvvisare; il nuovo imprenditore deve entrare nel mercato consapevole e preparato.

Gli incontri mirano a fornire strumenti e conoscenze per aiutare l’aspirante imprenditore a: verificare le proprie competenze e attitudini imprenditoriali, analizzare l’idea d’impresa e verificare la coerenza tra idea e persona, identificare l’ambiente competitivo, valutare la fattibilità economica e finanziaria, analizzare gli aspetti organizzativi e giuridici di una piccola impresa.

Gli incontri, gratuiti, si svolgono presso la sede di Gorizia, previo appuntamento al numero 0481 34202 – referente Serena Storni – spazio.impresa@vg.camcom.it; serena.storni@vg.camcom.it

Fare buona informazione per contrastare la “demonizzazione” del latte

28 Maggio 2019 | Di |

A Trieste la Camera di Commercio Venezia Giulia ha ospitato una nuova tappa del programma “Latte nelle Scuole” dedicato ai produttori chiamati alle nuove sfide del biologico e della promozione delle loro attività a livello turistico

Sala Maggiore della Camera di Commercio Venezia Giulia gremita di giovani questa mattina per “Latte bio: convenienza o vocazione”, evento organizzato nell’ambito del programma “Latte nelle Scuole”, la grande campagna di educazione alimentare sul consumo di latte e prodotti lattiero caseari, finanziata dall’Unione europea e realizzata nel Friuli Venezia Giulia dal Ministero delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo e dallo stesso ente camerale. Iniziativa moderata dal giornalista Nicolò Gambarotto e introdotta dal presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia: “Il latte è il nostro primo nutrimento, quello che ci fa crescere e ci prepara alla vita e che dovrebbe poi accompagnarci tutta la vita. È infatti un alimento sano che non dovrebbe mai mancare sulle nostre tavole ed è anche un motore importante dell’economia che va valorizzato, sostenendo allevatori e produttori che hanno un ruolo significativo anche per lo sviluppo rurale e più in generale tutta la filiera del latte e dei latticini. Purtroppo – sottolinea il presidente camerale – negli ultimi anni il consumo di latte e latticini è diminuito. Iniziative come quelle proposte in tutto il Friuli Venezia Giulia dal programma “Latte nelle Scuole” sono finalizzate dare una informazione corretta e a contrastare questa tendenza, incentivando già in età infantile le buone abitudini alimentari”.

Fondamentale quindi il ruolo delle istituzioni per contrastare la “demonizzazione” del latte e dei suoi derivati. Soprattutto quando si parla di produzione. “Il dialogo con i vari protagonisti del settore nel nostro territorio è costante” ha ricordato Marco De Munari in rappresentanza della Camera di Commercio Pordenone Udine, mentre l’assessore regionale Stefano Zannier ha rimarcato l’elevata qualità dei produttori del Friuli Venezia Giulia. “Una qualità certificata – ha detto con forza – mentre in molti altri casi si tratta solo di pubblicità”.

Fabiano Simsig dell’Associazione allevatori Fvg, il presidente Coldiretti Fvg Michele Pavan e il presidente Cluster Agrifood Fvg Claudio Filipuzzi si sono soffermati sul ruolo della zootecnia e della produzione casearia nel Friuli Venezia Giulia, settori chiamati alla sfida del biologico. Nella nostra regione solo il 2 per cento della produzione di latte è bio e le aziende si concentrano soprattutto in pianura a causa dell’abbandono dei pascoli di montagna. Da alcuni anni è iniziato un percorso di trasformazione e molti produttori stanno abbracciando il biologico, un percorso non facile che necessità un nuovo approccio. “Un ritorno alle origini. A come il latte veniva prodotto 60 anni fa” ha ricordato Giuseppe Zoff che si è definito “orgogliosamente contadino” e che, insieme al presidente dell’Ordine dei veterinari di Trieste Fulvia Ada Rossi, ha messo in guardia sul peso degli antibiotici che vanno utilizzati meno e in modo più razionale per evitare danni peggiori.

Diana Candusso di Promoturismo Fvg ha parlato della Strada del Vino e dei Sapori e di come le latterie possano diventare anche una meta turistica importante per la promozione del territorio, mentre Giorgio Rizzato dell’Accademia italiana della Cucina ha conquistato il pubblico giovanissimo illustrando le gustosissime caratteristiche del formaggio. Giovani sempre più interessati a questi temi come dimostra il forte incremento nelle iscrizioni alle facoltà di Agraria in Italia.

Le conclusioni sono state affidate a Claudio Bardini, referente regionale per l’Educazione alla Salute dell’Ufficio scolastico regionale. “Salute e corretta alimentazione sono fondamentali. Per raggiungere buoni risultati anche in questo ambito – ha detto in conclusione Bardini – la scuola e soprattutto i docenti rivestono un ruolo strategico”.

Il Programma Latte nelle Scuole è la campagna di educazione alimentare sul consumo di latte e prodotti lattiero caseari destinata agli allievi delle scuole primarie, finanziata dall’Unione europea e realizzata dal Ministero delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo.

Si tratta, in particolare, di una iniziativa che si inserisce nella più ampia “Strategia nazionale del Programma destinato alle scuole in Italia per il periodo 1.o agosto 2017 – 31 luglio 2023”, che il Ministero ha condiviso in Conferenza Stato-Regioni e che prevede di coinvolgere un elevato numero di scuole primarie, principalmente dei capoluoghi delle Regioni e delle Province autonome di Bolzano e Trento, con la distribuzione di alcuni prodotti lattiero-caseari agli studenti, unitamente ad attività di informazione sui prodotti stessi e di sensibilizzazione su una corretta alimentazione.

Una iniziativa che si svolge in tutta Europa e che riveste un ruolo di rilevante importanza economica e sociale perché ha l’obiettivo di fronteggiare il notevole calo della domanda (circa il 20%), che sta colpendo la filiera lattiero-casearia, una delle più importanti filiere del nostro paese, con conseguenze fortemente negative per le imprese e per i lavoratori dell’agricoltura, dell’industria e del commercio.

 

Novità per gli organi di controllo delle Srl

24 Maggio 2019 | Di |

L’obbligo scatta a partire dal 17 dicembre 2019, ma si può iscrivere la nomina dell’organo di controllo o del revisore  anche prima della modifica statutaria

L’articolo 2477 del codice civile è stato recentemente modificato dal D.Lgs 14/2019 “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza”, entrato in vigore il 16 marzo 2019.

Sono ora previsti nuovi limiti dimensionali per la nomina obbligatoria dell’organo di controllo o del revisore, che è prevista qualora la società:

– sia tenuta alla redazione del bilancio consolidato

– controlli una società obbligata alla revisione legale dei conti

– abbia superato per due esercizi consecutivi almeno uno dei seguenti limiti:

  1. a) totale dell’attivo dello stato patrimoniale: 2 milioni di euro
  2. b) ricavi delle vendite e delle prestazioni: 2 milioni di euro
  3. c) dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 10 unità

Tali novità decorrono a partire dal 17 dicembre 2019 (9 mesi dall’entrata in vigore della norma) ed entro tale data sarà quindi obbligatoria la nomina dell’organo di controllo o del revisore e l’adeguamento dello Statuto.

In ogni caso, l’eventuale nomina dell’organo di controllo può avvenire anche in autonomia e quindi senza la contemporanea modifica dell’atto costitutivo/statuto.

Pertanto, a seguito di un confronto tra i Registri delle Imprese della Lombardia e del Triveneto, si precisa che l’eventuale nomina, volontaria, dell’organo di controllo o del revisore, anche in mancanza dell’adeguamento dello Statuto (a cui si dovrà comunque provvedere entro il 17 dicembre 2019) potrà comunque essere comunicata al Registro delle Imprese con apposita domanda (anche se non ancora obbligatoria).

Michele Bossi

 

Diciassette “player” fanno sistema

24 Maggio 2019 | Di |

TRANSPORT LOGISTIC

Il sistema logistico del Friuli Venezia Giulia si presenta in grande stile alla fiera “Transport Logistic” di Monaco. In mostra ben 17 realtà: l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, l’associazione degli spedizionieri Aspt Astra, l’Azienda speciale per il Porto di Monfalcone, il Consorzio di sviluppo economico del Friuli (Cosef), Europa multipurpose terminals (Emt), Frigomar, General Cargo Terminal (Gct), gli interporti di Gorizia, Trieste, Cervignano e Pordenone, il Network Europeo Servizi e Trasporto (Nest), la Piattaforma logistica di Trieste, Samer & Co. Shipping, Samer Seaports & Terminals, la Società Alpe Adria spa e Trieste Marine Terminal (Tmt). Tutti “player” di grande professionalità e affidabilità.

Da ricordare che Trieste è capolinea di collegamenti oceanici regolari e diretti con Cina, Estremo Oriente, Singapore, Malesia, con scali anche in numerosi porti del bacino mediterraneo come l’Albania, la Slovenia, la Croazia, la Grecia, la Turchia, l’Egitto, il Libano e Israele. Collegamenti garantiti dalle principali compagnie di navigazione mondiali. Inoltre più di 160 treni al mese collegano il capoluogo del Friuli Venezia Giulia con le aree produttive ed industriali del Nord-Est italiano e del Centro Europa, con diverse destinazioni, quali Germania, Austria, Repubblica Ceca, Ungheria, Svizzera e Lussemburgo, servendo un hinterland economico in crescente sviluppo ed estremamente articolato. Per raggiungere i mercati di riferimento nel Centro-Est Europa sono stati sviluppati infatti servizi intermodali ad alta specializzazione con treni diretti.

Fondali profondi fino a 18 metri, eccellente accessibilità nautica, ottimi raccordi ferroviari e stradali, vicinanza ai mercati di sbocco, fanno del porto triestino uno scalo efficiente e competitivo. Il Friuli Venezia Giulia, crocevia naturale tra Oriente e Occidente, è una porta d’accesso preferenziale dell’Europa verso i mercati del Far East. In questo contesto il Porto di Trieste riesce a garantire un risparmio di cinque giorni di navigazione sulle rotte tra Europa ed Asia orientale, rispetto agli scali del Nord Europa. Tutto questo per una linea di navi portacontenitori da 6 mila “teu” si traduce – giusto per fare un esempio concreto – in un risparmio economico sui costi di nolo e di carburante di oltre 25 milioni di dollari all’anno.

Strategico per il sistema logistico del Friuli Venezia Giulia anche Sdag Interporto di Gorizia, una piattaforma logistica intermodale al confine con la Slovenia, specializzata nell’agroalimentare fresco e congelato per i mercati del Centro ed Est Europa.