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Articoli Archivi - Pagina 31 di 47 - Venezia Giulia Economica

La Digital Transformation e le Piccole medie imprese

25 Novembre 2019 | Di |

Per supportare gli imprenditori nell’utilizzo delle moderne tecnologie all’interno dei processi produttivi, l’ufficio Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio Venezia Giulia organizza il secondo seminario sulla Digital Transformation

Giovedì, 28 novembre, dalle 15.00 alle 17.00

nella Sala Desiata, Camera di Commercio Venezia Giulia Sede di Trieste, Piazza della Borsa 14

 

 

Quali benefici possono trarre le piccole e medie imprese del settore manifatturiero dalla Digital Transformation?

Come sfruttare le potenzialità offerte dalla manutenzione predittiva, dall’integrazione dei fornitori e del “Manufacturing Execution System” con i sistemi ERP?

Come sfruttare le tecnologie di Realtà Virtuale e Realtà Aumentata per migliorare la progettazione, la produzione e anche la formazione del personale, diventando più competitivi in un mercato in crescita?

Questi alcuni degli interrogativi a cui verrà dato risposta.

 

digitalpromoterts@vg.camcom.it

tel. 040 6701 332

ZIBERNA: sarà un volano per l’occupazione, coinvolgendo le imprese

18 Novembre 2019 | Di |

Per il Sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna «c’è chi pensa che Capitale della cultura significhi solo realizzare tanti eventi. In realtà̀ vincere questa sfida significherebbe far ripartire l’intera economia del territorio perché́ ogni settore sarebbe coinvolto, con l’arrivo di finanziamenti pubblici e privati da investire anche nell’edilizia, ovvero nel recupero urbanistico ma anche nel commercio e nelle altre attività̀ produttive. Come insegna l’esperienza di Matera e di altre città che si sono aggiudicate questo titolo, sarà̀ un volano formidabile per l’occupazione. Per questo riteniamo fondamentale coinvolgere le imprese e, in generale, tutti gli operatori perché́ vogliamo che partecipino insieme a noi a questa importante occasione».

Guerzoni: occasione per dare valore al “marchio città”

18 Novembre 2019 | Di |

Gli elementi di positività della candidatura sono chiaramente emersi dalla presentazione di Guido Guerzoni, docente dell’Università̀ degli Studi L. Bocconi, di Milano, che ha analizzato gli impatti economici e comunicazionali delle capitali della cultura tra numeri recenti e nuove pratiche. «Rimangono – ha detto Guerzoni – occasioni uniche per ripensare strategicamente i destini di aree significative e far conoscere globalmente luoghi che diversamente non otterrebbero le medesime attenzioni da parte dei media tradizionali e di quelli più innovativi: se Liverpool nel 2008 era stata visitata da 9.800.000 persone e con un budget per la comunicazione di 29,4 milioni di euro aveva raccolto 12.000 uscite su media terzi, l’anno successivo Linz, con un budget per la comunicazione di 16,25 milioni di euro, aveva attirato 3,5 milioni di visitatori con 25.000 uscite su media terzi, diventando uno dei più vivaci centri culturali europei».

«È pertanto innegabile – sono ancora parole di Guerzoni – che, se ben progettate e gestite, le candidature possono creare, mantenere e incrementare il valore dei “marchi” delle città e dei territori di riferimento, in un’epoca in cui si parla, non a caso, di place branding, ovvero di trasformare città e territori in marchi di qualità, utilizzabili anche da altri soggetti profit e no profit per scopi di pubblica utilità, tra cui spiccano diversi soggetti imprenditoriali, non solo quelli direttamente toccati dagli incrementi dei  flussi turistici».

A riprova di tale fatto, anche il titolo di Capitale Italiana della cultura negli ultimi anni ha esercitato bene ci effetti sulla notorietà e sulla reputazione nazionale e internazionale della città titolare.

A Pistoia nel 2017 gli arrivi turistici sono cresciuti del 20,7% e le presenze del 16,8%, mantenendosi inalterati l’anno successivo, mentre a Mantova, Capitale Italiana nel 2016, erano stati rispettivamente pari al 20,6% e al 14,8%, con una crescita pressoché identica, laddove Palermo, nel 2018, è stata inclusa al terzo posto nell’ambitissima classifica delle dieci città da visitare del Guardian e nella cinquina di El Paìs.

Da TradeView scendono i negozi

18 Novembre 2019 | Di |

In crescita la grande distribuzione

La banca dati TradeView, fondata sui dati dell’Osservatorio del Commercio stabilito dal D.Lgs. 114/98 e la cui alimentazione è resa possibile grazie al caricamento dei dati da parte degli Uffici del Registro delle Imprese consente il monitoraggio, a scadenza semestrale, dell’evoluzione del commercio al dettaglio in sede fissa, dunque con esclusione di altre forme di vendita (commercio ambulante, per corrispondenza o via internet, vendite a domicilio, per mezzo di distributori automatici, ecc.).

Vengono prese in considerazione tutte le imprese senza procedure concorsuali aperte e, di esse, tutte le localizzazioni attive, siano esse sedi legali oppure semplici unità locali. Il requisito è che tali localizzazioni svolgano un’attività̀ economica, prevalente o secondaria, compresa tra quelli che classificano il commercio al dettaglio in sede fissa secondo la codificazione ATECO. È chiaro che i dati in questione possono descrivere nel modo più̀ capillare il tessuto commerciale di un territorio.

Per la provincia di Trieste il 30 giugno 2019 risultavano attivi 3.241 esercizi per una superficie totale di 298.206 metri quadrati di vendita. Naturalmente è il comune di Trieste a concentrare il maggior numero di negozi, 2.858 con una superficie di 240.182 mq; Muggia conta 194 negozi per 40.760 mq (cfr. Tabella). Rispetto all’anno precedente si registra un calo provinciale di 47 esercizi (-53 a Trieste compensato da minimi aumenti negli altri comuni) ma un aumento della superficie di vendita totale di 719 mq.
È interessante osservare che, sempre a livello provinciale, mentre le sedi di impresa calano di 66 unità e di 2.768 mq le unità locali annoverano 19 esercizi e ben 3.487 mq in aumento. Si tratta naturalmente di un effetto dovuto sostanzialmente all’espansione degli esercizi della grande distribuzione, spesso con sede legale o amministrativa al di fuori della provincia.

Tabella Trieste economica

Roberto Zavan

Saper fare, Impresa 4.0 e Blue economy: i lavori di dopodomani in Liguria

13 Novembre 2019 | Di |

 

 

 

109.770 figure richieste in Liguria, di cui 46.320 in lavori di carattere artigianale o nei servizi, 30.760 nel digitale e 27.500 nell’economia del mare

Camera di Commercio: le previsioni oggi a disposizione delle scuole per formare domani i lavoratori di dopodomani

 

Da oltre 20 anni Unioncamere e Ministero del lavoro/Anpal interrogano puntualmente le imprese per conoscere le loro previsioni di assunzione a breve termine, dando vita ad Excelsior, il più ampio sistema informativo sulla domanda di profili professionali da parte delle imprese italiane. In previsione di Orientamenti 2019, Regione Liguria e Camere di Commercio, in collaborazione con Universitàe Ufficio scolastico regionale e con il patrocinio del Ministero dell’istruzione, hanno calato l’indagine Excelsior sulla realtà ligure, per costruire un modello che fornisse previsioni e breve e medio termine ancora più calzanti per le imprese e i lavoratori locali. I risultati sono stati presentati oggi, a Palazzo San Giorgio,  al convegno “Il lavoro in Liguria guardando al Dopodomani” davanti ai vertici di tutti i partner coinvolti nell’operazione: il presidente Toti e gli assessori Benveduti, Cavo e Berrino per la Regione, il vice presidente di Unioncamere nazionale Paoletti con i presidenti delle Camere di Genova e delle Riviere di Liguria Attanasio e Pasquale con il segretario generale dell’ente genovese Caviglia, il delegato del rettore per l’orientamento Giovine, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Perotti. A commentare i dati una folta schiera di rappresentanti delle associazioni di categoria delle imprese e delle professioni, oltre ad alcune testimonianze di singoli imprenditori.

 

“Il nostro impegno come Regione Liguria – fa notare il presidente della Regione Giovanni Toti –  è quello di favorire l’incontro tra le imprese del territorio che cercano professionalità specifiche e i giovani che si affacciano al mondo del lavoro. La presenza di un numero sempre maggiore di imprese al Career Day organizzato da Regione Liguria, nell’ambito del Salone Orientamenti, è un chiaro segnale di una richiesta che può e deve essere soddisfatta, coniugando le due esigenze e soprattutto facendo in modo che la formazione dei giovani sia in linea con la richiesta. In Liguria sono molte le opportunità che vengono offerte nell’ambito del turismo e della blue economy che sono gli asset fondamentali della nostra regione. Quello che è certo è che da Orientamenti i giovani potranno uscire anche con un’offerta di lavoro in tasca e guardare così con maggiore fiducia  al loro futuro”.

 

“Il lavoro è sempre uno dei principali obiettivi di ogni attività amministrativa – aggiunge Andrea Benveduti, assessore regionale allo sviluppo economico – La maggior corrispondenza possibile tra offerta formativa e necessità di profili professionali delle aziende è elemento fondamentale.

Conoscere queste dinamiche e successivamente tentare di allinearle il più possibile é la mission di Dopodomani, il progetto con il quale mapperemo periodicamente le esigenze del mercato della nostra Liguria come offerta e domanda di competenze”.

 

Secondo Ilaria Cavo, assessore regionale alla formazione:“il questionario divulgato alle aziende liguri dal sistema camerale conferma tutti i trend e le proiezioni alla base della scelta di dedicare questo salone al ‘saper fare’. La fotografia che emerge da questo sondaggio a tappeto fra le imprese liguri ci conferma che le professioni per cui sarà difficile reperire personale sono quelle tecniche legate al saper fare (operai industriali, attrezzisti, meccanici industriali, idraulici, installatori di impianti elettrici), legate alla blue economy) in questo caso le figure richieste ma carenti riguardano la cantieristica navale ovvero elettricisti, saldatori, fonditori). Per quanto riguarda l’impresa 4.0 mancano tecnici di vario tipo (chimici, esperti nelle applicazioni digitali, disegnatori industriali). Questi dati si inseriscono coerentemente in questo salone e supportano le indicazioni che stiamo dando ai ragazzi di non trascurare il sapere tecnico, perché non è secondario o marginale. Interessante anche il livello di studi richiesto dalle imprese nel settore 4.0: il 25% richiede la laurea, ma il 39% il diploma e il 22% la formazione professionale su cui continueremo a insistere, a maggior ragione dopo queste conferme.

 

Continua l’assessore regionale al lavoro Giovanni Berrino: “I risultati presentati oggi confermano che la direzione che Regione Liguria sta adottando in tema di politiche attive dell’occupazione è quella giusta. Il titolo del convegno di oggi, in rifermento al lavoro è ‘guardando al dopodomani’ per fare incontrare domanda e offerta. I bandi che come assessorato al lavoro abbiamo presentato ultimamente sono destinati proprio ai nostri giovani che ora non lavorano ma che presto troveranno una giusta collocazione. Ricordo, a tal proposito, quello per il turismo che prevede 300 mila euro destinati a favore di tutte le imprese che provvedano all’assunzione dei giovani che hanno intrapreso i percorsi di formazione di Regione Liguria per le professioni turistiche. Segnalo anche Garanzia Giovani dedicato ai ragazzi fino ai 29 anni che hanno finito il corso di studio e non lavorano ancora che, grazie ad un investimento di 12 milioni di euro, potranno usufruire di azioni mirate di supporto per prevenire l’esclusione e la marginalizzazione sociale dei soggetti più deboli alla ricerca del primo lavoro”.

 

Per il vice presidente di Unioncamere nazionale, Antonio Paoletti: “Abbiamo dato vita in tutte le Camere di Commercio a veri e propri network territoriali che hanno coinvolto le istituzioni scolastiche, le associazioni imprenditoriali, i centri per l’impiego, le agenzie per il lavoro, il settore no profit, gli Enti locali e altri soggetti attivi sul territorio nei servizi di orientamento al lavoro e alle professioni. Questa attività di animazione ha portato in tutta Italia a coinvolgere nell’ultimo anno circa 2.400 tra istituti tecnici, professionali e licei e ad ascoltare la voce di oltre 500.000 imprese attraverso le indagini Excelsior. Perché per affrontare il mismatching tra domanda e offerta di competenze è fondamentale “parlare il linguaggio delle imprese”.

 

Conclude il presidente della Camera di Genova Luigi Attanasio: Prima di iniziare l’indagine abbiamo voluto confrontare l’andamento delle previsioni di assunzione dichiarate dalle nostre imprese ad Excelsior e le assunzioni effettive registrate in Liguria per un periodo abbastanza lungo, da gennaio 2018 a settembre 2019, e la corrispondenza è impressionante. Il che ci ha spinto a proseguire nell’affinare il modello, che abbiamo chiamato ‘dopodomani’ ed a cucirlo letteralmente addosso alla realtà della Liguria, dove le aree di sviluppo più interessanti sono sostanzialmente quelle dei tecnici, che abbiamo chiamato il ‘saper fare’, quelle della blue economy e quelle di impresa 4.0. Naturalmente, se anche queste previsioni saranno confermate replicheremo il prototipo ‘dopodomani’ a livello nazionale”.

 

 

Gli obiettivi dell’operazione ‘dopodomani’ stanno tutti nel motto del convegno: oggi conosciamo, domani formiamo, dopodomani facciamo incontrare domanda e offerta.

Le previsioni fornite dal modello, infatti, si rivolgono oggi alle scuole e al sistema della formazione perché possano, domani, fornire al mercato del lavoro le figure di cui ci sarà bisogno dopodomani.

 

 

 

Saper fare

 

46.320 le figure richieste in Liguria, su un totale di 109.770, nelle attività, perlopiù di carattere artigianale (falegname, idraulico, installatore, maestro d’ascia…) che necessitano di una formazione professionale specifica e che stanno scomparendo. Le figure più richieste sono legate al turismo (camerieri, cuochi e baristi) ma quelle più difficili da trovare sono nell’industria manifatturiera e nelle costruzioni (operai, attrezzisti, riparatori di auto, meccanici, idraulici, installatori).

 

Blue economy

 

27.500 le figure richieste dalle imprese dell’economia del mare, comparto in cui la Liguria è al primo posto in Italia per incidenza delle imprese blue rispetto al totale (9,4%).

Rientrano in questa categoria la pesca e la relativa industria di trasformazione alimentare, la cantieristica, le strutture ricettive e i servizi del turismo costiero, il trasporto marittimo e le estrazioni terrestri e marine. Anche in questo caso le figure più richieste sono legate al turismo sulle riviere (mancano ben 14.250 camerieri e 610 bagnini) ma le più difficili da trovare sono nella cantieristica (mancano 420  fra montatori, riparatori e attrezzisti navali) e nel trasporto via mare (600 fra marinai e operai).

 

Impresa 4.0

 

30.760 sono i contratti che le imprese liguri intendono stipulare nell’area della trasformazione digitale e di impresa 4.0, ricercando figure capaci di utilizzare il digitale e le tecnologie innovative 4.0, trasversali ai diversi settori e con diversi gradi di competenza in campo matematico-informatico, digitale e tecnologico. Le figure più difficili da trovare sono quelle con un alto grado di capacità digitali, come gli analisti e progettisti di software. Da notare che in questa parte dell’analisi è stato necessario introdurre nuove figure e aggiornarne altre, come il cyber security architect, il big data specialist, l’IoT engineer o l’artificial intelligence system engineer.

 

 

 

 

 

EVENTO per la Digital Transformation delle PMI

7 Novembre 2019 | Di |

 

La Digital Transformation serve solo nelle grandi imprese? Che vantaggi può dare alle micro e medie imprese?

Analizziamo gli aspetti di immediata implementazione della Digital Transformation per vincere le sfide del futuro.

Il Punto Impresa Digitale Camera di Commercio Venezia Giulia organizza un seminario sulla Digital Transformation e i diversi elementi per renderla possibile nelle Micro, Piccole e Medie Imprese (PMI).

L’incontro avrà luogo:

14 Novembre dalle 14.30 alle 17.30                iscrizioni aperte

Programma             locandina

Presso la Sala Desiata della Camera di Commercio Venezia Giulia, Sede di Trieste, Piazza della Borsa 14

L’incontro è organizzato in collaborazione con l’Associazione italiana di elettrotecnica elettronica automazione informatica e telecomunicazioni.

La partecipazione è gratuita, previa iscrizione che dovrà pervenire entro le ore 21.00 di martedì 12 novembre. L’adesione è aperta ad un massimo di 20 partecipanti.

 

Per informazioni contattare l’Ufficio Punto Impresa Digitale a Trieste

Francesco Auletta

Tel: 040 6701400

francesco.auletta@ariestrieste.it

Presentazione alle imprese della Candidatura di Nova Gorica e Gorizia a Capitale Europea della Cultura 2025

31 Ottobre 2019 | Di |

 

 

Presentazione alle imprese della Candidatura di Nova Gorica e Gorizia a Capitale Europea della Cultura 2025 – Gorizia, Camera di Commercio Venezia Giulia, Palazzo de Bassa (Sala Verdi), venerdì  8 novembre 2019 ore 16.00

La Camera di Commercio Venezia Giulia sostiene con convinzione il progetto di Candidatura di Nova Gorica – Gorizia a Capitale Europea della Cultura per il 2025: si tratta di una grande opportunità per il territorio, con importanti ricadute in termini di visibilità e di valore aggiunto per l’economia e le imprese.
E’ quindi con piacere che invitiamo le imprese dell’area transfrontaliera goriziana alla presentazione della Candidatura, venerdì 8 novembre prossimo, ore 16.30, nella Sala Giuseppe Verdi della Camera di Commercio sede di Gorizia (Palazzo De Bassa, Passaggio Edling 2). L’evento, organizzato in collaborazione con i Comuni di Gorizia, Nova Gorica e l’Istituto di Sociologia Internazionale (Isig) si pone l’obiettivo di stimolare il dialogo con gli operatori economici, quale contributo a quest’importante iniziativa. Interverranno esperti e testimonial provenienti da Matera, attuale Capitale Europea per la Cultura, che vantano un’esperienza particolarmente positiva in questi eventi.

 

Aries resta a disposizione per ogni informazione (contatto Michele Crosatto, tel. 040 6701336, michele.crosatto@ariestrieste.it).

 

 

IL NUOVO CONSOLE GENERALE D’AUSTRIA A MILANO RICEVUTO IN CAMERA DI COMMERCIO VENEZIA GIULIA

21 Ottobre 2019 | Di |

 

 

Incontro questo pomeriggio in Camera di Commercio Venezia Giulia tra il Console generale d’Austria a Milano, Clemens Mantl, il Console onorario d’Austria per il Friuli Venezia Giulia, Sabrina Strolego, e il segretario generale della Cciaa Vg, Pierluigi Medeot per definire i prossimi ambiti di collaborazione. Numerose le iniziative e le attività in cui la Camera di Commercio ha collaborato con il Consolato onorario per il Fvg negli ultimi anni sia sul fronte dell’Alternanza scuola-lavoro,  che nella promozione degli scambi commerciali tra le imprese dei due Paesi. Il Console generale, Mantl, da qualche settima insediato al vertice dell’ufficio di Milano ha convenuto con il segretario generale Medeot sulla necessità di incrementale le collaborazioni e le azioni congiunte sul fronte della ricerca e dell’innovazione anche in vista di Esof 2020 che vedrà Trieste Capitale europea della Scienza.

Euro BioHighTech sbarca a Meet in Italy for Life Sciences 2019

18 Ottobre 2019 | Di |

 

 

Organizzata una sessione nell’ambito del principale appuntamento italiano di matchmaking e di aggiornamento nell’ambito delle Scienze della Vita che si è svolto a Trieste fino al 18 ottobre

Il 4-5 luglio 2020 il salone Euro BioHighTech si volgerà in Esof 2020 nel magazzino 26 del Porto Vecchio

Euro BioHighTech sbarca a Meet in Italy for Life Sciences 2019  dove è protagonista l’innovazione tecnologica collegata al mondo dell’impresa e a quello della ricerca.

Ed è in questo contesto che  Euro BioHighTech, salone internazionale interamente dedicato a chi fa innovazione nel settore biomedicale, nelle biotecnologie, nell’Informatica medica e bioinformatica e nell’Ambient Assisted Living organizzato da Camera di Commercio Venezia Giulia, Euro BioHighTech Net, CBM – Cluster Regionale “Smart Health” e Confindustria Venezia Giulia, si trasforma  questo pomeriggio in una sessione di alto livello e contenuti di Meet in Italy for Life Sciences 2019 dedicata ai vantaggi per i cittadini derivanti dall’innovazione nei settori della Smart Health.

E’ ormai indubbio che l’innovazione collegata alla salute influenza in maniera determinante il progresso dell’uomo, dell’ambiente in cui vive, prendendo in considerazione nel senso più ampio possibile il proprio benessere.

La connessione diretta e il lavoro coordinato dei progetti di ricerca e innovazione con il mondo degli affari, anche transfrontaliero, delle aziende che producono e vendono prodotti innovativi nei settori biomedico, biotecnologico e bioinformatico, hanno permesso di esplorare nuove opportunità di sviluppo per i cittadini della zona dell’Alpe Adria.

Grazie ai finanziamenti europei connessi alla “Specializzazione intelligente” della Regione Friuli Venezia Giulia, gli Enti di ricerca e le Società regionali aderenti alla Rete BioHighTech NET, di CBM – Cluster Smart Health FVG, della Camera di Commercio Venezia Giulia della Confindustria di Venezia Giulia, presentano i progetti di ricerca e sviluppo di maggior successo.

 

Euro BioHighTech ritornerà ad essere un vero e proprio salone espositivo dedicato a innovazione, scienza e impresa il 4 e 5 luglio 2020 quando sarà protagonista ad Esof 2020 – Trieste Capitale Europea della Scienza.

SYAT, presentato uno studio innovativo per mappare la filiera marittima del territorio

3 Ottobre 2019 | Di |

 

 

 

 

Una fotografia sul lungo elenco delle competenze che il Friuli Venezia Giulia è in grado di proporre per quanto relativo alle aziende che si occupano di Blue economy e in particolare della filiera marittima. E’ questo, in estrema sintesi, il significato dello studio presentato oggi al Palazzo Regionale dei Congressi di Grado, dove è in corso fino a domani “SYAT – Ship&Yacht Advanced Technology for leisure and ports solutions”.

L’osservatorio della filiera marittima regionale, realizzato in collaborazione tra Aries (azienda in house della Camera di Commercio Venezia Giulia) e MareFVG (cluster delle delle tecnologie marittime), è nato dalla necessita di disporre di una lista sempre aggiornata degli attori economici coinvolti nella produzione e nella fornitura di servizi del settore. Un settore che richiede competenze sempre più ampie e diversificate, non più desumibile dalle catalogazioni merceologiche classiche (codici Ateco). E proprio in questo consiste la novità dello studio che ha finora mappato circa 500 imprese regionali, mentre altre 200 sono già state identificate e saranno presto incluse. Si stima, però, che il totale possa superare le 1200 unità.

Si tratta di un nuovo modo, utile sia alla potenziale clientela che ai rapporti tra aziende, per far conoscere e sviluppare una realtà di fondamentale importanza per il territorio.

La due giorni in programma a Grado è iniziata con una serie di interventi di saluto, serviti anche a focalizzare l’attenzione sul significato di SYAT, giunto alla sua terza edizione.

“Molte delle tematiche coinvolgono temi di importanza mondiale e che coinvolgono le pubbliche amministrazioni. Saremo presto al cospetto di una grande trasformazione – ha sottolineato il padrone di casa, Matteo Polo, vicesindaco e assessore al Turismo del Comune di Grado – . I giovani che stanno combattendo per un pianeta più sano ce lo stanno ricordando. Noi siamo un piccolo Comune ma, per quanto di nostra competenza, stiamo puntando su innovazione e sostenibilità”.

Innovazione e sostenibilità sono le parole chiave anche per SYAT 2019 in rappresentanza di una regione particolarmente votata alla cosiddetta Economia del mare.

“Questo è un tema che ci sta a cuore e che vogliamo portare avanti. il nostro territorio ha la cultura della marineria e dell’innovazione tecnologica” ha ricordato Antonio Paoletti, presidente Camera di Commercio Venezia Giulia. “La speranza – ha proseguito Paoletti – è quella di portare SYAT ad un livello internazionale. Fra Trieste e Gorizia è alta la percentuale di produzione aziendale che deriva dall’Economia del mare – ha proseguito Paoletti – e tra oggi e domani saranno oltre un centinaio le persone che parteciperanno ai lavori rappresentando porti, cantieri, università, imprese innovative e centri di ricerca”.

“SYAT è un’opportunità per far incontrare le aziende del territorio con interlocutori internazionali importanti – ha detto Claudio Kovatsch, presidente di MareFVG – e vorrei segnalare alla politica quanto sia importante sostenere la ricerca, soprattutto nel settore marittimo. Esistono certamente delle priorità, ma ogni settore deve avere la necessaria attenzione da parte dell’amministrazione pubblica”.

Così Graziano Pizzimenti, assessore alle Infrastrutture e territorio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: “Il settore nautico ha potenzialità enormi. I numeri parlano chiaro rispetto alle migliaia di posti barca e senza contare la parte cantieristica che è storica nella nostra regione. Per quanto riguarda lo studio presentato oggi, si è partiti da una difficoltà di capire cosa c’è sul territorio, cosa nè semplice nè banale. Questo genere di ricerca risulta quindi particolarmente positivo perchè spesso si crede di dover andare a cercare fuori ciò che invece è presente sul territorio. Il know how consolidato nel tempo può dare enorme contributo allo sviluppo”.

SYAT continua oggi e domani con workshop, pitch presentation e incontri bilaterali. Tra i temi dei seminari, l’economia circolare, la mobilita’ sostenibile e gli strumenti finanziari a supporto delle Pmi. Saranno presenti rappresentanti di Fincantieri, Carnival, Rina, Cetena, Monte Carlo Yachts, delegazioni da Croazia, Cuba e imprese da Austria, Slovenia e altri importanti players del settore. Tra gli obiettivi dell’evento anche la presentazione di nuovi prodotti e servizi, gli incontri con nuovi fornitori e l’informazione sulle ultime evoluzioni del settore.

Il programma completo del workshop è disponibile all’indirizzo web www.syat.it.