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Articoli Archivi - Pagina 13 di 47 - Venezia Giulia Economica

Il sistema economico della Venezia Giulia a portata di click: un nuovo servizio della Camera di commercio attraverso InfoCamere

20 Dicembre 2022 | Di |

Un mondo di dati messo a disposizione delle imprese, delle istituzioni e dei media per consentire di approfondire e conoscere lo stato dell’economia del nostro territorio.

<Questa mattina – ha infatti aperto la giornata il presidente camerale, Antonio Paoletti – presentiamo un importante investimento fatto dalla Camera di commercio Venezia Giulia per mettere a disposizione di istituzioni, imprese, investitori e media, informazioni tempestive sullo stato dell’economia del territorio utilizzabili per capire meglio il contesto socio-economico della Venezia Giulia. Il mondo camerale apre i suoi dati agli stakeholder e agli investitori. Siamo la seconda Camera in Italia che offre questo prodotto. Grazie ai dati del Registro delle Imprese e all’elaborazione di Infocamere siamo in grado poter fornire un panorama di informazioni che potranno tornare utili alle imprese che intendono insediarsi su questo territorio. L’impresa – ha concluso – avrà a disposizione uno primo stock di numeri sul tessuto socio-economico della Venezia Giulia, ma poi venendo in Camera di commercio potrà utilizzare un servizio di approfondimento ulteriore grazie all’intervento di esperti>.

  <Le Camere di commercio – ha detto il presidente di Unioncamere, Andrea Prete – sono forse la Pubblica amministrazione più digitalizzata d’Italia: lo siamo da sempre e il Registro delle Imprese informatico nasce negli anni Settanta agli albori dell’informatica, quando esistevano i calcolatori elettronici, l’intuizione del presidente della Camera di Padova, Mario Volpato, che era un professore di matematica, fu quella di iniziare già allora a inserire i dati sulle schede perforate e ora abbiamo un patrimonio enorme che ci consente di essere detentori dei dati che sono una reale ricchezza. Possiamo quindi essere molto più rapidi nel prendere le decisioni e trasparenti, con l’opportunità di dare agli stakeholders nel dettaglio quanto avviene in un territorio. Non è una fotografia, ma un film con i dati che si aggiornano quotidianamente, consentendo di vedere come natalità e mortalità delle imprese procedono nel corso del tempo e poter decidere su cosa investire, quali sono i settori che tirano oppure gli ambiti territoriali con le maggiori vocazioni. È un modo per attrarre gli investitori esteri per far capire loro meglio le dinamiche territoriali>.

Con il supporto tecnologico di InfoCamere, l’osservatorio economico Venezia Giulia, è una piattaforma di data visualization per l’analisi dell’economia e delle imprese del territorio. In questa piattaforma è possibile visualizzare ed esplorare le informazioni ufficiali delle imprese e delle loro performance economiche ottenendo una lettura immediata e navigabile delle dinamiche dell’attività imprenditoriale locale.

I dati analizzati sono relativi ad imprese, bilanci e addetti presenti negli archivi amministrativi della Camera di commercio. Tra le informazioni riportate nella dashboard sono incluse le localizzazioni d’impresa, ovvero sedi ed unità locali, le iscrizioni e le cessazioni, così come i tassi di natalità e mortalità delle imprese. Tutte le informazioni sono navigabili secondo le principali dimensioni di analisi, ovvero il territorio (province, regione o nazione), forma giuridica, settore di attività, status d’impresa, classe dimensionale. <Condividere tutto ciò è una scelta lungimirante – ha evidenziato il segretario generale camerale, Pierluigi Medeot – che pone la Cciaa Vg tra le prime in Italia per questo tipo di attività>.

<Questa  piattaforma – ha ricordato Antonella Panella, direttore servizi per le Camere di commercio di Infocamere –  consente di accedere alle informazioni delle imprese e valutare qual è il tessuto imprenditoriale di questo particolare territorio e vedere, ad esempio, quante sono le imprese femminili,  quelle a prevalenza straniera oppure quelle giovanili. Sarà inoltre possibile fare analisi sui dati di bilancio: lo strumento ha delle opportunità e delle potenzialità enormi perché sono stati inseriti dati di 5 annualità e quindi le analisi potranno essere predittive sul futuro>.

In questa piattaforma è possibile visualizzare ed esplorare le informazioni ufficiali delle imprese e delle loro performance economiche ottenendo una lettura immediata e navigabile delle dinamiche dell’attività imprenditoriale locale. I dati analizzati sono relativi ad imprese, bilanci e addetti presenti negli archivi amministrativi della Camera di commercio. Tra le informazioni riportate nella dashboard sono incluse le localizzazioni d’impresa, ovvero sedi ed unità locali, le iscrizioni e le cessazioni, così come i tassi di natalità e mortalità delle imprese. Tutte le informazioni sono navigabili secondo le principali dimensioni di analisi, ovvero il territorio (province, regione o nazione), forma giuridica, settore di attività, status d’impresa, classe dimensionale.

La dashboard economica sarà disponibile su due livelli: una aperta e consultabile da tutti, l’altra più professionale e dettagliata che la Camera attiverà in occasione di particolari richieste delle imprese e sarà a disposizione delle attività svolte in affiancamento delle imprese stesse quando si rivolgono ai servizi di consulenza realizzati dall’azienda in house Aries.

<È uno strumento fondamentale per la promozione del territorio>, ha affermato Everest Bertoli, assessore al Bilancio e alla programmazione finanziaria del Comune di Trieste, che ha proseguito ricordando che <Trieste sta vivendo un momento di crescita straordinario, il Comune di Trieste sta investendo 178 milioni di euro in acquisto di beni  e servizi,  poi c’è tutto quello che rappresenta il Porto Vecchio, quindi questa opportunità messa a disposizione dalla Camera di commercio Venezia Giulia che è un altro tassello fondamentale per promuovere la città in Italia e nel mondo>.

Sull’importanza dello strumento nessun dubbio neanche dall’assessore regionale alle Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, che considera <fondamentale avere a disposizione dei cruscotti che in tempo reale consentono di conoscere le realtà economiche della nostra regione. È un valore aggiunto  per l’imprenditore che vuole conoscere i propri concorrenti, oppure fornitori, o ancora lo stato di salute dell’economia in generale: tutto ciò  è positivo e plaudo all’iniziativa della Camera della Venezia Giulia perché davvero utile>.

Presentato a Gorizia il “Masterplan Offerta Ricettiva GO!2025 Capitale Europea della Cultura”

6 Dicembre 2022 | Di |

Dopo la presentazione riunito in Camera di commercio il “Tavolo istituzionale di coordinamento”

Presentato questa mattina a Gorizia, nella sala G. Verdi di  Palazzo de Bassa, il Masterplan Offerta ricettiva GO!2025 Capitale Europea della Cultura. Uno studio realizzato dalla Camera di commercio Venezia Giulia con Uniontrasporti su richiesta della Regione Friuli Venezia Giulia e che si pone quale sintesi e analisi di scenari e proposte per il settore turistico-ricettivo. La designazione di Nova Gorica/Gorizia come Capitale Europea della Cultura rappresenta un potenziale e importante volano per lo sviluppo turistico non solo della città di Gorizia, ma dell’intera regione Friuli Venezia Giulia. 

<Il Masterplan – ha affermato il presidente camerale, Antonio Paoletti –  vuole essere il contributo strategico del sistema camerale, mediante la messa a disposizione del territorio di una serie di strumenti utili ad elaborare una pianificazione strategica che possa favorire una valorizzazione territoriale e di sviluppo turistico di breve, medio e lungo periodo. Il Masterplan si propone di individuare una serie di interventi strategici che possano influire positivamente sull’incremento della proposta turistica attuale e sul consolidamento del tessuto imprenditoriale nel suo complesso, ed in particolare di quello ricettivo. Il mercato turistico attuale è sempre più dinamico e le evoluzioni sempre più rapide, sia in termini di domanda, di esigenze e di richieste del turista, nonché in termini di modalità di ricerca, di informazioni, di prenotazione e di ispirazione, di strumenti, di fruizione del territorio e delle risorse, nel pieno rispetto dell’ambiente che ci circonda. E la numerosa presenza questa mattina delle istituzioni e delle imprese dimostra quanto sia importante questo evento>. 

<Le previsioni per i prossimi cinque anni – ha sintetizzato il direttore di Uniontrasporti, Antonello Fontanilli – evidenziano un orientamento verso un turismo tematico (religioso, enogastronomico, sportivo, archeologico e naturalistico, …) e l’importanza del fare attività di comunicazione e promozione in grado di mettere in evidenza le unicità e il valore aggiunto di una destinazione rispetto ad altre. In quest’ottica, il territorio del Goriziano deve recuperare non solo il divario attuale, ma anticipare la domanda, cercando di immaginare un’offerta turistica in grado di mantenere lo stesso livello di competitività nel tempo, essendo proprio questa la vocazione di un territorio come quello goriziano.

LA DOMANDA TURISTICA: CHI E’ IL TURISTA MEDIO CHE VISITA IL GORIZIANO?

In provincia di Gorizia, l’incoming è prevalentemente di provenienza estera per tutto il decennio considerato (2011-2021). 

Il numero di arrivi stranieri è complessivamente cresciuto tra il 2011 e il 2019, passando da 186.074 presenze a 301.905, con un incremento pari a +62,25%. Gli arrivi italiani, nel medesimo periodo, si sono mantenuti perlopiù stabili, passando da 150.581 unità a 147.613. Nel 2021, emergono segnali di ripresa sia per l’incoming domestico che non residente. Parallelamente agli arrivi si registra una diminuzione significativa del numero di presenze, da imputare prevalentemente alla lenta ma costante diminuzione dei pernotti nazionali. La diminuzione più significativa si è verificata tra il 2011 e il 2014, con presenze turistiche nazionali passate da 907.216 a 477.288 unità. Le presenze straniere sono invece progressivamente aumentate tra il 2011 e il 2020, passando da 92.939 nel 2011 a 1.287.614 nel 2019. Nel 2020 gli stranieri costituivano oltre il 70% delle presenze provinciali

Tra il 2011 e il 2019, la permanenza media in provincia di Gorizia è complessivamente diminuita, passando da 5,4 notti a 4,2 notti. Sono in particolare le presenze italiane ad aver fatto registrare un significativo calo: dai 6 notti nel 2011 a 4 nel 2021, mentre la permanenza media dei turisti stranieri, seppur in calo sul decennio, ha registrato una diminuzione più contenuta, scendendo dal 5 a 4 notti. Nell’anno della pandemia la durata media della permanenza italiana ha però registrato un leggero aumento, arrivando a toccare le 4 notti, contro le 3,6/3,7 degli anni tra il 2014 e il 2019, dato che si è mantenuto durante tutto il 2021.

La distribuzione delle presenze turistiche su base mensile in provincia di Gorizia evidenzia una stagionalità più marcata rispetto al dato regionale: tra giugno e settembre si registrano oltre il 90,26% delle presenze annuali complessive, con un picco in corrispondenza del mese di agosto (32,93%), in buona parte influenzato dal dato significativo del comune di Grado. Il tasso mensile lordo di occupazione dei letti all’interno delle strutture riflette la stagionalità delle presenze turistiche: nel mese di agosto risultano occupate il 72,11% dei letti disponibili, seguito dai mesi di luglio (61,77%), settembre (53,08%) e giugno (44,09%).

Si evidenziano 5 obiettivi di sviluppo turistico per il territorio goriziano:

  • Recupero del turismo di prossimità
  • Aumento della durata media del soggiorno dei residenti (FVG)
  • Potenziamento dell’offerta per il turismo internazionale
  • Destagionalizzazione delle presenze
  • Redistribuzione delle presenze sul territorio

L’OFFERTA TURISTICA: QUAL E’ LA RISPOSTA RICETTIVA DEL TERRITORIO?

<Le strutture della regione – ha ricordato Silvia Gaiardi, di Uniontrasporti – sono per il 91,35% esercizi di tipo extralberghiero, mentre le strutture alberghiere e costituiscono l’8,65% dell’offerta ricettiva totale. La provincia che presenta la percentuale più elevata di strutture extralberghiere è quella di Udine, con 6.398 strutture (93,5%) seguita da Trieste, con 858 Strutture (90,7%), Gorizia 600 (82,2%) e da Pordenone 330 (74,8%)>.

Le strutture ricettive in provincia di Gorizia sono complessivamente 730. Di queste, oltre l’80% è costituito appunto da strutture extralberghiere (600) e meno del 20% da strutture alberghiere (130). Il 64% del totale provinciale delle strutture ricettive (467) si trova nel comune di Grado, seguono i comuni di Cormons, 53 strutture (7,3% del totale), Monfalcone (53 strutture, 7,3%) e Gorizia (44 strutture, 6%). 

Ciò che emerge dalle analisi è una forte concentrazione nel comune di Grado delle strutture alberghiere e l’assenza di strutture ricettive a cinque stelle in provincia, con solo alcune strutture ricettive a quattro stelle a Grado. L’offerta, se si esclude il comune di Grado, è abbastanza scarsa e costituita prevalentemente da strutture a tre stelle. Se si esclude Grado, è scarsa anche la consistenza delle strutture extralberghiere. I dati relativi all’offerta OTA evidenziano che Gorizia è la provincia più cara nella categoria 1-2-3 stelle.

In generale, si può quindi affermare che l’offerta ricettiva presente nella sola città di Gorizia, seppur valutata positivamente dai recensori, risulta inadeguata, per capacità totale e livello dell’offerta, ad accogliere grandi flussi di visitatori in arrivo nella città in occasione di GO!2025. L’ampia offerta provinciale e regionale presente può, in parte, supplire alla carenza di strutture ricettive di Gorizia.

SENTIMENT ANALYSIS: QUAL E’ IL GIUDIZIO DEI TURISTI?

Le principali destinazioni del FVG sono ben recensite dai turisti. La percezione generale dei recensori è, per tutti i territori considerati, molto buona; abbastanza positivi anche i giudizi relativi alla raggiungibilità (con la sola eccezione di Sauris) e all’organizzazione, considerata non del tutto soddisfacente solo per le destinazioni «Grado» e «Dolomiti Friulane». Molto positivo in tutti i territori il giudizio relativo all’esperienza individuale: il turista esprime pareri «emozionali» (dimensione «Cuore») molto positivi per tutte le località e ne apprezza natura, enogastronomia, prodotti tipici e possibilità di imparare/fare qualcosa di nuovo (dimensione «Sfide/esperienza»).

I servizi sono giudicati in modo abbastanza soddisfacente dai turisti, la percentuale di recensioni positive è molto elevata in relazione a personale, prodotti tipici, ristorazione, servizi commerciali, guida e organizzazione di eventi. In linea di massima positivi, sebbene non elevati in tutti i territori i giudizi relativi alle dimensioni «inquinamento e pulizia» e servizi ristorativo. Significativo invece il numero di recensioni negative relative al costo dei servizi: se si escludono Gorizia, Cammino di S. Cristoforo e Sauris, le altre destinazioni non incontrano il plauso dei recensori. 

L’elevata percentuale di recensioni negative relative alla disponibilità – intesa come accessibilità delle strutture/siti di interesse in termini di orari/aperture/spazi – pur da considerare non esclusivamente rappresentativa del sentiment in merito (per la natura stessa del tema, appare difficile che un recensore dedichi spazio a valutare positivamente orari di apertura o accessibilità di siti o strutture, considerando tali elementi «fisiologici» rispetto all’esperienza), è però da valutare con attenzione: controlli a campione effettuati sulle recensioni in oggetto hanno evidenziato che i turisti si sono trovati principalmente nell’impossibilità di visitare alcuni siti per i ridotti orari di apertura, oppure hanno avuto indisponibilità a poter consumare pasti in alcuni orari negli esercizi ristorativi.

BENCHMARKING ANALYSIS: COM’E’ ANDATA IN ALTRE CAPITALI DELLA CULTURA

Sulla base di alcuni studi analizzati, emerge come le città che sono riuscite a tradurre l’effetto “boost” a breve termine di ECOC, in numeri turistici interessanti ma sostenibili negli anni successivi, siano quelle che hanno sviluppato una specifica strategia di sviluppo e promozione territoriale e di realizzazione di eventi specifici. Uno dei due studi evidenzia che ospitare la capitale europea della cultura, sebbene comporti un aumento medio dei pernottamenti pari all’8% durante l’anno dell’evento, non sempre stimola la domanda turistica negli anni successivi. Crescono arrivi e presenze nell’anno di ECOC, ma l’incremento non è tale da essere da solo in grado di innescare un processo di sviluppo economico e sociale.

L’elezione a capitale della Cultura sicuramente rappresenta per un territorio un’opportunità di sviluppo economico e sociale, incrementando l’offerta turistica, l’efficienza e la qualità dei servizi, non solo ricettivi, e della mobilità. La Capitale della Cultura rientra tra quelli che vengono definiti “mega eventi” ossia eventi che hanno impatti significativi a livello territoriale e sugli investimenti pubblici e privati. Organizzare un mega evento significa adottare progetti e approcci innovativi, che negli ultimi anni hanno come parole chiave sostenibilità e digitalizzazione. 

Perché questa organizzazione abbia effetti a lungo termine, però, non è sufficiente puntare ad aumentare il numero di turisti, dei pernottamenti e il tempo di permanenza ma bisogna offrire al turista la possibilità di fare nuovi tipi di esperienze che lo coinvolgano anche a livello emotivo, passando da un’offerta turistica tradizionale a un modello di turismo esperienziale, attraverso il quale il turista non si limita a visitare i luoghi ma interagisce con le persone, vive la storia e le tradizioni alla ricerca di attività con un forte impatto personale, spirituale, sociale e intellettuale.

La preparazione della Capitale della Cultura richiede una pianificazione a lungo termine, ingenti investimenti e il coinvolgimento dell’intera città. L’identità, le arti e la cultura delle città valorizzati per la durata della manifestazione possono risultare fondamentali negli anni successivi come elemento di sviluppo e di crescita della popolazione. In alcuni casi, la ECoC non ha avuto un reale effetto incrementale in termini di arrivi, ma ha comunque avuto un effetto positivo sulla scelta dei turisti di restare più tempo, magari per visitare i dintorni.

CONCLUSIONI

La posizione di Gorizia è baricentrale rispetto ad un’area a grande attrattività turistica (siti UNESCO, città d’arte, itinerari a contatto con la natura, percorsi cicloturistici, enogastronomici) . Rappresenta quindi una base ideale per scoprire un’area estesa, di maggior richiamo quanto più il territorio sarà in grado di offrire dei buoni collegamenti per visitare giornalmente le destinazioni di maggior interesse e di veicolare la localizzazione strategica come fattore di attrattività turistica.

L’analisi dell’andamento dei flussi post evento delle capitali europee della cultura evidenzia come, in molti casi, l’onda lunga dell’evento e la sua risonanza mediatica, non siano, da soli condizioni sufficiente a mantenere dei flussi turistici consistenti (e in crescita) nel lungo periodo. È pertanto necessario che il territorio lavori sulle proprie competenze distintive, sia per rispondere alle esigenze di un turismo tematico e/o maggiormente di nicchia, sia per offrire una proposta adeguata alle nuove tendenze di «long tourism», anche facendo leva sull’alta qualità di vita del territorio per attrarre nomadi digitali e holidaywokers.

E’inoltre fondamentale che la valorizzazione del territorio goriziano rientri in un più ampio progetto di “macroarea”, non solo regionale, ma nell’ambito di una strategia transfrontaliera che vada nella direzione di potenziare la collaborazione tra tutti i territori dell’area del Collio e dell’isontino, con l’obiettivo di lavorare in maniera sinergica su più fronti, dalla valorizzazione delle destinazioni in maniera congiunta al potenziamento del sistema di trasporti transfrontaliero.

La dimensione europea assume un ruolo di primo piano, non solo per la progettazione congiunta transfrontaliera (governance, eventi, mobilità etc..) ma anche per la necessità di attuare contatti con altre capitali europee che hanno elementi in comune con Gorizia, al fine di creare una rete di interscambio di esperienze, best practice, modelli di governance, legacy.

L’anno di Gorizia capitale della cultura rappresenta un’occasione unica per ripensare il contesto urbano (moderno, smart dal punto di vista dell’accessibilità, dei servizi digitali, della sostenibilità sociale e ambientale e della possibilità di fruire del patrimonio culturale). L’anno di ECOC è un’opportunità significativa anche per migliorare la percezione esterna di Gorizia, supportare la crescita di nuova imprenditorialità, stimolare il coinvolgimento sociale, il senso di appartenenza territoriale, operare per una rigenerazione urbana. Il successo dell’anno come capitale europea della cultura dipenderà in buona parte da quanto Gorizia saprà lavorare per migliorare non solo l’afflusso turistico, ma per dare concretezza a una vision territoriale di sviluppo.

Al termine della presentazione sono intervenuti gli assessori regionali, Tiziana Gibelli, alla Cultura e allo Sport, Sergio Emidio Bini, alle Attività Produttive e Turismo e Barbara Zilli, alle Finanze.

<Come assessore della Giunta Fedriga – ha rilevato Tiziana Gibelli – non posso che esprimere soddisfazione per il prezioso e puntuale lavoro che ha realizzato la Camera di commercio Venezia Giulia. Un lavoro fondamentale perché le strutture ricettive sono una parte imprescindibile della Capitale Europea della Cultura, e perché mai come ora si può toccare con mano l’efficacia della collaborazione tra le Istituzioni. Come Assessore alla Cultura ho la consapevolezza di poter dire che i soggetti di produzione culturale non solo di Gorizia, ma dell’intera regione, sono già pronti: prova ne sia il fatto che già nel 2022 siamo riusciti a mettere in piedi un calendario di quasi 300 eventi di avvicinamento solo delle associazioni che hanno partecipato ai bandi della Regione. Sono convinta che lavorando tutti insieme questa enorme sfida che mi piace chiamare opportunità, potrà essere affrontata e superata con successo>.

Che la Capitale della cultura sia una grande occasione per valorizzare le potenzialità e le peculiarità del territorio goriziano e che dovrà essere in grado di generare un turismo di ritorno, che riconosca in Gorizia e nella Regione Friuli Venezia Giulia una destinazione di interesse anche ben oltre il 2025, ne è convinto anche l’assessoreSergio Emidio Bini. <In quest’ottica, il masterplan presentato oggi – ha sottolineato – rappresenta una fotografia utile per definire le linee di intervento, al fine di prevedere un’offerta ricettiva e una proposta di prodotti turistici adeguata in termini di quantità e qualità. In questi cinque anni l’amministrazione regionale non ha mai fatto mancare il proprio sostegno al settore turistico, con stanziamenti che dal 2018 ad oggi sono cresciuti di oltre il 44%. L’obiettivo è proseguire su questa strada di virtuosa collaborazione tra la Regione e gli operatori sul territorio, puntando – per quanto concerne Gorizia – all’aumento della durata media del soggiorno, al potenziamento dell’offerta per il turismo internazionale, alla destagionalizzazione delle presenze e alla redistribuzione delle stesse sul territorio. Sono traguardi ambiziosi, ma il Friuli Venezia Giulia e Gorizia possono vantare un patrimonio storico, culturale e naturalistico ineguagliabile e soprattutto hanno già dimostrato grande capacità di rispondere alle nuove esigenze dei visitatori, sempre più attenti a forme di turismo lento, esperienziale e diffuso. La Regione crede fermamente in questo territorio e non farà mancare il proprio sostegno>.

<Gorizia sarà la Capitale di un territorio senza confini. L’assegnazione a Nova Gorica-Gorizia del titolo di Capitale europea della Cultura 2025 rappresenta – ha ribadito Barbara Zilli – un’occasione imperdibile che dobbiamo cogliere appieno, gestendo al meglio sia le risorse messe a disposizione dall’Unione europea per la programmazione 2021-2027 sia quelle che la Regione sta mettendo in campo: oltre 57 milioni di euro. In particolare, 20 milioni arriveranno dal Pnrr per Borgo Castello, cui si aggiungono 7 milioni di risorse regionali; oltre 10 milioni sono stati stanziati dalla Regione per gli Edr per la viabilità e altri 4 per le ciclabili, mentre dal Pr Fesr arriveranno gli oltre 5 milioni per la riqualificazione di Piazza Transalpina e la realizzazione dell’Epicenter. La Regione, inoltre, ha già stanziato 10milioni e mezzo per il Comune di Gorizia per la realizzazione di alcuni interventi e adeguamenti di strutture e parcheggi. Risorse che potranno essere utilizzate per progetti strutturali, necessari per riqualificare la città e renderla fruibile e godibile in ottica turistica e per rafforzare anche la cooperazione con la Slovenia. L’occasione che deriva da Go! 2025 è unica per il nostro territorio e dobbiamo essere pronti a coglierla in tutti i suoi aspetti di crescita e di promozione per il Friuli Venezia Giulia intero. In questo senso è indispensabile la collaborazione di tutti i soggetti che possano essere coinvolti in questo ambizioso progetto, a partire dalla Camera di Commercio della Venezia Giulia, che è uno dei partner fondamentali per la riuscita di un evento di portata internazionale che ci permetterà di fare un ulteriore passo avanti come territorio. Un territorio figlio di contaminazioni e di culture diverse, con i confini a un passo che sono diventati negli ultimi decenni sinonimo di opportunità, di scambi e di crescita>. 

L’ASSESSORE ZILLI HA CONVOCATO IN CAMERA DI COMMERCIO IL “TAVOLO ISTITUZIONALE DI COORDINAMENTO” SULLA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 

E in linea con quanto affermato proprio a ridosso della presentazione del Masterplan, l’assessore regionale Barbara Zilli aveva convocato nella sala Ritter della sede di Gorizia della Camera di commercio Venezia Giulia il “Tavolo istituzionale di coordinamento” sulla Capitale della Cultura europea” a cui hanno preso parte le istituzioni coinvolte e i magnifici rettori delle Università di Udine e Trieste. Un incontro a cui da gennaio seguiranno altre riunioni sempre più ravvicinate per andare ad analizzare di volta in volta le tematiche strategiche che porteranno all’evento. Nel corso del confronto è stato confermato come si aprano scenari interessanti su cui oggi è stato fatto un primo focus, guardando con particolare attenzione anche al coinvolgimento dei giovani. <La Capitale della Cultura europea – ha concluso Zilli – ci permetterà di mettere in mostra il nostro patrimonio artistico, culturale, storico, enogastronomico e sarà anche attrattiva per tutti quei giovani che hanno desiderio di scoprire posti nuovi e affascinanti in un’Europa che vive e pulsa, come il nostro Friuli Venezia Giulia>.

Brasile-Fvg, tra caffè e altre opportunità commerciali

2 Dicembre 2022 | Di |

Il Brasile e il Friuli Venezia Giulia hanno numerose opportunità per incrementare i propri orizzonti commerciali. Lo ha detto chiaramente questa mattina l’ambasciatore Hadil da Rocha-Vianna, console generale del Paese sudamericano a Milano, nel suo incontro con il vicepresidente della Camera di commercio Venezia Giulia, Massimiliano Ciarrocchi.
<Vediamo il potenziale italiano in crescita – ha riferito Hadil – e nel 2023 intendiamo essere presenti in maniera importante nei principali avvenimenti economici organizzati in questo Paese, con un occhio di riguardo al Friuli Venezia Giulia e alle sue vocazioni imprenditoriali internazionali>.
Brasile e Friuli Venezia Giulia incrociano i loro rapporti economici su vari fronti. <C’è certamente il caffè e ricordiamo la forte presenza del Brasile alla fiera TriestEspresso Expo che abbiamo organizzato a fine ottobre in Porto Vecchio – ha ricordato Massimiliano Ciarrocchi – e siamo ben consapevoli che l’economia mondiale dopo la pandemia e la guerra in Ucraina si sta sempre più rivolgendo ad Ovest. La nostra regione e la sua capacità produttiva nel settore metallurgico sta guardando con interesse alla produzione di acciaio che proviene dal Brasile, valutando, proprio alla luce del venir meno della produzione ucraina, di ampliare le importazioni dal sudamerica>.
Le potenzialità del Porto di Trieste sono state sottolineate dall’ambasciatore Hadid proprio alla luce della sua esperienza lavorativa in Polonia. <Attraverso lo scalo giuliano le merci brasiliane arrivano prima in Polonia rispetto a quanto avviene dai Porti del Nord Europa>. <E lo fanno – ha aggiunto Ciarrocchi – in modo più sostenibile utilizzando una piattaforma logistica integrata sul territorio che punta sulla rotaia quale strumento di trasporto, con una posizione di leadership a livello europeo>. Inizia da adesso il confronto per capire quali potrebbero essere i prossimi passi per favorire gli interscambi tra il Friuli Venezia Giulia e il Brasile, in un lavoro di sintesi che vedrà coinvolto anche il console onorario  del Brasile a Trieste, Judith Moura de Oliveira.

A Barcolana 54 la premiazione di Grey Goose

28 Novembre 2022 | Di |

Barcolana 54 ha premiato Grey Goose, vincitrice della “Categoria 1 – Crociera” e al 47.o posto nella classifica generale. A ricevere il premio il direttore generale della Cassa Rurale del Friuli Venezia Giulia, Andrea Musig (nella foto di Giovanni Aiello il secondo e il terzo da sinistra) e il segretario generale della Cciaa Vg, Pierluigi Medeot, i quali hanno espresso grande soddisfazione per il risultato ottenuto dal team portacolori della partnership tra Camera di commercio Venezia Giulia, Cassa Rurale Friuli Venezia Giulia, Confidi Venezia Giulia, Assonautica Italiana. Sul dodici metri Grey Goose ha regatato un equipaggio di velisti del Triveneto con al timone Sergio Caramel e alla tattica Matteo Velicogna. 

Euregio Senza Confini compie dieci anni

27 Novembre 2022 | Di |

Paoletti: <Con il Network delle Camere di commercio della Nuova Alpe Adria sosteniamo l’economia dei territori, anche attraverso l’incontro degli imprenditori e dei giovani>

La Camera di commercio Venezia Giulia con il presidente Antonio Paoletti ha preso parte a Klagenfurt (Austria), nel palazzo del Land Carinzia, alla celebrazione per i 10 anni del Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale “Euregio Senza Confini”. Alla presenza del Commissario europeo, Johannes Hahn, degli assessori regionali del Friuli Venezia Giulia, Stefano Zannier e del Veneto, Francesco Calzavara, l’evento è stato aperto dal presidente del Land Carinzia, Peter Kaiser, che nel suo intervento ha sottolineato quanto sia fondamentale questa collaborazione tra regioni. <Serve una crescente interazione a livello europeo – ha infatti detto Kaiser – proprio per coinvolgere in maniera crescente le nuove generazioni. La collaborazione transfrontaliera si basa sulla fiducia che si promuove solo con l’aiuto reciproco ed obiettivi congiunti>.

<Essere qui a celebrare i 10 anni del Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (GECT) “Euregio Senza Confini” è davvero un momento importante – afferma Antonio Paoletti – anche perché dalla Camera di commercio di Trieste, ora Venezia Giulia, è nata la spinta dar vita al Network delle Camere di commercio della Nuova Alpe Adria, ovvero un soggetto economico che coinvolgesse anche le stesse regioni transfrontaliere proprio a supporto di questa istituzione>.

La rete delle Camere di commercio della Nuova Alpe Adria comprende ora  per l’Austria la Camera dell’Economia della Carinzia e la  Camera dell’Economia della Stiria, per la Slovenia la Camera dell’Artigianato e delle piccole imprese della Slovenia e la Camera del commercio e dell’industria della Slovenia, per la Croazia la Camera della contea di Rijeka (Fiume) e la Camera della contea di Pula (Pola) e ancora per l’Italia la Camera di commercio di Pordenone-Udine, l’Unioncamere Veneto e la Camera di commercio di Bolzano.

<Il network – ha rilevato Paoletti – mira anche a far incontrare l’imprenditoria con i giovani e come si è visto nel progetto del GECT,  SCET NET (Senza Confini Education and Training Network), incentrato sull’esame di un programma di scambio transfrontaliero per studenti/studentesse a partire dall’età di 16 anni in alcuni settori selezionati, il valore aggiunto di queste esperienze all’estero  è  qualcosa di unico è importante per costruire il futuro delle nuove generazioni dell’Unione Europea>.

Deep Sea, per una mobilità green nell’Adriatico

23 Novembre 2022 | Di |

Presentati a Trieste agli stakeholder italiani e croati del settore nautico e della mobilità i risultati del progetto DEEP-SEA, l’iniziativa transfrontaliera avviata a gennaio 2019 e finanziata dal Fondo europeo di sviluppo regionale attraverso il programma Interreg Italia-Croazia 2014-2020. Il progetto che vede capofila Aries – Camera di commercio Venezia Giulia, ha coinvolto 9 partner: la Camera di Commercio di Foggia, l’agenzia Rera per il coordinamento e lo sviluppo della Contea spalatino-dalmata, la Provincia di Foggia, le tre Università di Trieste, Fiume (Rijeka) e Spalato (Split), la Municipalità di Foggia. Altri partner sono stati la Municipalità di Malinska Dubašnica e la public utility Ponikve Krk (isola di Veglia) e il marina Martinis Marchi (isola di Šolta). 

<Oggi si conclude – ricorda il presidente della Cciaa Vg, Antonio Paoletti – un percorso iniziato di 4 anni fa che, attraverso lo sviluppo di un modello basato su solide conoscenze scientifiche e testato sul campo, ha supportato gli operatori delle Marine e le Autorità Pubbliche locali nella progettazione e realizzazione di soluzioni di mobilità sostenibile sulle due sponde del Mare Adriatico. Sono stati selezionati cinque siti pilota (nella provincia di Foggia e nella Venezia Giulia, nelle municipaltà di Maslinica Dubašnica e Krk (Veglia), nonché la marina Martinis Marchi a Šolta per i piani di investimento su misura, al fine di testare l’avvio dei nuovi servizi e impianti, con l’istallazione di postazioni di ricariche elettriche per le barche, biciclette o altri mezzi per avviare una sostenibilità circolare>.

Le attrezzature sono state collocate nelle sedi dei 4 partner del progetto. Nella municipalità di Krk (Veglia) sono stati posizionati un microgrid, 3 stazioni di ricarica per auto e barche, rack per ricarica di biciclette elettriche. Nel comune di Malinska Dubašnica (isola di Krk) installati, invece, la stazione ricarica autovetture, una colonnina ricarica natanti, rack per ricarica bici elettriche con 1 sistema microgrid per la ricarica fotovoltaica. Nei marina della provincia di Foggia sul Gargano sono state realizzate quattro colonnine per autovetture e 2 per barche e 3 rack di ricarica di biciclette. Nella Venezia Giulia, è in fase di finalizzazione il posizionamento in marine fra Monfalcone e la costiera Triestina di 3 colonnine per ricarica veicoli elettrici e 1 per imbarcazioni, 1 sistema microgrid e 2 rack di ricarica biciclette. 

<La Regione Friuli Venezia Giulia – ha affermato Fabio Scoccimarro, assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile – sarà vicina a questo bellissimo progetto che unisce le sponde dell’Adriatico orientale ed occidentale per andare ad elettrificare le marine e dare un messaggio ecologico ancora più forte, fornendo anche a   veicoli elettrici come auto e biciclette la possibilità di ricarica all’interno dei porti turistici.   Per quanto riguarda i marina del Friuli Venezia Giulia penseremo a interventi compatibili con gli aiuti di Stato per dare un incentivo interessante>.

Guido Piccoli, coordinatore del progetto Deep Sea ha ricordato che il progetto <è partito dall’analisi dell’utilizzo della mobilità all’interno dei marina in termini di emissioni, ovvero vedendo quali turisti arrivano dal territorio con autovetture, autobus, treni o aerei e quindi verificando quante emissioni si producono per arrivare agli attracchi, oppure quante emissioni si generano utilizzando le barche che dai marina partono o arrivano. Da qui abbiamo studiato come fare per creare una condizione di transizione energetica affinchè questa energia utilizzata in maniera endotermica con emissioni e inquinamento, rumorosità e vibrazioni possa essere trasformata in soluzioni di mobilità elettrica per avere barche e auto elettriche e rendere più sostenibile l’ambiente e il turismo nautico>. 

Complessivamente sono state realizzate:

  • 19 stazioni di ricarica elettronica (con potenza pari o superiore a 22 kWh, con sistema di gestione interoperabile) per auto e barche; 
  • 8 rack con biciclette elettriche e muscolari per servizi di bike sharing, tra cui un sistema di ricarica per e-bike e software per il noleggio;
  • 3 e-scooter per servizi di condivisione e 1 e-car sharing per il trasporto passeggeri; 
  • 1 Servizio di e-car sharing in 3 siti pilota;
  • 1 Servizio di 1 e-scooter sharing;
  • Avvio di 1 servizio di mobilità per auto elettriche per il trasporto turistico;
  • Sistemi di micro-griglia in 4 siti, costituiti da: impianto fotovoltaico; impianto di accumulo elettrico; sistemi di monitoraggio e gestione dell’energia, display; connessione alla rete elettrica.

Parallelamente a questi investimenti, il progetto DEEP-SEA ha sviluppato un’applicazione ICT per consentire agli utenti finali di mappare, accedere, prenotare e pagare i servizi di mobilità attivati in ogni marina pilota. L’applicazione rappresenta un portale web unico per la promozione dell’offerta di mobilità sostenibile attraverso il quale i servizi potrebbero essere diffusi in altre località dell’Adriatico. 

Infine, i partner del progetto hanno elaborato una serie di linee guida per l’elaborazione di piani di intervento e di investimento relativi ai servizi di mobilità e hanno contribuito all’attivazione di una rete transfrontaliera volta a replicare gli effetti positivi dei servizi di mobilità sostenibile all’interno del progetto.

Strategie di innovazione per aspiranti e neo imprese

18 Novembre 2022 | Di |

Workshop on-line lunedì 28 novembre dalle 14 alle 16

Volatilità, incertezza, complessità e ambiguità sono i tratti fondamentali di questi anni. Per chi vuole fare impresa o far crescere il proprio business, è importante saper innovare e diversificare e utilizzare a questo fine, gli strumenti adeguati.

L’Ufficio Spazio Impresa della Camera di commercio Venezia Giulia propone un laboratorio destinato ad aspiranti e neo-imprenditori con l’obiettivo di facilitare il delicato momento di nascita di nuove realtà imprenditoriali o agevolare la permanenza sul mercato di quelle esistenti.

Perchè partecipare:

  • per conoscere  le strategie di innovazione (non solo digitali) da cui trarre ispirazione per innovare il modello di business;
  • per scoprire casi di studio di piccole imprese (il negozio di abbigliamento, l’agriturismo, la libreria, etc);
  • per dare uno sguardo al “dietro le quinte” degli strumenti digitali più utilizzati.

Durante il workshop verranno illustrati il metodo Forth, utilizzato come modello di innovazione da molte imprese a livello internazionale,  e casi concreti di aziende che hanno reagito sperimentando strategie di innovazione per creare nuovi canali di vendita, nuove relazioni con i clienti e nuovi prodotti.

A condurre il webinar sarà il formatore dott. Nereo Lanzoni, esperto di creazione di impresa e di innovazione (www.nereolanzoni.it) con il quale sarà  possibile fissare un incontro individuale di assistenza per approfondire il proprio progetto d’impresa.

La partecipazione al workshop on-line e agli incontri individuali di assistenza è gratuita, per il webinar sarà utilizzata la piattaforma Zoom che permette l’accesso sia da pc che smartphone.

Il form per le iscrizioni al webinar è disponibile sul sito internet della Camera di commercio Venezia Giulia a questo link: ISCRIZIONE AL WEBINAR “Strategie di innovazione per aspiranti e neo imprese”;gli iscritti riceveranno via mail il link per il collegamento alla piattaforma Zoom.

Si potrà accedere al webinar 15 minuti prima dell’orario di inizio per essere eventualmente assistiti nel collegamento.

Per maggiori informazioni:

Ufficio Spazio Impresa della sede di Gorizia spazio.impresa@zonafrancagorizia.it

Segreteria Organizzativa
Ref. Serena Storni – Tel: 0481 384202

A Medica con imprese e studenti dell’ITS A. Volta

16 Novembre 2022 | Di |

La Camera di commercio Venezia Giulia attraverso la sua azienda in house Aries era presente fino al 17 novembre alla fiera Medica di Düsseldorf, in Germania, considerata l’appuntamento mondiale del mercato della tecnologia e dei prodotti medicali.

Due le aziende presenti nello stand camerale, Logic Srl e Ulisse Biomed, con anche la partecipazione di due classi dell’ ITS Volta Scienza della vita, nell’ambito delle attività di internazionalizzazione dell’istituto. Ulisse BioMed, da 15 mesi quotata in Borsa, mira ad espandersi ulteriormente sul mercato europeo, presentando la propria offerta di test molecolari innovativi. Logic Srl è presente a Medica per ampliare le partnership commerciali e di assistenza tecnica nel campo delle apparecchiature medicali, grazie anche ai recenti investimenti in ricerca e sviluppo e nelle innovazioni per la manutenzione di sonde ecografiche.


“La partecipazione degli studenti – commenta il presidente camerale, Antonio Paoletti – a questo appuntamento premia l’attività svolta con gli ITS (individuati da Unioncamere come una delle priorità di intervento nell’ambito dei progetti Orientamento), sia nel corso del 2019, quando una classe aveva già sperimentato la visita in fiera (nell’ambito delle attività Alternanza Scuola Lavoro di della Camera di commercio Vg-Aries), e nel corso del 2020 e 2021 con le attività del programma di scambio transfrontaliero Scet-Net, co-finanziato dal programma di cooperazione Interreg V Italia – Austria che ha previsto visite virtuali in aziende biomedicali carinziane”.


La presenza di questa ampia delegazione arricchirà e animerà lo stand della Cciaa Vg-Aries, nel padiglione Halle16- C44, in cui sono presenti le imprese Logic Srl e Ulisse Biomed, e costituirà luogo di incontro e visibilità per altre imprese regionali presenti in forma autonoma alla fiera.

Nella foto le classi dell’ITS A. Volta con la direttrice, Laura Cerni, la coordinatrice e tutor dei corsi, Giulia Zanin, i docenti Paolo Bruno e Diego Zabot e l’esperto Mauro Tommasini.

Le priorità infrastrutturali per il sistema economico del Friuli Venezia Giulia

20 Ottobre 2022 | Di |

Presentato il Libro Bianco realizzato da Uniontrasporti con le Camere regionali

Presentato questa mattina a Trieste, nella sala Maggiore della Camera di commercio Venezia Giulia, alle autorità e agli operatori pubblici e privati della logistica il Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali del Friuli Venezia Giulia. Un documento che si inserisce nel solco dell’impegno storico del sistema camerale sui temi infrastrutturali realizzato dalle due Camere regionali con Uniontrasporti e a valere sul Fondo perequativo di Unioncamere italiana. Il Libro vuole essere uno strumento di proposta per far giungere agli enti di governo centrali e locali le richieste del sistema produttivo regionale rispetto alle opere indifferibili e necessarie per tornare a competere sui mercati nazionali e internazionali.            

<Attraverso un’attività di concertazione – ha riferito Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti – e mediante un approccio bottom up che mette al centro l’ascolto delle imprese, sono state individuate 10 priorità infrastrutturali che vogliono rispondere a 4 macro obiettivi: rafforzamento dell’intermodalità e della logistica integrata; connettere il Friuli Venezia Giulia ai mercati nazionali ed internazionali; prepararsi all’evento Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025; promuovere azioni per sviluppare innovazione e sostenibilità>

Il contributo all’analisi delle priorità infrastrutturali del Friuli Venezia Giulia prende avvio dal riconoscere – sulla base di valutazioni di dati di domanda e di offerta di trasporto e logistica, e della loro collocazione in uno scenario macroeconomico – che il Friuli-Venezia Giulia presenta elementi di specificità unici nel panorama nazionale. La regione è interessata da flussi di attraversamento rilevanti, che superano il 50% sulla rete autostradale e ferroviaria, in un contesto di parziale creazione di valore aggiunto, soprattutto in ambito portuale. 

La realizzazione di una integrazione infrastrutturale regionale deve passare attraverso più piattaforme logistiche differenziate, per i flussi import/export regionali e per i traffici di attraversamento, privilegiando le attività a valore aggiunto e sfruttando le contingenze geopolitiche e macroeconomiche, esattamente come avvenuto in passato per attrarre sulla modalità marittima il traffico Ro-Ro prima diretto via strada lungo i Balcani. In ciò, giocano un ruolo determinante le opportunità uniche della regione, dallo status di punto franco del porto di Trieste ad una dotazione stradale, ferroviaria, interportuale di rispetto. L’aumento di accessibilità del territorio regionale ai mercati di produzione e consumo richiede poi un approccio necessariamente sovraregionale, considerando che i flussi merci da/verso il Friuli utilizzano in maniera significativa infrastrutture portuali e terrestri anche al di fuori del territorio regionale.

<Le azioni da portare avanti nella nostra regione – ha detto Antonio Paoletti, presidente della Camera di commercio Venezia Giulia – sono ben chiare, ma c’è purtroppo una cattiva consuetudine che vale sulle infrastrutture, sull’industria, sul commercio e sugli altri settori: il blocco burocratico e le norme datate che non si riesce a semplificare e ad aggiornate. Le infrastrutture che si pensano oggi forse si realizzeranno tra dieci anni, ma ormai saranno già vecchie. Siamo fermi di Governo in Governo, senza norme capaci di sbloccare il sistema. L’auspicio è che il nuovo Governo nomini dei commissari – l’esempio della ricostruzione del ponte a Genova lo dimostra – in grado di attuare e realizzare quanto necessario e in particolare le priorità del Friuli Venezia Giulia>.

<Con questa importante iniziativa il sistema camerale va a identificare un tema fondamentale per lo sviluppo della nostra economia, quello delle infrastrutture. Infrastrutture – prosegue il presidente della Camera di commercio di Pordenone-Udine, Giovanni Da Pozzo – vuol dire industria, turismo, logistica e mai come in questi anni questo tema è diventato centrale.  E soprattutto ora con le risorse del Pnrr dobbiamo ottimizzare le opportunità già in essere come i porti, gli interporti, l’aeroporto, gli interscali con la convinzione che  sono valori della nostra regione e tutti assieme dobbiamo lavorare per portarli a compimento>.

<Sullo sfondo, occorre considerare – ha riferito Dario Aponte, esperto di economia dei trasporti che ha preso parte alla redazione del piano –  le condizioni di deep uncertainty di contesto, fronteggiabili solo con un approccio innovativo di pianificazione, basato sul monitoraggio e sul piano-processo, sulla scorta di buone pratiche a livello regionale e nazionale. Tale approccio consente anche di sfruttare appieno le opportunità offerte dalle correnti transizioni tecnologica e digitale. Non può non considerarsi poi la centralità del tema della sostenibilità, non solo nella sua accezione ambientale, ma anche e soprattutto economica e sociale. In tal senso, la regione può candidarsi a essere living lab per applicazioni innovative e di frontiera, grazie proprio alla massa critica rappresentata dal traffico di attraversamento>.

Quattro sono i macro obiettivi individuati per il territorio del Friuli Venezia Giulia:

Rafforzamento dell’intermodalità e della logistica integrata:           Migliorare l’intermodalità e la logistica integrata, con particolare attenzione alle aree industriali, sia quelle in cui vige il regime di porto franco internazionale, sia quelle interessate dall’istituenda ZLS (Zona Logistica Semplificata) e dalla possibile futura ZESE (Zona Economica Speciale Europea), attraverso il miglioramento dell’accessibilità dei porti e degli interporti. Rientrano in questo macro obiettivo, ad esempio, gli interventi riguardanti il potenziamento delle linee ferroviarie che collegano il porto di Trieste con il retroporto e con il nodo di Monfalcone, quelli relativi al porto di Nogaro e all’interporto di Pordenone.

Connettere il Friuli Venezia Giulia ai mercati nazionali ed internazionali: Rafforzare le infrastrutture, soprattutto quelle di rete, che permettono al territorio del Friuli Venezia Giulia di connettersi con i mercati europei e mondiali in maniera agevole, anche in considerazione del completamento di alcune reti autostradali che interessano più regioni (come ad esempio la Pedemontana Veneta).

Gorizia Capitale Europea della cultura 2025: Prepararsi all’evento Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025 con un territorio capace di rispondere alle esigenze del turista ma anche della popolazione locale. Sono compresi gli interventi relativi al potenziamento del Porto di Monfalcone per il traffico croceristico ed il potenziamento e la velocizzazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste.

Promuovere azioni per sviluppare innovazione e sostenibilità: Porre in essere azioni dirette a contrastare la crisi climatica, quella idroelettrica e sviluppare una mobilità e una logistica sicura, integrata e sostenibile

10 sono le priorità infrastrutturali che rispondono ai precedenti macro obiettivi

Di particolare rilievo nel corso dell’incontro le testimonianze portate da operatori e realtà pubbliche 

fondamentali attori della logistica del Friuli Venezia Giulia. Sono così intervenuti Matteo Codognotto, direttore M&I Codognotto Italia SpA, Marco Consalvo, consigliere e ad di Aeroporto Friuli Venezia Giulia, Carlo De Giuseppe, direttore Commerciale Sviluppo e Commercializzazione Territoriale Nord-Est – Rete Ferroviaria Italiana, Denis Durisotto, presidente Trasporti e Logistica – Confapi FVG, Giuliano Grendene, amministratore unico Sdag Gorizia, Matteo Parisi – consigliere Francesco Parisi Casa di Spedizioni SpA, Silvano Pascolo, presidente Interporto – C. Ingrosso Pordenone, Paolo Privileggio, presidente e ad Interporto Trieste – Fernetti, Lanfranco Sette – presidente Interporto Cervignano del Friuli, Vittorio Torbianelli – segretario generale AdSP Mare Adriatico Orientale.

Incoming Post Tour di operatori Tourism e Food & Drink in Venezia Giulia

19 Ottobre 2022 | Di |

È in corso in questi giorni tra Trieste, il Carso, Duino e Grado la prima parte dell’Incoming Post Tour di operatori Tourism e Food& Drink in Friuli Venezia Giulia. L’iniziativa è di Mirabilia Network, di cui la Camera di commercio Venezia Giulia fa parte, che riunisce molte Camere di commercio Italiane e punta a valorizzare le destinazioni dei siti italiani con patrimonio Unesco e il territorio ad essi collegato.
L’associazione Mirabilia Network ha organizzato la decima edizione della Borsa Internazionale del Turismo culturale e nei giorni scorsi la sesta edizione di Mirabilia Food & Drink a Genova. Nell’ambito del Post Tour successivo all’evento di Genova  la Cciaa Venezia Giulia sta coordinando il percorso di visita e incontri per 5 buyer “food” da Canada, Giappone e Stati Uniti e 9 buyer turismo da Belgio, Stati Uniti, Francia, Germania Svezia, Romania, Norvegia ed Emirati Arabi Uniti.
L’Ente camerale attraverso Aries ha organizzato un programma di incontri e visite a Trieste, in Carso, a Duino, a Grado, Gorizia e sul Collio, nonché un incontro a Udine in collaborazione con la Camera di commercio di Pordenone-Udine.
Questa mattina i buyer dopo una foto ricordo davanti l’ingresso del Palazzo della Borsa Vecchia (in allegato), hanno visitato il centro di Trieste e avuto modo di degustare e conoscere la cultura del caffè, anche attraverso le informazioni su TriestEspresso Expo che si svolgerà la prossima settimana nel capoluogo giuliano. È stata poi la volta di Sagrado (Sgonico) per conoscere l’ospitalità agrituristica nelle case carsiche, con i prodotti vitivinicoli e agroalimentari del territorio e le esperienze turistiche del Carso, presentati dalla rete di impresa Carso-Kras e dal GAL Carso.
Alla scoperta della Venezia Giulia il gruppo è poi andato al Castello di Duino, conoscendo le leggende e ammirando la spettacolare vista del Golfo e delle Falesie, per poi proseguire verso Grado per un tour della città vecchia e un’uscita in barca in laguna, prima di degustare i prodotti ittici tipici dell’Alto Adriatico.