Bilancio di mandato 2016-21: dalla Giunta e dal Consiglio l’ok al primo quinquennio della Cciaa Vg
26 Ottobre 2021 | Di Venezia Giulia Economica |
Un quinquennio dedicato a mettere in rete e a dare forma alla bontà della scelta di unire i due territori di Gorizia e Trieste attraverso le due Camere di commercio: questo in estrema sintesi il tratto distintivo del primo “Bilancio di mandato 2016-2021” della Camera di commercio Venezia Giulia presentato nella sala Ritter della sede di Gorizia dal presidente Antonio Paoletti, dal vice Gianluca Madriz, dal componente di Giunta, Massimiliano Ciarrocchi e dal segretario generale, Pierluigi Medeot.
<Dalla fusione delle Camere di commercio – ha rilevato Paoletti – è nato un percorso di aggregazione delle forze socio-economiche dei due territori che ha portato alla nascita del Consorzio di sviluppo economico della Vg, del Confidi Vg, dell’integrazione sia retroportuale tra Sdag e Interporto di Trieste, che portuale grazie alla cessione dell’azienda speciale Porto di Monfalcone all’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale. In un periodo difficile travolto dalla pandemia da Covid-19 abbiamo inteso rispondere sia sostenendo le imprese, sia rendendo la loro vita più agevole attraverso una accelerazione nella digitalizzazione dei servizi>. I tempi medi di evasione delle pratiche si sono ridotti ulteriormente passando dal 3,5 giorni del 2017 ai 2,2 giorni del 2020, affiancando a questo una digitalizzazione dei servizi e un avviamento al digitale attraverso il Punto impresa digitale (Pid) che ormai contraddistinguono gli indirizzi operativi del sistema camerale.
Per quanto riguarda il Fondo Gorizia, ha rilevato il segretario generale, Pierluigi Medeot, sono stati 24 i milioni di euro concessi a imprese e realtà socio-economiche < che traducono – sono parole sue – un’impostazione programmatica dello strumento articolata principalmente su quattro filoni fondamentali: competitività e internazionalizzazione, innovazione e digitalizzazione, turismo e cultura e credito. In tali contesti, i contributi diretti a fondo perduto alle micro, piccole e medie imprese, soprattutto artigianali e industriali, ammontano a 2.062.297 euro e hanno prodotto investimenti per complessivi 7.337.200 euro>.
A completamento del sostegno agli investimenti delle realtà produttive, sono stati concessi prestiti agevolati a tasso “0” alle imprese, in particolare, dell’artigianato, commercio, servizi, industria e turismo per un importo di 7.962.036 euro. <Nel loro complesso – ha sottolineato Massimiliano Ciarrocchi – gli interventi a sostegno delle imprese, hanno indotto loro investimenti per complessivi 22.625.482 euro, ma soprattutto sono stati determinanti durante la pandemia per garantire vivibilità alle aziende che, attraverso anche l’intervento della Camera di commercio, hanno potuto accedere alle garanzie senza dover sopportare costi per le pratiche e le procedure>.
Ma il bilancio di mandato è ricco di dati, numeri, investimenti, riuniti sotto quelle che sono le sei linee di sviluppo dell’ente camerale della Venezia Giulia ovvero Impresa 4.0, creare, sviluppare, innovare; Sostenere e promuovere la crescita blu; Turismo e cultura; L’impresa verso i mercati internazionali; Alternanza scuola lavoro e formazione; L’Ente camerale attività e servizi. Linee che passano attraverso il Pid e le 523 imprese che hanno intrapreso percorsi di digitalizzazione, 87 imprese beneficiarie di voucher digitalizzazione, oppure i 1.340 aspiranti imprenditori assistiti dallo Spazio Imprese dell’Azienda Zona Franca.
Ambiente, internazionalizzazione delle imprese, progetti europei, fiere, azioni di promozione dei territori, alternanza scuola lavoro, mediazione e conciliazione, sportello legalità: il ruolo della Camera di commercio va ben oltre a quella che è la tenuta del Registro delle Imprese e si esplica a 360 gradi su tessuto economico e sociale di riferimento. <La Venezia Giulia – rileva Paoletti – è ora dal punto di vista economico un valore aggiunto per la nostra regione. Ma non ci fermiamo all’oggi e stiamo già rincorrendo il domani. Attraverso lo studio realizzato con The European House Ambrosetti abbiamo posto le linee di sviluppo da seguire fino al 2025. E per fine gennaio, il 27 e 28, sempre con Ambrosetti stiamo costruendo due giornate a Trieste e Gorizia in cui con il Festival del Cambiamento intendiamo diventare il motore di una crescita evoluta e moderna per questo territorio, ma in maniera funzionale al progresso del Friuli Venezia Giulia. Sarà una due giorni di altissimo livello che collocherà la Venezia Giulia sul palcoscenico nazionale e non solo in tema di visione e progettualità per una crescita sostenibile e innovativa>.
Tra i tasselli da ricordare in questo mandato va annoverato l’intervento per garantire continuità all’attività della Fondazione Villa Russiz, a Capriva del Friuli, la cui situazione finanziaria non era semplice ma che attraverso il lavoro della Camera di commercio ora può guardare al futuro garantendo i valori storici, culturali, sociali ed economici fondamentali per l’intera area. <Il tutto – ha rilevato il vicepresidente Gianluca Madriz – con azioni viste sempre con finalità di unità territoriale e programmazione sistemica degli interventi>. Programmazione sistemica che sul Collio, oltre che nell’intervento di Villa Russiz, si manifesta con gli azioni camerali e del Fondo Gorizia per la realizzazione del Centro di promozione e valorizzazione di Cormòns, del sostegno alla candidatura del Collio/Brda/Cuei a patrimonio mondiale Unesco e ad altre attività di promozione e integrazione che uniscono ormai non solo idealmente le eccellenze vitivinicole della Venezia Giulia a un evento mondiale qual è appunto la regata velica Barcolana. Perché, appunto, è fondamentale fare sistema e creare rete.