Attenzione all’educazione finanziaria e una guida dedicata alle imprenditrici
18 Dicembre 2023 | Di Venezia Giulia Economica |
Iniziativa organizzata da Unioncamere in collaborazione con i Comitati per l’imprenditoria femminile, percorso inserito nel “Piano Nazionale dell’Imprenditoria femminile”
di Francesco Cardella
È partito il 23 ottobre in Umbria per poi articolarsi in campo nazionale nell’arco di sette tappe, tra cui quella di Trieste del 27 novembre.
Si tratta del “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa”, iniziativa organizzata dalla Unioncamere in collaborazione con i Comitati per l’imprenditoria femminile, percorso inserito nel “Piano Nazionale dell’Imprenditoria femminile”, progetto del Ministero delle Imprese edel “Made in Italy” finanziato dalla UE con le risorse targate Next Generation EU attraverso il soggetto gestore Invitalia. Al centro del “viaggio” figurano l’educazione finanziaria, la genesi e l’impatto delle imprese femminili e la loro conseguente crescita economica.
In tale ottica la Camera di commercio Venezia Giulia e il proprio Comitato per l’Imprenditoria Femminile hanno realizzato la guida “Donne in affari: il potere dell’educazione finanziaria”, presentata da Patrizia Andolfatto, direttrice operativa di Aries Scarl, una composita ricerca nutrita da stime e indici di sviluppo.
Si parte dai numeri e il primo tracciato emerso riguarda le imprese femminili registrate in Italia al 30 giugno del 2023, patrimonio attestato sulle 1.164.437 dotate di un tasso di femminilizzazione del 22,2%, dato che rivela un calo dell’1,0% rispetto al giugno dell’anno precedente e comunque inferiore alla diminuzione dell’1,3% delle imprese non femminili. Tale ribasso viene confermato nell’ambito della Venezia Giulia, dove permangono attive 5211 imprese rispetto alle 5274 registrate nel 2022.
La regione FVG propone un rilievo sotto la voce “transazione green”. Qui il rosa si allea con il verde, alla luce delle 29% delle imprese che hanno sposato azioni nel campo della sostenibilità ambientale.
Le donne sono quindi delle “prime attrici”, tema sottolineato a Trieste anche dall’intervento di Antonio Paoletti, presidente della Camera di commercio: “L’imprenditoria femminile è una forza importante – ha affermato nel corso della tappa del Giro d’Italia delle donne che fanno impresa – forza che arricchisce il tessuto economico, con contributi innovativi e competenze”.
Per Serena Tonel, vice sindaco di Trieste, il quadro deve essere nutrito da “ulteriori momenti di discussione sugli aspetti economici del fare impresa”, mentre l’assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, ha ricordato: “Visto il calo demografico che colpisce l’Europa, Italia e la nostra regione, non possiamo permetterci di non avere anche le donne nel tessuto produttivo, questo grazie anche a percorsi di formazione istituiti con il Fondo speciale europeo”.
Secondo Tiziana Pompei, vicesegretario generale di Unioncamere: “La cultura finanziaria è un elemento fondamentale per fare impresa ma anche un mezzo di emancipazione”.
Cristina Rovis, presidente della Consulta Imprenditoria Femminile Camera di commercio Venezia Giulia, “L’educazione finanziaria rappresenta spesso un punto fragile per le imprenditrici e in generale per tutte le donne”. Le risorse tuttavia esistono e le ha indicate Elisa Marzotto, direttrice della Formazione della Direzione Centrale del Lavoro, Istruzione e Famiglia, la quale ha illustrato gli esiti del Programma PS 7/15 SISSI finanziato dal FSE 14/20, anticipando anche il nuovo Programma “Fare Impresa”.