Aries, un’esperienza ultraventennale nella realizzazione dei progetti europei
30 Aprile 2019 | Di Venezia Giulia Economica |
Sono quasi tre i milioni di euro gestiti direttamente dalla società in house della Camera di Commercio Venezia Giulia
Sfiora complessivamente i 18 milioni di euro il budget dei progetti europei che vedono Aries giocare un ruolo da protagonista. Di questi sono quasi 2 milioni e 700 mila quelli gestiti direttamente dalla società in house della Camera di Commercio Venezia Giulia. Risorse utilizzate per implementare progetti Italia-Slovenia di sviluppo dei processi di digitalizzazione e modernizzazione delle imprese e di creazione di nuove opportunità in ambito turistico e culturale, per iniziative Italia-Austria dedicate alla formazione e all’orientamento e per progetti che riguardano la cosiddetta “Blue Economy”, l’insieme delle attività che utilizzano il mare, le coste e i fondali marini per creare nuovi modelli di business in grado di conciliare sostenibilità ambientale e redditività imprenditoriale. «Si tratta di un asset strategico per la Camera di Commercio Venezia Giulia e di due progetti siamo anche capofila: “Deep Sea”, finanziato dal programma Interreg Italia-Croazia, e “Gac Fvg”, dedicato alla pesca e acquacoltura finanziato dal Fondo europeo per le attività marittime e la pesca – Feamp» spiega il direttore di Aries Patrizia Andolfatto. Per un altro, denominato “Blue Boost”, finanziato dal programma Interreg Adrion-Adriatico Ionico, Aries garantisce inoltre una serie di servizi tecnici all’Iniziativa Centro Europea (Ince), partner del progetto. L’obiettivo è quello di favorire processi di innovazione nelle imprese della “Blue Economy” dell’area Adriatico-Ionica. E in quest’ambito il prossimo 20 maggio Trieste ospiterà il “Blue Hackathon”, una forma innovativa di evento di condivisione e partnership, che sarà dedicata all’innovazione nei marina e porti turistici, e incentrata sulle loro “innovation challenge” che spazieranno dalla gestione operativa, all’ambiente, all’innovazione tecnologica, allo sviluppo di nuovi modelli di business.
Tali sfide costituiranno l’oggetto su cui si confronteranno gruppi di lavoro formate da imprese, start-up, professionisti, docenti, ricercatori. «La sfida – spiega in conclusione Patrizia Andolfatto – è quella di coniugare gli obiettivi e gli assi prioritari definiti dall’Unione Europea nei suoi programmi con le esigenze del territorio espresse dai suoi stakeholder pubblici, privati e dai suoi attori economici, permettendo così – grazie all’esperienza ultraventennale di Aries – di ideare, progettare, realizzare e infine rendicontare un progetto europeo in modo assolutamente autonomo».
Roberto Toffolutti