A Lipari alla Borsa del Turismo e del Food and Drink cinque imprese della Venezia Giulia
20 Ottobre 2023 | Di Venezia Giulia Economica |
Mirabilia Network è l’Associazione che raggruppa 21 Camere di commercio Italiane, tra cui l’ente camerale della Venezia Giulia, con l’obiettivo di valorizzare i siti Unesco italiani minori
di Paolo Marchese
Nell’ambito del Progetto Mirabilia si sono svolte lunedì 16 e martedì 17 ottobre a Lipari, isole Eolie, le due rassegne annuali più importanti, ovvero la XI Borsa Internazionale del Turismo Culturale e la VII Borsa Food and Drink. Mirabilia Network è l’Associazione che raggruppa 21 Camere di commercio Italiane, tra cui l’ente camerale della Venezia Giulia, con l’obiettivo di valorizzare i siti Unesco italiani minori e di promuovere l’offerta turistica culturale in Italia.
L’edizione 2023 della kermesse camerale è partita con il convegno “Turismo, Cultura e Innovazione in ottica di Sostenibilità: la Cucina italiana verso il riconoscimento UNESCO”, a cui nel pomeriggio è seguito la tavola rotonda “Turismo sostenibile e mobilità intelligente come driver per rilanciare la crescita economica”.
Dopo il primo convengo a partire dal pomeriggio, quasi 200 aziende italiane hanno incontrato i quasi 100 buyer e operatori esteri del settore turistico e food & drink. Gli incontri sono continuati nella mattinata di martedì 17, per un totale complessivo di oltre 2.200 incontri realizzati. Cinque le imprese della Venezia Giulia che hanno aderito alla manifestazione, tre per il settore food & drink (due aziende vitivinicole e una azienda settore dolciario artigianale) e due realtà per il comparto turistico, per promuovere Grado e Trieste con il Carso. Per le cinque imprese un totale di settantacinque incontri realizzati, e molta soddisfazione per la numerosità e qualità dei buyer incontrati, provenienti da Usa, Canada, Giappone, Australia, Azerbaijan, EAU, Israele, Spagna, Francia, Belgio, Regno Unito, Finlandia, Danimarca, Germania, Austria, Ungheria.
Un qualificato gruppo di imprese, ha affermato il presidente Antonio Paoletti, è intervenuto ai lavori e alla successiva assemblea dell’associazione. Ottimi contatti avviati e sviluppati anche in vista dell’appuntamento della Capitale Europea della Cultura GO2025! E la candidatura della cucina italiana è una carta eccezionale di visibilità per tutti i nostri territori.
“L’iniziativa è stata molto positiva”, spiega Serena Delorenzi, della Fondazione Villa Russiz, “ho potuto proporre i nostri vini ai qualificati operatori esteri, che erano particolarmente interessati alla combinata azione di produzione di vini d’eccellenza e di sostegno sociale ai minori in difficoltà, caratterizzanti la Fondazione”
“La mia prima iniziativa promozionale dal rientro in Italia nella azienda di famiglia”, ha affermato Isabella Lupi, dell’Azienda Agricola Dai Morars, che ha proposto la propria linea di vini Amandum. Per anni ho lavorato “dall’altra parte” gestendo in città internazionali ristoranti italiani e non solo. Questo è un punto di forza nei rapporti con i distributori e importatori e ho avuto già dei riscontri positivi, speriamo di concretizzare subito nelle prossime settimane”.
L’azienda agricola Dai Morars, con la linea dei propri vini Amandum, al tasting con una interlocutrice asiatica
La gubana artigianale di Cormons è stata la proposta di Giacomo Brandolin, titolare in famiglia dell’azienda L’Antica Ricetta. “Abbiamo puntato molto sulla genuinità e qualità delle materie prime che utilizziamo”, spiega “e sulla proposta in combinata con il liquore SanZuan alla noce nato da una nostra idea. La presentazione della nostra Gubana, l’unica nel panorama regionale con il marchio Io Sono FVG è stata l’occasione anche per smontare una credenza diffusa tra alcuni buyer che la Gubana debba essere obbligatoriamente bagnata con la grappa o altro distillato. La morbidezza viene garantita dall’alta qualità degli ingredienti che si utilizzano”. A riprova che durante gli incontri di business, a Mirabilia, si fa cultura di prodotto e territorio.
Negli incontri con i buyer turistici, L’Antico Caffè San Marco ha proposto le offerte molto mirate. “Sul turismo culturale stiamo puntando molto”, ha riferito Eugenzia Fenzi, direttrice del caffè, “e indubbiamente sono rimasta colpita dall’interesse che buyers internazionali hanno dimostrato per la città di Trieste. Da parte degli operatori cinesi l’interesse maggiore è stato sicuramente per la nostra posizione, con la triangolazione di aeroporti con Venezia e Lubiana, perché arricchiscono l’offerta a un itinerario dato ormai quasi scontato. Il mercato statunitense, invece, è rimasto sorpreso dalla storia di Trieste e della parentesi del Governo Militare alleato, parte di storia a loro sconosciuta, tanto da confermare l’impegno di programmare i primi viaggi nel 2025”.
“Sono state due giornate intense, dove gli incontri si succedevano ogni mezz’ora”, ha spiegato Alessandro Lovato, titolare di strutture ricettive e consigliere del Consorzio Grado Turismo, che ricorda “abbiamo l’opportunità di proporre Grado sia come destinazione turistica di prodotto Sun & Beach, che di poter offrire una destinazione connessa alla Laguna, al cicloturismo, alla cultura, all’enogastronomia. Certo, la competizione è molto alta, le stesse Eolie sede dell’evento sono incantevoli, non è facile farci riconoscere e attirare l’interesse, dobbiamo puntare su alcune unicità della nostra offerta, e naturalmente al collegamento con i siti Unesco, come Aquileia e a Gorizia2025!”.